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Charlie Aponte

Charlie Aponte lascia il Gran Combo di Puerto Rico.

Fu un’interpretazione di “Vamos“, nella sala da ballo Lomas del Sol, quella che valse a Charlie Aponte il suo ingresso per la porta principale nell’orchestra salsera più importante di Portorico: il Gran Combo.
Da quel momento il cantante ha apportato il suo timbro vocale all’orchestra e mostrato le sue qualità come sonero in canzoni come “Brujería“, “Amor brutal“, “Camino de amapolas“, “Compañera mía“, “Patria” e canzoni natalizie come “Desenfunda“, “El arbolito” e “No hay cama pa’ tanta gente“, fra tanti altri.
Quarantun anni dopo il suo ingresso nel gruppo, Aponte ha comunicato che lascerà il Gran Combo.

Charlie Aponte
Charlie Aponte

Riteniamo quindi importante fare un breve riepilogo della storia di questo grande interprete portoricano.
Nel 1973 Pellín Rodríguez, all’epoca una delle voci principali del gruppo, abbandonò l’orchestra per lanciarsi come solista, e Rafael Ithier, direttore dell'”Universidad de la Salsa”, iniziò a cercare un sostituto.

Per alcuni mesi quel posto venne occupato da Marcos Montañez, fratello di Andy Montañez, poi grazie al sassofonista Eddie “la Bala” Pérez, uno dei fondatori del Gran Combo, il direttore arrivò fino a Caguas, dove Carlos Juan Aponte Cruz, nome completo di Charlie Aponte, aveva iniziato a cantare per passatempo a metà degli anni sessanta.
In quel periodo, quando Ithier si presentò per proporgli di entrare nell’orchestra, Charlie si era già esibito con l’orchestra di Carli Soto, con quella di Moncho Rodríguez, e aveva già registrato un disco con Héctor Santos y su orquesta.
Durante una prova di fronte a Ithier nella famosa sala da ballo Lomas del Sol, Aponte interpretó “Vamos”. Quattro giorni dopo stava viaggiando con l’orchestra a Miami per la sua prima presentazione insieme al Gran Combo de Puerto Rico.
Secondo quanto affermato dalla Fondazione Nazionale per la Cultura Popolare, dopo l’uscita di Pellín e Andy Montañez molti dubitarono che Charlie e Jerry Rivas, che si unì successivamente all’orchestra, potessero riempire lo spazio lasciato da questi grandi artisti, però molto presto questi dubbi si sarebbero dissipati con la registrazione di “El Gran Combo en Las Vegas”, album vincitore del Disco d’oro nel 1978, e che conteneva canzoni come “Aquí no ha Pasado Nada“, interpretate appunto da Charlie Aponte.

http://youtu.be/qeE73hbuHGs

Español

Fue una interpretación de “Vamos”, en el salón de baile Lomas del Sol, la que le valió a Charlie Aponte su entrada por la puerta grande en 1973 a la agrupación salsera más importante del país: El Gran Combo.
Desde entonces, ha aportado su sello como vocalista a la agrupación y desplegado su capacidad como sonero en temas como “Brujería”, “Amor brutal”, “Camino de amapolas”, “Compañera mía”, “Patria” y temas navideños como “Desenfunda”, “El arbolito” y “No hay cama pa’ tanta gente”, entre tantos otros.
Cuarenta y un años después de ingresar a la agrupación, hoy se conoce la noticia de que Aponte dejará El Gran Combo. Conviene entonces hacer un repaso a una trayectoria importante como uno de los principales vocalistas de la agrupación con que le dio la vuelta al mundo.
Fue en 1973 cuando Pellín Rodríguez, entonces una de las voces principales de la agrupación, abandonó la orquesta para lanzarse como solista, y Rafael Ithier, director de la “Universidad de la Salsa”, se dio a la tarea de buscar a un sustituto.
Por varios meses, Marcos Montañez, hermano de Andy Montañez, cantó al frente del conjunto, en lo que Ithier realizaba la búsqueda. Pero, por referencia del saxofonista Eddie “la Bala” Pérez, uno de los fundadores de El Gran Combo, el director llegó hasta Caguas, donde Carlos Juan Aponte Cruz, nombre completo de Charlie, había comenzado a cantar diversos ritmos como un pasatiempo desde mediados de los 60 hasta los 70.
Para cuando Ithier se presentó ante él con la posibilidad de hacerlo parte de “Los Mulatos del Sabor”, Charlie ya había integrado la orquesta de Carli Soto, la de Moncho Rodríguez, y grabado con Héctor Santos y su orquesta.
Durante un ensayo frente a Ithier en el famoso salón de baile Lomas del Sol, Aponte interpretó “Vamos”. Cuatro días después, estaba viajando con la orquesta a Miami, Florida, para su primera presentación con El Gran Combo de Puerto Rico.
Según destaca la Fundación Nacional para la Cultura Popular, tras la salida de Pellín y Andy Montañez muchos dudaron que Charlie y Jerry Rivas, quien se unió posteriormente a la orquesta, pudiesen llenar el espacio dejado por estos dos grandes artistas, pero muy pronto se disiparon las dudas con la grabación de “El Gran Combo en Las Vegas”, álbum ganador del Disco de Oro en 1978, y que contenía temas como “Aquí no ha Pasado Nada”, que interpreta Charlie.

Fuente: http://www.primerahora.com/

Ray Perez, Teo Hernandez e i Los Dementes italianos al Zurigo Salsafestival il 20 febbraio 2015!

Un grande ritorno in Europa per Ray Perez il prossimo 20 febbraio 2015 durante il Salsafestival di Zurigo.
Con lui ci sarà anche il mitico Teo Hernandez, storica voce dei Los Dementes, e tutto il gruppo dei Los Dementes italianos per un concerto assolutamente imperdibile!

Salsafestival Zurigo 2015, venerdì 20 febbraio 2015 Ray Perez, Teo Hernandez e i Los Dementes italianos
Salsafestival Zurigo 2015, venerdì 20 febbraio 2015 Ray Perez, Teo Hernandez e i Los Dementes italianos

Spanish Harlem Orchestra: uscito il nuovo disco

Lo scorso 16 settembre è uscito il nuovo disco della Spanish Harlem Orchestra già disponibile presso Itunes.
L’album comprende i seguenti brani:

1.Latinos Unidos 4:56
2.Caribe Soy 5:03
3.Escucha Mi Son 6:03
4.Bravo Yo Soy 5:16
5.Canción 5:24
6.Boogachason 5:45
7.This Is Mambo 5:18
8.Así Se Vive 5:48
9.Dulce Compañera 5:44
10.La Princesa 6:37
11.Que Linda Son las Latinas 5:14
12.You and the Night and the Music (feat. Chick Corea & Joe Lovano) 5:20

Latinos Unidos:
https://www.youtube.com/watch?v=AHC4ur4um1g

Dall’anteprima si percepisce un lavoro veramente molto interessante ed in particolar modo la seconda canzone dell’album “Caribe Soy” si preannuncia come una hit nelle sale da ballo.
Tutti i brani sono stati scritti da Oscar Hernandez  già conosciuto come pianista, arrangiatore e direttore musicale di Ruben Blades oltre che per aver collaborato con alcune fra le più famose stelle del panorama salsero come Tito Puente e Celia Cruz.

Molto interessanti i lavori del dietro le quinte dalla regia mixer:

https://www.youtube.com/watch?v=d-wPUwFMsuM

Per finire ricordiamo i musicisti che compongono l’orchestra:

Oscar Hernandez – piano
Ray de la Paz – voce
Marco Bermudez – voce
Carlos Cascante – voce
George Delgado – congas
Luisito Quintero – timbales
Jorge Gonzalez – percussioni
Gerardo “Jerry” Madera – basso
Mitch Frohman – sax / flauto
Reynaldo Jorge – trombone
Doug Beavers – trombone
Hector Colon – tromba
Manuel “Maneco” Ruiz – tromba

spanish_harlem_orchestra_1

 

LaSalsaVive: 11 anni e non sentirseli…

10 settembre 2004 … sembra ieri ma in realtà sono già passati 11 anni.

Sabato 13 settembre 2014 abbiamo festeggiato per l’undicesima volta il nostro compleanno e da quella prima volta tante cose sono cambiate ma una è rimasta sempre immutata in tutti noi: la voglia di condividere una grandissima passione per la musica e per il ballo.
Ogni volta le emozioni sono indescrivibili, la tensione affiora fino all’ultimo secondo ma appena parte la musica tutto diventa facile, quasi scontato.

I volti sorridenti delle persone che arrivano da ogni angolo d’Italia e anche dall’estero sono la miglior risposta ad ogni dubbio che inevitabilmente ti prende ogni qual volta devi organizzare un evento di questa portata.
Per questo dopo undici anni abbiamo ancora tanta voglia di fare con tante idee da mettere in pratica, perchè la cosa più bella di tutto questo è proprio il veder volti felici e soddisfatti che ti chiedono di sbrigarti a fare un nuovo evento!

Il compleanno al Don Chisciotte è diventato un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di MUSICA e di BALLO, indipendentemente dai generi musicali proposti che spesso vengono etichettati in una sbrigativa e generica descrizione: “salsa classica”.
C’è chi ama il GUAGUANCO, chi la GUAJIRA, chi il MAMBO, chi la SALSA, chi il CHACHACHA, chi la GUARACHA e potremmo andare avanti a lungo, alla fine quel che conta è che tutti siano felici per aver potuto vivere una notte che è fatta di musica di grandissima qualità ma anche di emozioni, di persone, di amici, di voglia di condivisione di un grande amore per il ballo.

Tutto questo per noi è LASALSAVIVE e se ogni anno siamo qui lo dobbiamo solo a tutti questi “ingredienti” che ci permettono di far vivere questo sogno che nasce nel 2003 con un forum e che inizia a prendere forma nel settembre del 2004.

Per finire i ringraziamenti: non potrei nominare le tante persone che ci hanno sostenuto in questi anni perchè sono tante e non vorrei MAI dimenticare qualcuno, tanto loro lo sanno, anche perchè erano in gran parte presenti sabato scorso, poi i mitici Andrea e Samuele del Don Chisciotte, persone grazie alle quali tutti questi progetti sono potuti diventare una splendida realtà, e per finire due angeli custodi che hanno creduto in questo progetto e con i quali abbiamo dato vita al forum dal quale è nato tutto: La Chica e il fratellone Tommy Salsero.

Arrivederci al 12 compleanno LaSalsaVive… settembre 2015.

Ecco i primi video:

Ecco alcune foto:

Clicca qui per vedere tutte le foto dell’evento:

https://www.lasalsavive.org/portale/foto/lasalsavive-org/

Una stella chiamata “Papito Jala Jala”

di Enzo Conte

Il 9 ottobre del 2000 è andato a ballare con gli angeli, una delle stelle più splendenti della costellazione salsera: Miguel Matos Chevere, meglio conosciuto come “Papito Jala Jala”.
Un uomo dal carisma inconfondibile, un ballerino inimitabile, capace di lasciare una traccia indelebile nella storia di questa espressione musicale da noi così tanto amata.
Per me, come per molti altri, ha rappresentato molto di più di un semplice maestro e credo che il suo esempio, il suo personaggio rimarrà per sempre nel cuore dei salseri di tutto il mondo.

1996: Papito Jala Jala durante una sua esibizione al Meeting Latino di Roma. Prima tournèe di un gruppo portoricano in Italia
1996: Papito Jala Jala durante una sua esibizione al Meeting Latino di Roma. Prima tournèe di un gruppo portoricano in Italia

Come persona aveva come tutti mille difetti ma aveva un cuore incredibilmente grande, pronto com’era a correre in soccorso anche del suo peggior nemico.
Come ballerino possedeva la straordinaria capacità di trasformarsi, ogni volta che entrava in pista, in un incantatore, un mago o se preferite un domatore.
Sì, quando lo vedevo ballare con le sue Jala Jala dancers, mi dava proprio l’idea del domatore del circo, alle prese con le sue tigri e le sue leonesse. Gli ho sempre invidiato quella sua capacità innata di ipnotizzare le persone, di penetrare la musica e di raggiungere, nei momenti di massima ispirazione un vero e proprio stato di trance.

Il destino di molti artisti è quello di cadere nell’oblio una volta che abbandonano le scene. Nessuno, nemmeno tra gli amici più cari o tra gli allievi più fedeli, si preoccupa di mantenere vivo il loro ricordo.
Il sito www.papitojalajala.com ed il Papito Jala Jala fan club che ho creato su Facebook sono la mia maniera di esternagli tutta la mia gratitudine, la mia ammirazione ma soprattutto il mio affetto a una persona che ha saputo avere una importanza così radicale nella mia vita, come in quella di tanti salseri che grazie a lui hanno avuto l’ispirazione per dedicarsi anima e corpo al ballo…

“Grazie maestro per averci insegnato che un uomo non va’ amato solo per le sue virtù ma anche per i suoi vizi…
Che la bontà e la malvagità possono convivere incredibilmente nello stesso cuore ed essere alle volte solo il frutto di un estremo bisogno d’amore..
Grazie per averci insegnato a perdonare e averci mostrato la sottile linea di confine tra l’amore e l’odio…
Grazie Papito, un artista muore ma la sua arte non muore con lui, vivrà per sempre nel ricordo delle persone che gli hanno voluto bene…”

Miguel Matos Chevere nasce a Puerto Rico il 29 giugno del 1952. Nasce, sotto il segno del cancro, a Carolina, un comune, nelle vicinanze della capitale, noto per aver dato i suoi natali a molti grandi ballerini ma anche a diversi sportivi di fama internazionale. Vive la sua infanzia in un quartiere che già dal suo nome aveva dei segni premonitori: “l’esquina caliente” (l’angolo caldo).
Comincia a ballare all’età di tredici anni. Erano i mitici anni ’60, l’epoca in cui la salsa cominciava a dare i suoi primi vagiti. Erano gli anni in cui furoreggiava un nuovo ritmo l’Jala Jala, ritmo creato da Roberto Roena ma portato al successo dal Gran Combo di Puerto Rico e dal duo formato da Richie Ray e Bobby Cruz.
Miguel Matos partecipò ad una gara di Jala Jala organizzata dal Canal 11 per il programma “Teenager Matinèe”.
In quella occasione sbaragliò tutti gli avversari e da allora per tutti fu semplicemente Papito Jala Jala.
Successivamente vinse altri concorsi di ballo organizzati rispettivamente dalle trasmissioni “Alta tensione”, e “Cambia Cambia” (Canale 11) e “La factoria de la salsa” (Canal 7).
Sull’onda di quei travolgenti successi fu invitato così a partecipare come ballerino ufficiale alla trasmissione “Salsa, sabado en la noche” sul Canal 2.

Papito Jala Jala collage

Papito non aveva una preparazione accademica alle spalle, era al contrario il classico “bailador de la calle”, tutto genio e sgretolatezza. Era un istintivo, una persona estremamente creativa con una straordinaria sensibilità artistica.
Fra i suoi ispiratori troviamo sicuramente ballerini come Mike Ramos, Anibal Vasquez, i fratelli Roberto e Cuqui Roena, Samson Batalla e Tito Bey.
Oltre che per le sue eccezionali doti di ballerino, Papito si era messo, fin da giovanissimo, in luce per le sue qualità di coreografo. Aveva così cominciato a collaborare con molte orchestre sia di salsa che di merengue, dentro e fuori Puerto Rico. Tra le sue collaborazioni più importanti ricordiamo quelle con: Los Hijos del Rey, Anthony Cruz, Wilfrido Vargas, Rafù Warner, Sergio Vargas, Gary Pinto, Giro.

Dopo essersi ritirato per alcuni anni dalle scene, Papito verso la fine degli anni ’80 ritorna con un grande progetto: la creazione di un gruppo di ballo che potesse rappresentare non solo il suo stile inconfondibile ma che potesse diventare anche il fiore all’occhiello “dell’Isla del encanto” e del talento “borincano”.
Nel 1989 fonda così Los Jala Jala dancers. L’attività che segnò l’esordio di questo gruppo fu l’omaggio per i 25 anni nella musica di Andy Montañez, celebratosi nel Teatro della Università di Portorico.

Da allora Papito Jala Jala ha sempre di più incrementato la sua popolarità partecipando a numerosi trasmissioni televisive come “Musicomedia”, “Semana de la salsa”, “El Show del Mediodia”, “Noche de Gala”, “Que vacilon”.
Fra le apparizioni più celebri del suo gruppo ricordiamo quelle al Teatro Bellas Artes di San Juan insieme a cantanti del calibro di Cheo Feliciano, Tony Vega, Ismael Miranda e Roberto Roena; quelle al Coliseo Roberto Clemente con la MP All Stars e Gilberto Santarosa; quelle all’anfiteatro Tito Puente con l’orchestra di Tommy Olivencia e della Sonora Ponceña, senza dimenticare quella più importante: al Madison Square Garden di New York ancora una volta con la Sonora Ponceña.

Gli Jala Jala dancers sono stati il primo gruppo portoricano ad esibirsi in Italia e allo stesso tempo il primo ad esibirsi ufficialmente a Cuba nell’ambito di una manifestazione denominata “De aqui pa allà”. Questa storica tournée ha di fatto influenzato moltissimo lo stile di Papito che da allora ha incominciato ad incorporare nel suo stile molti movimenti presenti sia nella timba che nella rumba cubana.

Profondamente innamorato dell’Italia e del popolo italiano Papito fino al momento della sua scomparsa ha continuato a frequentare assiduamente quella che sarà per lui la sua seconda casa.
Molti dei maestri che attualmente insegnano in Italia sono stati allievi del grande Papito ed oggi i suoi insegnamenti, pur in un momento di grande contaminazione stilistica, continuano ad essere un punto di riferimento costante per tutti gli amanti della salsa.

Da anni sofferente di diabete Papito non ha resistito ad un attacco di cuore che ha stroncato la sua vita il 9 ottobre del 2000, nella sua abitazione, sita nel quartiere Bahia Vistamar.
Aveva appena 48 anni…

Intervista a Papito Jala Jala:

www.papitojalajala.com

Bio Ritmo, Puerta del Sur

Puerta del Sur, il nuovo disco dei Bio Ritmo

E’ uscito il 24 giugno 2014 “Puerta del Sur” il nuovo disco dei Bio Ritmo, formazione americana che ha già al suo attivo numerosi dischi (questo è l’undicesimo) di salsa dura e che segue “La Verdad” l’ultimo lavoro che era datato 2011.

Il loro sound è facilmente riconoscibile ed anche in questo ultimo lavoro ci sono diverse tracce che siamo sicuri riscuoteranno grande successo fra gli appassionati salseri.

L’album prodotto dalla Vampisoul è formato da 8 canzoni:

1.Se les olvidó
2.La vía
3.Picaresca
4.Perdido
5.Motocilengua
6.Pájaro Pío Pío
7.Le dicen dolor
8.Codeína

Bio Ritmo è formato da:
Ray Alvarez: Voce, Guiro,
Giustino Riccio: Timbal, Coro
Hector ‘Coco’ Barez: Conga
Bob Miller: Tromba, Synth, Coro
Mark Ingraham: Tromba
John Lilley: Sax Tenore
Tobias Whitaker: Trombone
Marlysse Simmons: Piano, Organo
Eddie Prendergast: Basso
guest: Ernesto Laboy: Conga/Bongo Dominique Patrick Noel : Conga/Bongo Michael Montañez: Conga/Bongo Gabo Tomasini: Conga/Bongo

Il disco può essere acquistato in formato digitale o su cd e vinile presso il sito ufficiale dei Bio Ritmo.

Bio Ritmo
Bio Ritmo

Ruben Blades annuncia il ritiro dai palcoscenici nel 2016

Purtroppo ci giunge una notizia che nessun appassionato di salsa avrebbe voluto sentire, Ruben Blades ha annunciato alla televisione cilena T13 il suo ritiro dai palcoscenici nel 2016.
La motivazione è quella di ricominciare la carriera politica che aveva lasciato qualche anno fa dopo essere stato ministro del Turismo di Panama.
Al momento non è ancora ben chiaro se continuerà a incidere dischi, la speranza di tutti i suoi fans è quella che ci ripensi e continui a illuminare le scene mondiali con i suoi grandi successi.

Cheo Feliciano e Ruben Blades
Cheo Feliciano e Ruben Blades

Arriva anche la conferma da parte di Ruben Blades che ribadisce il suo addio ai concerti a partire da Dicembre 2016.
L’ultimo tour lo farà con l’orchestra di Roberto Delgado a partire da Maggio 2015 fino a Dicembre 2016 e quello sarà l’ultimo per quanto riguarda la salsa.
Dopo tale data Ruben Blades inizierà una nuova esperienza con la moglie Luba e un piccolo gruppo che si dedicherà ad un genere musicale ribattezzato “MIXTURA” (misto).

Ruben conclude ringraziando tutte le persone che lo hanno appoggiato in questi trentasette anni di lavoro e dicendo che da allora fino alla fine dei suoi giorni si dedicherà ad altre attività, fra queste anche il ritorno alla vita politica nella sua Patria, Panama.

Non è stato però detto se ci saranno altre esperienze per quanto riguarda l’incisione di nuovi dischi di salsa…da parte nostra non resta altro da fare che aspettare e sperare.

Juan Formell

E’ morto Juan Formell leader dei Los Van Van

L’Avana, 2 mag.(TMNews) – La musica cubana è in lutto per la morte di Juan Formell, fondatore e leader del gruppo dei “Los Van Van”, che si è spento ieri a l’Avana all’età di 71 anni.

“Il grande musicista e compositore Juan Formell, direttore della mitica orchestra di musica popolare cubana Los Van Van, è deceduto questo primo maggio all’Avana”, ha annunciato il giornale ufficiale Granma sul suo sito internet. “La cultura nazionale è in lutto per la morte di un artista senza eguali, amato e apprezzato dal popolo”, aggiunge il quotidiano del partito comunista cubano.

Secondo la televisione cubana il compositore e bassista dei Van Van, soprannominati i “Rolling Stones della salsa”, è morto “all’improvviso” mentre a Cuba si celebrava la Festa del Lavoro.

Juan Formell
Juan Formell

Formell nacque a l’Avana il 2 del 1942. Bassista, arrangiatore, compositore, cantante e produttore discografico, iniziò la sua attività professionale nel 1957, a soli quindici anni, come musicista di orchestre di spettacoli, radio e televisione. Nel 1959, dopo la Rivoluzione Cubana, lavorò come bassista della banda di musica della polizia nazionale cubana.

Nel 1968 si integrò all’orchestra di Elio Revé, e alla fine del 1969, formò l’orchestra che lo renderà famoso nel mondo e che verrà riconosciuta como “il treno della musica cubana”, Los Van Van.

Nel 1970 inventa il Songo, ritmo derivato dal Son cubano.

Ancora una grande notte targata Charanga Moderna!

A nome di tutta la Charanga Moderna, mia e di Max, GRAZIE per la bellissima serata che ci avete fatto passare, è stata una Pasqua bellissima, grazie allo staff Adelayde per averci invitato, ai dj Tito el cacimbo e Fabio El Barrio, e a tutti i partecipanti provenienti da vicino e lontano. E poi GRAZIE Daniela Mascagna per le bellissime foto.

Tommy Salsero

La Charanga Moderna all'Adelayde, domenica 20 aprile 2014
La Charanga Moderna all’Adelayde, domenica 20 aprile 2014 – foto a cura di Daniela Mascagna

Ed ecco le foto!

Clicca qui per vederle!

Alcuni commenti:

E’ morto Cheo Feliciano

Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa di Cheo Feliciano a causa di un incidente automobilistico nella zona di Cupey, Río Piedras a Portorico.
Il cantante salsero e bolerista, famoso per aver suonato con tutti i più grandi artisti di musica afro-caraibica e per aver militato nella Fania All Stars, aveva 78 anni.

Negli ultimi tempi aveva avuto problemi di salute che però aveva brillantemente superato.

Cheo Feliciano
Cheo Feliciano

Questi alcuni commenti tratti dai social network:

Da parte nostra auguriamo a tutta la famiglia sentite condoglianze e ci piace ricordarlo così:

Il Concerto di Cheo Feliciano a Milano

Intervista a Cheo Feliciano

Ruben Blades e Cheo Feliciano nominati al Grammy per il miglior album di salsa

Lo bueno ya viene, ascolta il nuovo singolo di Ruben Blades e Cheo Feliciano!

Ed ecco il video dell’addio con tutti gli amici e tanti musicisti che avevano suonato con lui.