1938 – Il 15 Maggio nasce Ángel Tomas Olivencia Pagan nel quartiere di Villa Palmeras de Santurce a Portorico, meglio conosciuto come Tommy; la sua infanzia e la sua gioventù le trascorre nel paese di Arecibo dove vive con la sua famiglia.
Durante quel periodo si avvicina alla musica, inizialmente come cantante e successivamente come trobettista, anche se già inizia a dimostrare le sue doti di leader.
1957 – Si diploma alla scuola superiore di Arecibo e successivamente si trasferisce con la sua famiglia nel suo quartiere natale, dove forma il suo primo gruppo.
1960 – Crea ufficialmente la sua Orquesta la Cuba, che diventò famosa come Tommy Olivencia y La Primerísima Orquesta de Puerto Rico.
1965 – Si pubblica la prima produzione musicale di Tommy Olivencia intitolata “La Nueva sensación Musical de Puerto Rico” con i cantanti Chamaco Ramírez y Paquito Guzmán. I musicisti dell’orchestra erano: Tommy Olivencia – Director, Trompeta; Jorge Carcano – Piano; Lin Torres – Bajo; Jimmy Santos – Sax alto; Wilfredo De La Torre – Sax tenor; Paquito Joubert – Trompeta; Agustín Antomattey – Trompeta; Ender Dueño – Timbal; David Cortijo – Conga; Vitín Colón – Conga; Papy Fuentes – Bongo; Coros: Roy Rosario y Nacho Sanabria.
1966 – In piena auge dell’ “Jala Jala”, registra il disco: “Jala jala y Guaguancó”, il quale include canzoni come “At the party”, “No molestes mas” e “Tremendo guaguancó”, con gli stessi cantanti del lavoro precedente.
1967 – “Fire Fire” (Fuego Fuego) è il nome del nuovo disco di Olivencia cantato da Ramírez e Guzmán, nel quale sono presenti le canzoni “Historia de un condenado”, Soy dichoso” e “A toda mi gente”; questo disco fu registrato come i due precedenti dalla Inca Records.
1968 – Registrato inizialmente per la casa discografica Inca Records, viene pubblicato l’album “Tommy Olivencia y su Orquesta: A toda máquina”; in questa occasione i cantanti sono Paquito Guzmán e Sammy Gonzálezcon canzoni come “Homenaje a los calvos, “Guajira y Montuno” e “La Banda de Tommy”.
1971 – Tre anni dopo Tommy pubblica la sua nuova produzione per la Inca Records intitolata “Cueros… Salsa y Sentimiento”; ricordiamo le canzoni “Cuero na’ma”, “Alma con alma” e “La gente donde yo vivo”.
1972 – Con gli stessi due cantanti della sua produzione precedente, Tommy Olivencia registra per la Inca Records il disco “Secuestro”, che include anche la canzone “El nacimiento de un guaguancó” e il successo “La fiesta de soneros”.
1974 – Con gli arrangiamenti di Jorge Millet, Máximo Torres, Luís Nieves y Bobby Valentín, le voci di Chamaco Ramírez, Paquito Guzmán y Sammy González, Olivencia registra un album intitolato “Juntos de Nuevo” con la casa discografica Inca Records.
Nello stesso disco appaiono fra i musicisti Ender Dueño ai timbales e Elisa López alla tromba.
Questo lavoro musicale fu prodotto da Ray Barretto.
1975 – In questo anno si registra la produzione musicale intitolata “Plante bandera” con la stessa trilogia di cantanti e nella quale ricordiamo pezzi come “Evelio y la rumba”, “Trucutú” e il successo di Tite Curet Alonso, “Plante Bandera”.
1976 – Tommy Olivencia fa entrare nella sua orchestra il giovane cantante Lalo Rodríguez, che insieme a Simon Pérez canta nel disco “Tommy Olivencia y su Orquesta Introducing Lalo Rodríguez & Simon Pérez” sotto l’etichetta Inca Records.
1977 – La nuova produzione di Tommy Olivencia si intitola “El Negro Chombo”, basato sul tema del Colombiano Julio Ernesto Estrada, meglio conosciuto come Fruko, natio di Medellín.
Nel disco cantano Paquito Guzmán e Simon Pérez, ai cori Santos Colón e Yayo el indio, la produzione di Luís Perico Ortiz, Don Víctor Rodríguez alla tromba e Edgardo Morales al timbal. In questo lavoro si può ascoltare la canzone “Aún no es tiempo” che diventa il grande successo di questo album.
1978 – Si pubblicano due nuovi dischi: “Tommy Olivencia y su Orquesta La Primerísima”, prodotto da Perico Ortiz (che suona anche la tromba), Adalberto Santiago come corista, e “Sweet Trumpet Hot Salsa”, nel quale partecipano come cantanti Simón Pérez, Paquito Guzmán e Marvin Santiago cantando la canzone “Del montón”, che segna la fine del contratto di Tommy Olivencia con la Inca Records.
1979 – Registra il disco “Tommy Olivencia & Orquesta” che vede fra i protagonisti i cantanti Gilberto Santarosa e Paquito Guzmán che cantano la canzone “Aunque te cases de blanco”; questo lavoro viene registrato sotto l’etichetta Top Hits Records.
1981 – In questo anno Tommy Olivencia presenta nella sua orchestra i cantanti Frankie Ruiz e Carlos Alexis nel disco registrato per la Top Hits intitolato “Un triángulo de triunfo”, nel quale partecipano Ray Santos e Máximo Torres agli arrangiamenti; il disco contiene i successi “Los golpes enseñan”, “Primero fui yo” e “Cosas nativas” interpretati da Frankie Ruiz.
1983 – Frankie Ruiz entra a far parte della prestigiosa orchestra di Tommy Olivencia.
Registra la canzone Viajera nel disco Primer Concierto de la Familia TH.
1983 – Esce il nuovo disco di Tommy ancora con i cantanti del disco precedente intitolato “Tommy Olivencia y su Orquesta cantano: Frankie Ruiz y Carlos Alexis”, che include canzoni come “Como lo hace” scritta da Raúl Marrero e una canzone romantica José José, intitolata “No que no”.
1984 – “Tommy Olivencia & su Orquesta: Celebrando Otro Aniversario” è il titolo del disco di quest’anno, alla voce Frankie Ruiz e Héctor Tricoche; all’interno possiamo trovare la canzone “Lo Dudo”, che ad oggi è considerato come uno dei primi dischi di salsa erotica.
Gli arrangiamenti del lavoro sono realizzati da Ángel Torres e Máximo Torres per l’etichetta TH.
1985 – Con i cantanti Héctor Tricoche e Júnior “Paquito” Acosta e gli arrangiamenti di Edgardo Narváez, Ángel Torres, Carlos “Cuto” Soto e Máximo Torres, l’etichetta TH- Rodven stampa un nuovo disco intitolato “Tommy Olivencia y su Orquesta, Ayer, Hoy, Mañana y Siempre”, il quale include canzoni come “Por ella”, “El del tabacón” e “Periquito Pin pin”
1987 – Con gli stessi cantanti dell’album precedente e per la stessa etichetta, Olivencia pubblica un disco intitolato: “30 Aniversario”, nel quale vengono registrate canzoni come “Lobo domesticado”, “No tires la primera piedra” e “Medley” cantante da Héctor Tricoche.
1990 – Come per la maggior parte degli interpreti di salsa Olivencia non si salva dal boom della “salsa romántica” e, anche se aveva già avuto esperienze con quel genere, registra un disco che è ricordato come uno dei suoi lavori meno coinvolgenti e che si intitola “El Jeque” con gli stessi cantanti del lavoro precedente.
1991 – Continuando sulla linea della produzione precedente e molto lontano dalla musica che lo aveva portato al successo rendendolo grande, Tommy Olivencia registra un altro disco simile al precedente intitolato: “Enamorado… y que!”, che vede la presenza di Ángel “Cachete” Maldonado alle congas, al quinto e al bata così come quella di Luty Maldonado al trombone e Héctor “Pichi” Pérez come corista.
1998 – Sotto la produzione di Luís “Perico” Ortiz si realizza il lavoro musicale “Vive la Leyenda”.
2000 – Si celebra il quarantesimo anniversario dell’orchestra all’Anfiteatro Tito Puente della città di San Juan di Portorico, in un meritato omaggio a Tommy Olivencia per la sua opera e per la sua carriera musicale.
2004 – Il 15 di Maggio si realizza un evento spettacolare per il sessantaseiesimo anniversario della nascita di Tommy Olivencia ed il quarantacinquesimo anniversario della nascita della sua orchestra.
Questo evento dura quasi quattro ore e si realizza al Coliseo Rubén Rodríguez de Bayamón con la presenza di Gilberto Santa rosa, Osvaldo Díaz, Simón Pérez, Marvin Santiago e Lalo Rodríguez.
Una volta iniziai a leggere qualcosa riguardo l’esimio tresero, compositore ed arrangiatore cubano Andrés Echeverría – noto come “El Niño Rivera“, e mi imbattei nel concetto sempre azzeccato del musicista, ricercatore e scrittore – anch’esso Cubano – Leonardo Acosta, che in riferimento al tresero scrisse: “… dopo la sua morte “El niño Rivera” seguitò ad essere il più sconosciuto, il “grande dimenticato” tra i geni musicali cubani, uno di quei musicisti rispettati ed ammirati dai propri colleghi ma praticamente ignorato dagli impresari e dal grande pubblico”.
Le seguenti righe son dedicate a un musicista che – proprio come “El niño Rivera“, non è più tra noi e che anch’esso – una volta scomparso – continua ad essere il “grande dimenticato tra i geni musicali portoricani”, un gigante tra i giganti, un musicista tra i musicisti; ammirato da tutti i suoi colleghi e da pochi conoscitori e ricercatori, ma ignorato dai promotori e dalla massa.
* Le sue attività: pianista, produttore, compositore, arrangiatore, direttore musicale e grafico
* I suoi soprannomi: Mr. Melody e La Maravilla
* Il suo nome: Jorge Millet
Sebbene l’affetto e l’ammirazione per il pianista si limitano a una manciata di musicisti e ai più fedeli e affezionati fans salseri, Jorge Millet va ricordato come uno dei pianisti e arrangiatori piu rappresentativi e melodici della storia della salsa. “Mr. Melody”, un nome giustamente attribuito, si è sempre distinto per il suo alto senso estetico quando arrangiava od orchestrava un brano, tenendo sempre presente il tipico sabor della musica caraibica ed rimanendo sempre fedele al vigore salsero, caratteristiche che si trovano in molti dei suoi agguerriti ed elettrizzanti assoli di piano.
Fu così importante il lavoro di Jorge Millet, che orchestre notevoli come gli Afrocubans di Frank Grillo alias “Machito” affidarono alle sue mani ed al suo talento di pianista la responsabilità della conduzione di alcune loro sessioni di registrazione.
La qualità e il professionismo del maestro però non si produssero solo con queste importanti formazioni, ma anche in tante altre di piccole dimensioni ed ancora intente a farsi un nome, tanto avantaggiate dal talento di questo grande musicista che sembrava avere il dono speciale di scoprire tesori musicali nascosti nell’immenso scenario dell’industria discografica.
A supporto e completamento di quanto esposto, mi permetto di riportare il pensiero del giornalista portoricano Miguel López Ortiz su “Mr. Melody”: “Tutti i grandi artisti, così come i più fervidi appassionati di salsa, concordano sul fatto che Jorge Millet fosse tra i migliori orchestratori che ebbe questa musica al proprio apice: gli incandescenti anni 70. La sua qualità, sotto tale ruolo, lo rese degno di riconoscimento a New York, Venezuela, Perù, Panamà e naturalmente la sua nativa Puerto Rico. Qui la rivista Farandula gli conferì il premio DIPLO come miglior arrangiatore nel 1976. Egli fu poi particolarmente orgoglioso della Palma D’Oro che ricevette a Lima nel Gennaio 1977, dato che questo riconoscimento lo premiava per la sua attività come compositore. In sintesi, fu premiato come compositore ed arrangiatore”.
Lasciatemi sottolineare, amabili lettori, che i premi ricevuti come pianista e come compositore sono un riconoscimento molto importante nonché alcuni dei passi più importanti della carriera di Jorge Millet.
Ricordiamoci che nell’anno 1979 “La Maravilla” (Jorge Millet) fece parte dello staff di arrangiatori della poderosa orchestra del maestro Tito Puente, a fianco ad altre eminenti figure del calibro dei maestri Marty Sheller, Luís Cruz, Edy Martínez (di Pasto, Colombia) e dello stesso Tito Puente nell’album “Homenaje a Beny Vol. I”, album che grazie ai suoi arrangiatori fece guadagnare un Grammy al Rey del Timbal.
D’altra parte furono molte le composizioni create da Jorge Millet, in una attività e una costanza che lo appassionavano e lo riempivano di soddisfazione; alcune delle sue creazioni sono: “TAMBÓ”, “ES TARDE” e “MR. WELCOME“ registrata dai Los Hijos del Rey.
“VACILA Y GOZA” composta per il Conjunto Universal. “LOS TAMBORES“ per i Puerto Rico All Stars. “SONERO” e “TIBURÓN DE AGUA DULCE” cantate da Marvin Santiago. “ESA QUE YO CONOCÍ“ registrata da Willie Rosario. “MALQUERIDA” e “SIEMPRE ESTARÉ CONTIGO” – Con l’Orchestra di Pedro Conga. “EN MIS ROSALES” e “HERENCIA RUMBERA”, condividendo con Angélica López la composizione di queste due tracce destinate all’orchestra “Apollo Sound” di Roberto Roena. Jorge Luís MIllet nacque nella pittoresca Santurce, Puerto Rico, nel Marzo 1939; fin da giovanissimo s’interessò alla musica, imparando a suonare il piano come autodidatta per poi passare – con l’ausilio di amici musicisti – allo studio del solfeggio che gli permise di perfezionarsi e assumere le basi fondamentali per la successiva carriera di arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nel 1964 forma una piccola orchestra che si scioglie nel 1969; in quell’epoca Jorge Millet si occupa di disegno grafico presso un’agenzia pubblicitaria. Alla fine degli anni ’60 il pianista lavora con molte piccole orchestre presenti sulla scena portoricana, però all’inizio degli anni ’70 – considerati i più brillanti della storia salsera – il pianista decide di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare il Chicago Music College e quindi ampliare le sue conoscenze in tema di armonia ed orchestrazione.
Ritornato a Puerto Rico, arricchito di teoria e pratica musicale, viene ingaggiato da diversi autorevoli musicisti salseri che vedevano nelle doti del maestro un inestimabile valore, un genio che avrebbe conferito apporti fondamentali in ciascuna delle loro orchestre: figure del calibro di Rafael Cortijo, Tommy Olivencia, Willie Rosario, Roberto Roena, Ismael Miranda (tra i tanti) contavano sulle capacità di “La Maravilla” nel creare brani, suonare il piano e dirigere gli orchestrali.
Nel 1976 il maestro Jorge Millet viene ingaggiato come produttore musicale dell’etichetta TH Records, la grande compagnia venezuelana fondata a Puerto Rico dall’esimio produttore nato in repubblica Dominicana, ma portoricano d’adozione, José Francisco Torres Cruz, meglio conosciuto nell’ambiente come Frank Torres.
Con quell’etichetta il pianista ha l’opportunità di supervisionare e collaborare ad un’infinità di registrazioni di salseri portoricani della stessa scuderia; di quell’ondata ricordiamo, tra gli altri, Paquito Guzman, Orquesta La Solución, Andy Montanéz, Marvin Santiago.
Grazie a questo legame si verifica un fatto che considero fondamentale nella storia della salsa e che evidenzia una volta in piu le doti del maestro Jorge Millet sia sul piano artistico che su quello umano.
Questo succede a fine anni ’70 quando “Mr Melody” riscopre e rilancia “El Sonero Del Pueblo” Marvin Santiago, che in quell’epoca era praticamente inerte e fuori dal giro musicale a causa dei suoi gravi problemi di dipendenza dalla droga.
Ecco, Jorge Millet esorta il sonero a continuare la sua carriera e a proporsi come solista, lo presenta alla TH Records, forma il gruppo musicale e crea le copertine dei dischi; oltre agli arrangiamenti, Millet compone alcuni brani per Marvin, ottendo così il recupero di un Gran Sonero ma soprattutto di un Essere Umano. Il noto collezionista colombiano nonché promotore della musica afro-antillana Gary Domínguez, in alcune fra le sue più importanti conferenze commentò così questo splendido episodio della storia dei due musicisti: “Tra il ’78 e il ’79, quando Santiago si ritrova virtualmente ritirato dalla scena artistica a causa della droga, uno dei musicisti più interessanti e rispettati di Puerto Rico – Jorge Millet “La Maravilla” – concentra tutta la sua attenzione sul potenziale che si stava dissipando in Marvin e lo esorta a proporsi come solista. Jorge Millet lo presenta alla TH, gli fa gli arrangiamenti, la grafica, le composizioni e degli assoli di piano che si convertiranno in classici non solo di Santiago ma della stessa musica portoricana”; continua Domínguez: “Millet vide in Marvin la possibilità di “costruire” una figura di “Sonero del Pueblo” di grande traino popolare, capace da sé di diventare personaggio e istituzione”.
Come diceva Gary, il nostro Millet fu uno dei musicisti più riconosciuti e rispettati tanto in Puerto Rico che a New York, e ciò è dimostrato dalla sua lunga militanza in orchestre e conjuntos che apprezzavano il potenziale e l’immenso talento del maestro, il quale contraccambiava questo affetto con un lavoro musicale e grafico di grande valore artistico.
Nel nostro spazio radiofonico “El Lenguaje Del Son” ci demmo il compito di elencare tutte le orchestre, conjuntos e combos in cui il maestro Millet lasciò la sua impronta personale, sia al piano che negli arrangiamenti, sia nella produzione che nel disegno delle copertine; il risultato fu sorprendente perché ne uscirono 57 formazioni diverse (inclusa la sua, battezzata “A Magic Dream”, per la TH Records), le quali possono anche non esser tutte ma che comunque son già così tante che giustificano quanto detto su “Mr Melody”.
Esse sono:
* ORQUESTA LA CRIOLLA
* ORQUESTA LA CONQUISTADORA
* CONJUNTO UNIVERSAL
* CONJUNTO BORINCUBA
* ORQUESTA MUNDO
* ORQUESTA NATER
* CONJUNTO DE RAFAEL CORTIJO
* ORQUESTA LA COMPAÑÍA
* ORQUESTA DE MARVIN SANTIAGO
* PUERTO RICO ALL STARS
* ORQUESTA DE JUSTO BETANCUR
* ORQUESTA DE BOBBY VALENTÍN
* APOLO SOUND DE ROBERTO ROENA
* ORQUESTA HOMMY DE JESÚS CEPEDA
* LOS AFROCUBANOS DE MACHITO
* ORQUESTA LA SALSA MAYOR
* ORQUESTA DE ISMAEL MIRANDA
* ORQUESTA DE WILLIE ROSARIO
* ORQUESTA DE NACHO SANABRIA
* ORQUESTA DE LOUIE RAMÍREZ
* ORQUESTA DE JOE QUIJANO
* ORQUESTA DE RAFAEL “CHULETA” DE JESÚS
* ORQUESTA DE ROBERTO ANGLERÓ
* ORQUESTA DE “CHIVIRICO” DÁVILA
* ORQUESTA DE CHEO FELICIANO
* ORQUESTA LA SELECTA DE RAPHY LEAVIT
* ORQUESTA DE TITO PUENTE
* ORQUESTA DE PAQUITO GUZMÁN
* ORQUESTA DE RAFY DÍAZ
* ORQUESTA DE TOMMY OLIVENCIA
* ORQUESTA LOS KIMBOS
* ORQUESTA INTERNACIONAL DE PEDRO “CONGA” LÓPEZ
* ORQUESTA ROBERTO Y SU NUEVO MONTUNO
* ORQUESTA DE OSWALDO VALENTÍN
* ORQUESTA LA TRÓPICA
* ORQUESTA DE NELSON DE JESÚS
* ORQUESTA DE ADALBERTO SANTIAGO
* ORQUESTA DE JOHNY EL BRAVO
* ORQUESTA DE FAUSTO REY
* ORQUESTA DE LUIGUI TEXIDOR
* ORQUESTA BORINQUEN
* LOS HIJOS DEL REY
* GRABACIÓN DE TITE CURET ALONSO
* ORQUESTA MULENZE
* ORQUESTA DE RAY PÉREZ (Musicista portoricano)
* GRABACIONES DE MILLI QUEZADA
* CHAMACO RIVERA
* TABACO Y SUS METALES
* ORQUESTA DE LARRY HARLOW
* GRABACIONES DE DANNY RIVERA
* ORQUESTA LA GRANDE (DI PORTORICO)
* GRUPO BOMBAZZO DE SAMY AYALA
* ORQUESTA SALSA FEVER
* ORQUESTA DE TONY YANZ
* GRABACIONES DE JOSÉ NOGUERAS
Secondo le nostre ricerche l’ultimo lavoro di Jorge Millet fu agli arrangiamenti per chitarra dell’album “Respirar” del cantautore Wilkins; questa sarebbe la sua cinquantasettesima produzione. Come si è detto piu volte nella storia, la maggior parte dei grandi personaggi e genii muoiono giovani e “La Maravilla” non fece eccezione; il 1 Luglio del 1981 a Santurce, la terra che gli diede i natali appena 42 anni prima, morì Mr Melody lasciandoci un patrimonio musicale che ancora deve essere scoperto e proposto alle nuove generazioni: un’eredità che ci ha permesso di scoprire e di godere della maestosità di un Genio Maravilloso e Melodico.
FONTI CONSULTATE:
ACOSTA, Leonardo. Notas acerca de “El Niño Rivera”
LÓPEZ ORTIZ, Miguel. – Jorge Millet Fundación Nacional para la Cultura Popular. Puerto Rico
DOMÍNGUEZ, Gary. Audiciones Taberna Latina
PROGRAMMA RADIO “EL LENGUAJE DEL SON” Emisora Cultural Universidad de Antioquia – Sistema de Radio Educativa, 1 410 A.M. Sabato e giorni festivi dalle 17 – Venerdì alle 21
En algún momento, cuando me interesé por leer algo sobre el eximio tresero, compositor y arreglista cubano Andrés Echeverría, conocido como “El niño Rivera”, me tope con el concepto siempre acertado del músico, investigador y escritor, también cubano, Leonardo Acosta, quien anotaba lo siguiente refiriéndose al tresero: “…después de su muerte “El niño Rivera” continuó siendo el más desconocido, el “gran olvidado” de los genios musicales cubanos, uno de esos músicos respetados y admirados por sus colegas, pero prácticamente ignorado por los promotores y el gran público”.
Las siguientes notas están dedicadas a un músico, que al igual que “El niño Rivera”, ya no está entre nosotros y quien también, después de muerto, continúa siendo “el gran olvidado de los genios musicales boricuas”, un gigante entre los gigantes, un músico entre los músicos; admirado por todos sus colegas y algunos conocedores e investigadores, pero ignorado por los promotores y el gran público:
* Sus oficios: Pianista, productor, compositor, arreglista, director musical y diseñador gráfico.
* Sus apelativos: “Mr. Melody” o “La Maravilla”.
* Su nombre: Jorge Millet.
Pero aunque el cariño y la admiración por el pianista se limitan a un puñado de músicos y a los más fieles y fervorosos seguidores y gozadores de la expresión salsera, a Jorge Millet lo debemos recordar como uno de los pianistas y arreglistas más representativos y melodiosos en la historia de la salsa.
“Mr. Melody”, un apelativo justamente otorgado, siempre se destacó por su alto sentido estético a la hora de arreglar u orquestar una pieza musical, teniendo siempre presente el sabor típico de la música del caribe y siendo fiel a la bravura salsera, características que se reflejan en muchos de sus solos de piano aguerridos y electrizantes.
Fue tan importante el trabajo de Jorge Millet, que bandas tan notables como “Los Afrocubanos” de Frank Grillo “Machito”, depositaron en las manos y el talento del pianista la responsabilidad de la conducción de algunas de sus sesiones de grabación.
Pero no sólo en estas bandas de amplio recorrido quedó plasmada la calidad y el profesionalismo del maestro, también muchas agrupaciones pequeñas, las cuales buscaban hacerse a un nombre, fueron apoyadas por el talento de ese gran músico quien pareciera tener un don especial para descubrir tesoros musicales escondidos en la gran maraña de la industria discográfica.
Para ampliar y respaldar lo anteriormente dicho, permítanme recoger el concepto del cronista boricua Miguel López Ortiz refiriéndose a “Mr. Melody”: “Todas las grandes figuras, así como los más fervorosos seguidores de la salsa, coinciden al calificar a Jorge Millet entre los mejores orquestadores que tuvo esta música durante su etapa cumbre: los candentes 70. Su calidad en tal faceta, lo hizo acreedor a importantes reconocimientos en Nueva York, Venezuela, Perú, Panamá y, naturalmente, su natal Puerto Rico.
Aquí la Revista Farándula le concedió el premio Diplo correspondiente al mejor arreglista del año 1976. Sin embargo, siempre sintió particular orgullo por La Palma de Oro que recibió en Lima en enero de 1977, ya que dicho galardón también abarcaba su faceta de autor. En otras palabras, se le seleccionó mejor Compositor y Arreglista”.
Déjenme destacar amables lectores, a propósito de los premios recibidos por el pianista y de su faceta como compositor, un reconocimiento bien importante y algunas de las páginas de la cosecha de Jorge Millet.
Recordemos que en el año 1979 “La Maravilla” hizo parte del Staff de arreglistas de la poderosa orquesta del maestro Tito Puente, al lado de de otras figuras destacadas como los maestros Marthy Sheller, Luís Cruz, Edy Martínez de Pasto, Colombia y el propio Tito Puente en el álbum “Homenaje a Beny Vol. I”, el cual, y gracias a los aportes de estos eximios arreglistas, le merecieron un premio Grammy al “Rey del Timbal”. De otro lado, fueron muchas las piezas compuestas por Millett, en un ejercicio y una disciplina que lo apasionaban y lo llenaban de satisfacción; algunas de sus creaciones son:
“TAMBÓ”, “ES TARDE” y “MR. WELCOME” Grabadas por Los Hijos del Rey.
“VACILA Y GOZA” Lograda por el Conjunto Universal.
“LOS TAMBORES” Puerto Rico All Stars.
“SONERO” y “TIBURÓN DE AGUA DULCE” Vocalizados por Marvin Santiago.
“ESA QUE YO CONOCÍ” Grabada por Willie Rosario.
“MALQUERIDA”, “SIEMPRE ESTARÉ CONTIGO” – Con la Orquesta de Pedro Conga.
“EN MIS ROSALES” y “HERENCIA RUMBERA”, compartiendo la autoría de estas dos obras con Angélica López y las cuales fueran logradas por el “Apolo Sound” de Roberto Roena. Jorge Luís Vélez Millet, nació en la pintoresca población de Santurce, Puerto Rico, en marzo de 1939; desde muy joven se interesó por la música, aprendiendo a tocar el piano en forma autodidacta, para luego y gracias a la colaboración de algunos amigos músicos, aprender solfeo, lo que lo llevó a perfeccionarse y a obtener una herramienta fundamental para su posterior carrera como arreglista y director musical. En 1964 forma una pequeña agrupación, la cual se desintegra en 1969; para aquella época Jorge Millet se desempeñaba como diseñador gráfico en una agencia de publicidad.
Finalizando la década del 60 el pianista trabajó con muchas orquestas pequeñas en el escenario artístico de Puerto Rico, pero comenzando el siguiente decenio, el de los 70, considerado el más brillante en la historia salsera, el pianista decide viajar a Estados Unidos para ingresar al Chicago Music Collage y así ampliar sus conocimientos en Armonía y Orquestación.
Al regresar a la Isla, cargado de experiencia y fortalecido académicamente, es contratado por varios de los músicos representativos de la expresión, quienes vieron en el maestro una joya de un incalculable valor, un genio que haría aportes fundamentales para la consolidación de cada una de sus agrupaciones; figuras del calibre de Rafael Cortijo, Tommy Olivencia, Willie Rosario, Roberto Roena, Ismael Miranda, entre muchos otros, contaron con la sapiencia de “La Maravilla” en la confección de las piezas, en la ejecución del piano y en la dirección musical de sus bandas.
En 1976, el maestro Jorge Millet es contratado como Productor Musical de la etiqueta TH Récords, la magnífica compañía venezolana establecida en Puerto Rico por el eximio productor nacido en República Dominicana, pero puertorriqueño por adopción y cariño, José Francisco Torres Cruz, más conocido en el ambiente como Frank Torres.
Con el sello el pianista tuvo la oportunidad de participar y de coordinar un sinnúmero de grabaciones de los salseros boricuas afiliados a éste; de aquella camada destacamos a: Paquito Guzmán, Orquesta La Solución, Andy Montañez, Marvin Santiago, entre otros. Gracias a esta vinculación se da un hecho que considero fundamental en la historia de la salsa y que avala nuevamente las dotes del maestro Jorge Millet, tanto en el campo artístico, como en el humano.
La historia se escenifica a finales de la década de 1970 cuando “Mr Melody” ayuda y re-descubre a “El Sonero del pueblo” Marvin Santiago, quien por aquella época estaba prácticamente derrotado y fuera de escena debido a sus profundos problemas de drogadicción.
Pues bien, Jorge Millet anima al sonero a continuar su carrera y a lanzarse como solista, y es así como lo inscribe en la compañía TH, forma la orquesta y hace los diseños de las carátulas; además de los arreglos, Millet compone algunos temas para las producciones de Marvin, dando como resultado la recuperación de un gran sonero, pero más que ello, la recuperación de un Ser Humano.
El destacado coleccionista colombiano e impulsor de la música afro antillana Gary Domínguez, comentó así en alguna de sus importantes audiciones este hecho valioso en la historia de los dos músicos: “Entre 1978 y 1979, cuando Santiago estaba virtualmente retirado del medio artístico debido a la drogadicción, uno de los músicos más interesantes y respetado de la Isla, Jorge Millet, “La Maravilla”, vuelca toda su atención hacía el potencial que se estaba desperdiciando en Marvin y lo anima a presentarse ya definitivamente como solista. Jorge Millet lo presenta al sello TH, hace los arreglos, logotipos, composiciones y unos “solos” de piano que se convertirían en temas clásicos, no sólo del repertorio de Santiago, sino de la salsa misma de Borinquen”; y continúa Domínguez: “Millet vio en Marvin la posibilidad de “crear” un sonero de pueblo de gran arraigo popular que podía por sí solo, convertirse en personaje e institución”.
Como lo anotaba Gary, nuestro invitado a estas notas fue uno de los músicos más reconocidos y respetados, tanto en Puerto Rico, como en Nueva York, y esto quedó demostrado en su amplio recorrido por bandas y conjuntos que apreciaban el potencial y el inmenso talento del maestro quien correspondió a este cariño con un trabajo musical y pictórico de un fuerte potencial artístico.
En nuestro espacio radial “EL LENGUAJE DE SON”, nos dimos a la tarea de hacer una compilación de orquestas, conjuntos y combos en las cuales el maestro Millet dejó su sello personal, tanto en el piano y los arreglos, como en la producción y diseño de carátulas; el resultado de esta investigación sorprende, pues organizamos un listado de 57 agrupaciones (incluida su producción como solista bautizada: “A Magic Dream”, bajo la etiqueta TH Récords), que pueden ser más, pero de todas maneras consideramos que es un número alto que respalda todo lo dicho acerca de “Mr. Melody”. Estas agrupaciones son:
* ORQUESTA LA CRIOLLA
* ORQUESTA LA CONQUISTADORA
* CONJUNTO UNIVERSAL
* CONJUNTO BORINCUBA
* ORQUESTA MUNDO
* ORQUESTA NATER
* CONJUNTO DE RAFAEL CORTIJO
* ORQUESTA LA COMPAÑÍA
* ORQUESTA DE MARVIN SANTIAGO
* PUERTO RICO ALL STARS
* ORQUESTA DE JUSTO BETANCUR
* ORQUESTA DE BOBBY VALENTÍN
* APOLO SOUND DE ROBERTO ROENA
* ORQUESTA HOMMY DE JESÚS CEPEDA
* LOS AFROCUBANOS DE MACHITO
* ORQUESTA LA SALSA MAYOR
* ORQUESTA DE ISMAEL MIRANDA
* ORQUESTA DE WILLIE ROSARIO
* ORQUESTA DE NACHO SANABRIA
* ORQUESTA DE LOUIE RAMÍREZ
* ORQUESTA DE JOE QUIJANO
* ORQUESTA DE RAFAEL “CHULETA” DE JESÚS
* ORQUESTA DE ROBERTO ANGLERÓ
* ORQUESTA DE “CHIVIRICO” DÁVILA
* ORQUESTA DE CHEO FELICIANO
* ORQUESTA LA SELECTA DE RAPHY LEAVIT
* ORQUESTA DE TITO PUENTE
* ORQUESTA DE PAQUITO GUZMÁN
* ORQUESTA DE RAFY DÍAZ
* ORQUESTA DE TOMMY OLIVENCIA
* ORQUESTA LOS KIMBOS
* ORQUESTA INTERNACIONAL DE PEDRO “CONGA” LÓPEZ
* ORQUESTA ROBERTO Y SU NUEVO MONTUNO
* ORQUESTA DE OSWALDO VALENTÍN
* ORQUESTA LA TRÓPICA
* ORQUESTA DE NELSON DE JESÚS
* ORQUESTA DE ADALBERTO SANTIAGO
* ORQUESTA DE JOHNY EL BRAVO
* ORQUESTA DE FAUSTO REY
* ORQUESTA DE LUIGUI TEXIDOR
* ORQUESTA BORINQUEN
* LOS HIJOS DEL REY
* GRABACIÓN DE TITE CURET ALONSO
* ORQUESTA MULENZE
* ORQUESTA DE RAY PÉREZ (MUSICO PUERTORRIQUENO)
* GRABACIONES DE MILLI QUEZADA
* CHAMACO RIVERA
* TABACO Y SUS METALES
* ORQUESTA DE LARRY HARLOW
* GRABACIONES DE DANNY RIVERA
* ORQUESTA LA GRANDE (DE PUERTO RICO)
* GRUPO BOMBAZZO DE SAMY AYALA
* ORQUESTA SALSA FEVER
* ORQUESTA DE TONY YANZ
* GRABACIONES DE JOSÉ NOGUERAS
De acuerdo con las investigaciones el último trabajo de Jorge Millet, fueron los arreglos para cuerdas del álbum “Respiraré” del cantautor Wilkins; esta sería la producción Nº 57. Como se ha repetido a lo largo de la historia, la mayoría de los grandes personajes y genios, mueren jóvenes y “La Maravilla” no fue la excepción; el 1º de julio de 1981 en Santurce, la tierra que hacía apenas 42 años lo había visto nacer, muere “Mr. Melody”, dejando para la historia de la salsa, un legado que aún sigue esperando ser develado y presentado a las nuevas generaciones; una herencia que nos ha permitido gozar y descubrir, a quienes nos hemos interesado en ella, toda la majestuosidad de… un GENIO MARAVILLOSO Y MELÓDICO.
In seguito all’anniversario della scomparsa di Marty Galagarza avvenuta il 30 dicembre 2010 abbiamo deciso di fare un articolo sul percussionista conosciuto per aver suonato nell’orchestra La Conspiracion di Ernie Agosto e successivamente per aver fondato La Conquistadora.
L’orchestra La Conquistadora nasce nel 1972, quando Marty Galagarza, bongosero de La Conspiración di Ernie Agosto, decide di creare la sua orchestra.
Galagarza parte subito con l’idea di cambiare il suono rispetto a La Conspiracion grazie all’innesto di due tromboni al posto delle trombe presenti nella formazione precedente e sceglie due musicisti con basi jazz e di son caraibico, ovvero Tom Malone e Leopoldo Pineda.
In quel periodo infatti il suono dei tromboni era molto in voga fra le orchestre di salsa di New York, con le tipiche melodie aggressive e graffianti che caratterizzavano la musica che si ascoltava nella maggior parte dei quartieri ispanici della Grande Mela.
Ma non si ferma qui. Chiama anche alcuni giovani musicisti che diventeranno icone della salsa negli anni successivi, come il pianista Oscar Hernández ed il conguero Eddie Montalvo.
Il primo disco, La Conquistadora, viene registrato nel 1972 sotto l’etichetta Vaya Records, prodotto da Larry Harlow e con gli arrangiamenti di Marty Sheller, al piano il talentuoso Oscar Hernández, alla voce Roy Carmona e ai cori Adalberto Santiago e Ismael Miranda.
Candela
Due anni dopo viene pubblicato il secondo disco, Pinocho, sempre prodotto da Larry Harlow, con i cantanti Roy Carmona e Junior Gonzalez e Adalberto Santiago ai cori, registrazione dopo la quale Galagarza scompare dall’ambiente fino a quando, qualche anno dopo, riappare con il terzo e ultimo disco del 1980 intitolato Conciencia, sotto l’etichetta Etika Records e che vede gli arrangiamenti del geniale Jorge Millet e del grande Louis García.
Con questo disco Galagarza amplifica ulteriormente il suono dei tromboni con ben tre metalli suonati da Rafi Torres, Wilfredo Rosario e Luti Maldonado.
La Tristeza
Perdona Corazon
Fra i musicisti di questo terzo disco compaiono Martin Galagarza (bongo e campana), Jorge Millet (piano), Hector Camareno (timbal e percussioni), Polito Huertas (basso), Papo Pepin (conga), Rafi Torres (trombone), Wilfredo Rosario (trombone), Luti Maldonado (trombone), Luis Garcia
(cuatro), Papo sanchez (guiro), Ismael Garcia Cruz (pandereta), Mario Galagarza (bongo, conga), Gilberto Cotto (timbal e percussioni), Carlos Roldan (basso), Jose Lantigua (piano) e Justo Betancourt (cori). I cantanti ed i cori sono di Cheo Colón e Israel Pérez.
Negli ultimi anni si era trasferito in Florida, al pari di suo fratello Mario (che era stato conguero nel primo disco di Willie Colon “El Malo”) e soffriva di una malattia da tempo.
Discografia:
LA CONQUISTADORA con Roy Carmona – LA CONQUISTADORA 1972
1. Yo Quisiera
2. Mami Me Gusto
3. No Pienses Asi
4. Corazon
5. Candela
6. Para Todos Mis Amigos
7. Amar y Vivir
8. Pobre Jose
9. Teruño
Marty Galagarza – Bongo & Leader Roy Carmona – cantante Oscar Hernandez – piano Willie Cintron – basso Eddie Montalvo – conga Johnny Castro – timbal Sam Burtis, Leopoldo Pineda – trombone Ismael Miranda – cori & maracas Adalberto Santiago, Hector Ayala – cori Larry Harlow – produttore
MARTY GALAGARZA Y LA CONQUISTADORA – PINOCHO 1974
Javier Vazquez, Jose Luis Cruz e Marty Sheller – arrangiamenti Roy Carmona – voce Adalberto Santiago, Junior Gonzalez – cori Larry Harlow – produttore
1. Pinocho
2. Apuesto a que tu lo Bailas
3. Deudas
4. Presten Atención
5. Que Rico Bombón
6. Bomba de Corazón
7. Arrepentida
8. Jardín
9. La Tristeza
LA CONQUISTADORA – CONCIENCIA 1980
Cantano Cheo Colón e Israel Pérez
1. Perdona Corazón
2. Venganza
3. Bomba Que Asombra
4. La Mulata Carida
5. Enemigo Perdonado
6. Vendaval Sin Rumbo
7. Siete Mujeres
8. Madrugada
Martín Galagarza – Bongo e Conga Jorge Millet – Piano e Coro José Lantigua – Piano Héctor Camareno – Timbal e Percussioni Gilberto Cotto – Timbal e Percussioni Polito Huertas – Basso Carlos Rendón – Basso
Papo Pepin – Conga Rafi Torres – Trombone Wilfredo Rosario -Trombone Luti Maldonado – Trombone Luis García – Cuatro Papo Sánchez – Guiro Ismael García Cruz – Pandereta Mario Galagarza – Bongo Conga Cheo Colón – Cori Israel Pérez – Cori Justo Betancourt – Cori