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Eddie Palmieri intervistato da Max e Tommy

Intervista a Eddie Palmieri, Teatro delle Muse, Ancona 17/7/06

Ancona, 17 Luglio 2006

Intervista di Tommy Salsero, traduzione di Max Chevere, foto di Cafè Caribe

Eddie Palmieri intervistato da Max e Tommy
Eddie Palmieri intervistato da Max e Tommy

Quali sono stati i musicisti ed i pianisti che l’hanno influenzata maggiormente all’inizio della sua carriera musicale?

Mio fratello Charlie Palmieri e’ stato colui che mi ha influenzato maggiormente, inoltre alcuni pianisti che suonavano a New York, fra questi René Hernandez che era il pianista di Machito, un altro che e’ morto, Tommy Garcia, Gilberto Lopez che suonava con Tito Puente e successivamente negli anni sessanta alcuni pianisti cubani che arrivarono dall’isola.

Ha conosciuto il pianista Pedro Justiz Peruchin?

Non l’ho mai conosciuto perche’ aveva registrato sempre a Cuba ed io non sono mai stato nell’isola, pero’ era un incredibile pianista fra i preferiti di mio fratello Charlie.

Quali sono stati i pianisti jazz che l’hanno influenzata maggiormente dal punto di vista dell’armonia. Nel suo modo di suonare mi sembra vicino a quello di Mc Coy Tyner.

Si, Mc Coy Tyner per il legame con John Coltrane ma ci furono anche altri pianisti come Art Tatum, Bill Evans,tutti questi musicisti furono dei geni.
Inoltre Thelonious Monk, Bud Powell, e piu’ recentemente Herbie Hancock, Chick Corea, tutti grandi pianisti no?
E ascoltandoli sono arrivato al mio stile attuale.

Immagine tratta dal concerto di Eddie Palmieri al Teatro delle Muse del 17 Luglio 2012
Immagine tratta dal concerto di Eddie Palmieri al Teatro delle Muse del 17 Luglio 2012

Puo’ parlarci del periodo in cui suono’ con la Harlem River Drive (l’orchestra che suonava latin soul funk)?

Si, questa era l’orchestra di Aretha Franklin.
Ronnie Cuber il saxofonista partecipò a questo progetto speciale per la compagnia Roulette che era la compagnia principale della divisione Tico Records, per la quale io registravo.
E dopo uscì questo LP che fu molto interessante, ovvero Harlem River Drive.

Oltre al piano acustico lei suonava anche il Fender Rhodes( il piano elettrico), ed anche l’organo.

L’organo lo introdusse mio fratello Charlie ed io lo accompagnavo con il piano elettrico.

Quindi l’uso dell’organo elettrico nei suoi dischi fu introdotto grazie a suo fratello?

In realta’ era il suono di quel periodo, si usavano molto l’organo ed il piano elettrico Fender Rhodes che utilizzai per diverso tempo, altrimenti usavo il piano acustico.

Oggi si pensa alla salsa solo come un ballo, almeno in europa e nei paesi occidentali.
In realta’ dietro ci sono una storia ed cultura molto profonde e la salsa non e’ solo un ballo.
Ad esempio a New York si mischiarono radici provenienti da vari paesi dell’america latina. Cos’è la salsa per Eddie Palmieri?

Bene, adesso è molto diversa da come si suonava un tempo, però ci sono ancora orchestre provenienti da Portorico che continuano a seguire la tradizione, così come a New York c’è un’orchestra la Spanish Harlem Orchestra che è molto fedele ai modelli ritmici della salsa dura, però molte cose sono cambiate con l’arrivo del Reggaeton. Quando c’è un ballo nuovo, una musica nuova legata ai giovani, diventa molto difficile da contrastare…

Eddie Palmieri al Teatro delle Muse di Ancona
Eddie Palmieri al Teatro delle Muse di Ancona

Si puo’ dire che sta succedendo la stessa cosa che accadde negli anni 60 con il boogaloo?

Esatto! Quando c’e’ un ballo legato ad un ritmo nuovo e’ sempre un successo.
Pero’ la salsa non muore mai.
Il vero problema e’ che non ci sono compagnie discografiche per registrare la nostra musica da ballo.
Ci sono alcuni artisti che stanno registrando, ma essi non stanno registrando pura salsa, bensì una combinazione di latin pop come per la compagnia Sony.
Inoltre non stanno suonando la musica delle orchestre nelle grandi radio commerciali, e’ possibile ascoltare la nostra musica solo nelle piccole radio delle comunità latine…

Questo e’ un grande problema…

Si, questo non ci ha aiutato ed e’ stato molto dannoso per la salsa.

Questo è un problema che tocca tutta la musica.
Le grandi compagnie investono solo nella musica commerciale…negli anni 70 c’era una grande sperimentazione e si mischiavano diverse armonie, dal jazz al soul e oggi non mi pare di vedere la stessa voglia di andare oltre che c’era in quegli anni.

Bisogna dire che i generi attuali che piacciono ai giovani sono il rap, l’hip pop ed il reggaeton.
Ci sono alcuni artisti a Portorico che stanno registrando con i musicisti che suonano rap e reggaeton, come Daddy Yankee con Andy Montanez, però secondo me non stanno dando buoni risultati.

Hanno tolto l’anima del tambor…

Si,si e’ molto triste…

E’ suonata più al computer che con le persone

Però è molto triste, molto triste.

Quando potremo vedere Eddie Palmieri suonare salsa nel nostro paese?

Bene,vediamo quando registreremo il prossimo cd, perche’ adesso stiamo facendo la promozione del cd di latin jazz (ndr Listen Here), anche perche’ per un periodo di tempo ho preferito suonare latin jazz e adesso penso sia giunto il momento di preparare un nuovo album ballabile di salsa…

Eddie Palmieri
Eddie Palmieri

Ascolta i saluti di Eddie Palmieri a La Salsa Vive!
http://www.lasalsavive.com/audio/saluti_eddiepalmieri.wma

Si ringrazia l’organizzazione dell’Ancona Jazz Festival nella persona del Sig.Massimo Tarabelli senza il quale questa intervista non avrebbe potuto essere realizzata