Ventun’anni di eventi LaSalsaVive e nonostante bachate sensual e reggaeton la bandiera della salsa classica sventola ancora sui cieli di Bologna e dell’Ok Village! Come al solito ringrazio le tante persone giunte da tante regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e perdonatemi se ne ho dimenticata qualcun’altra) perché senza di voi tutto questo non potrebbe esistere. Ringrazio i nostri dj per la bellissima musica che hanno messo a questo 21° Anniversario Lasalsavive , Claudio dell’Ok Village per averci dato la possibilità di organizzare questo evento e tutto lo staff per aver gestito in modo impeccabile tutti i tavoli a cena. Ringrazio come sempre il fratellone Tommy Salsero per averci fatto ringiovanire (mi sono ricresciuti anche i capelli!!! ) e il mio primo Maestro di salsa portoricana Marco Francesconi che è sempre al nostro fianco. Grazie ai dj resident Fabio Bindelli e Ale el Sabor per il grande supporto e per finire la mia sorellina Una Poggi “La chica” che ho potuto riabbracciare dopo tanto tempo e con cui ho fatto un bellissimo ballo in chancletas e ciabattoni… Che altro dire? Arrivederci a presto, stay tuned perché ho come l’impressione che non passerà un anno per il prossimo evento…
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Differenze tra son montuno, guajira e cha cha cha.
Questo articolo nasce a seguito di una domanda che mi era stata fatta nel nostro forum, cioè che differenza ci fosse fra Son Montuno, Guajira e Cha Cha Cha.
L’argomento è molto interessante e ci sarebbero molte cose da dire in proposito; ai generi citati io aggiungerei anche il Boogaloo le cui radici affondano appunto sia nella Guajira che nel Cha Cha Cha.
Abbiamo inanzitutto due rami differenti, uno che parte dal Danzon ed arriva al Cha Cha Cha, l’altro che parte dal Son e dalla “Cancion Guajira” e che arriva alla Guajira son.
Il Cha Cha Cha è una musica e un ballo da sala che risente delle influenze classiche delle orchestre Charangas con violini e flauti e ancor più sia del Danzon che del successivo Mambo, tanto che negli anni ’50 a New York il passo del Cha Cha Cha era anche chiamato “triple mambo”.
Il nome del ritmo utilizzato da Enrique Jorrin per la Engañadora sulla partitura era “Mambo Cha Cha Cha” come appare nel dizionario della musica cubana di Helio Orovio.
Questo per chiarire quanto deve a questo ritmo.
Molti sanno che il Cha Cha Cha fu un’ “invenzione” per semplificare il Mambo e renderlo quindi più ballabile.
Cercando di descrivere in modo semplice per farmi capire da tutti le caratteristiche predominanti e che comunque possono essere riconosciute facilmente a orecchio sono:
- I caratteristici tre colpi che marcano i tempi 4, 4 e mezzo e l’uno.
- Il piano, che marca gli accenti in levare con la mano sinistra e quelli in battere con la destra.
- Il Guiro che marca ripetutamente Cha Cha Cha, Cha Cha Cha.
- La campana più piccola, montata sul Timbal, che marca il ritmo.
- Le armonie utilizzate sono quasi sempre maggiori per dare un’ aria allegra, caratteristica di quasi tutti i Cha Cha Cha.
Tito Puente ha sviluppato in maniera creativa questo genere soprattutto conferendogli una dignità anche dal punto di vista armonico, di solito invece quasi assente se non molto limitato.
Il Cha Cha Cha è un ritmo nato esclusivamente per le sale da ballo.
Video Cha Cha Cha di Tito Puente:
La Guajira è invece la musica dei campesiños cubani; “Guajiro” infatti significa contadino o fattore e corrisponde
proprio alla musica suonata con chitarra, tres, tiple, guiro e clave nei momenti di riposo dal lavoro dei campi.
Per sintetizzare un po’ il discorso il genere si basa su canti che parlano della vita nelle campagne, con testi poetici dedicati alla natura e alle donne.
Le armonie sono malinconiche; si utilizza spessissimo la tonalità in minore per la prima parte, seguita dalla seconda in tonalità maggiore, anche se tante sono le canzoni esclusivamente in minore per acuire il senso bucolico della stessa, ma anche per raccontare la vita triste dei barrios di New York alla Joe Bataan, per intenderci.
L’aria triste e malinconica è sempre presente oltre alla velocità del brano spesso molto limitata.
Caratteristica tecnica per riconoscerla è un’ “anacrusi” introduttivo del brano, di solito arpeggiato alla chitarra oppure in tempi moderni al piano e che viene ripetuto spessissimo nella durata del brano musicale.
Ovviamente siamo sempre nel campo delle singole scelte dell’autore o dell’arrangiatore, ma di solito questo arpeggio “ostinato” armonico e ritmico è spesso la chiave di volta per riconoscere la Guajira.
GUAJIRA introduzione (comincia a metà del video):
Da un punto di vista storico riprendo alcuni informazioni dal libro “Diccionario della musica cubana” di Helio Orovio: “la Guajira viene situata come la “Criolla” nell’ambito del genere “Cancion” cubana.
Utilizza strofe sul modello della Decima Andalusa, si alterna nella chitarra il ritmo di 3/4 a quello di 6/8.
La prima parte in tonalità minore e la seconda in maggiore e si conclude con il 5° grado della scala (accordo di dominante) nella quale è composta.
Con il tempo il successo del Son ha fatto sì che anche questo genere ne fosse influenzato: nasce così la Guajira Son che si differenzia proprio per la ritmica del Son, senza perdere di vista i punti cruciali della Guajira come l’arpeggio introduttivo, i testi, le armonie utilizzate, ecc.
La Guajira Son è quella che noi ascoltiamo in alcuni dischi degli anni ’60 e ’70 assieme al Cha Cha Cha, al Bolero alternati alla Salsa.
Guantanamera è la Guajira Son più famosa del mondo.
GUANTANAMERA FANIA: notare l’introduzione della Guajira suonata dal piano e poi successivamente dal violino pizzicato del grande violinista cubano Pupi Legarreta.
A metà del brano si sovrappone un ritmo Afro in 6/8…magie della poliritmia!
La Guajira Son di nascita cubana e di origine contadina si è trasformata a New York negli anni ’60 e ’70 in un genere sempre malinconico ma di carattere urbano, grazie all’uso di arrangiamenti prelevati da Soul, Blues e Jazz.
Celebre il bellissimo brano “El Raton” di Cheo Feliciano una “Guajira Blues”…
GUAJIRA BLUES:
…ovvero un Guajira Son con armonie e arrangiamenti del Blues!
Celebre l’assolo di chitarra elettrica di Jorge Santana, fratello del più famoso Carlos.
Abbiamo poi altri due generi che voglio approfondire, il Son Montuno ed il Latin Boogaloo:
Il primo è una delle più importanti varianti del Son.
Il tipico esempio di Son Montuno con l’intro della campana che marca tutti i tempi.
SON MONTUNO
Ray Barretto: Ay no
Ci sono differenti modi di interpretare il Son Montuno, ma quello che più diffusione ha avuto nella Salsa degli anni ’60 e ’70 è quello di Arsenio Rodriguez con il formato orchestrale “Conjunto”.
Caratteristica che può aiutare nel riconoscerlo è la campana “Bongò” che marca tutti e 4 i tempi all’inizio del brano, come nel video che ho postato. Dopo l’intro con la campana, bisogna ascoltare il Tumbao o Marcha delle Congas o Tumbadoras, però sicuramente la campana è la cosa più semplice per riconoscerla a orecchio.
Nel Son Montuno inoltre c’è la parte del tema iniziale a cui segue il “Montuno” con la caratteristica
chiamata e risposta tra voce solista e coro. Altro modo per riconoscere questi generi può essere la velocità:
La “Gujira Son” è la più lenta, poi viene il “Cha Cha Cha” e poi il “Son Montuno” che è il più rapido dei tre.
Quello che fa scambiare di solito il Son Montuno con il Cha Cha Cha è il “Guiro”, che ha un pattern simile ed in alcuni casi i musicisti utilizzano lo stesso pattern.
Anche la campana “ki tòn tiki tòn tiki tòn tiki tòn” può ricordare il suono onomatopeico cha cha cha, ed è secondo me la causa principale della confusione nei ballerini.
Quando il brano ti sembra troppo veloce per essere ballato a Cha Cha Cha, quasi sempre è un Son Montuno…
Per finire il BOOGALOO.
Il Boogaloo è invece un mix tra Soul, Rhythm and Blues e ritmi Cubani come Cha Cha Cha, Guajira Son o Son Montuno.
Questo genere si può creare mescolando al Rhythm and Blues e al Soul una delle tre ritmiche sopra citate.
In questo caso, nel brano di Ray Barretto, si sente chiaramente il giro armonico ritmico della Guajira, per cui si tratta di un Boogaloo a base di Guajira Son con R&B e Soul.
Boogaloo con Guajira
Ray Barretto: Boogaloo con Soul
Pete Rodriguez invece preferiva usare la Guajira Son invece del Cha Cha Cha per il suo Boogaloo, altri preferivano utilizzare il Son Montuno (pochi) e molti il Cha Cha Cha.
Ovviamente erano mescolati al R&B e al Soul da cui lo schioccare delle dita sul due.
Negli anni ’70 si utilizzava invece mescolare Funk con Mozambique tanto da generare un altro nuovo filone musicale, il Latin Funk.
Latin Funk
Joe Bataan:Latin strut