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LaSalsaVive en Roma con la Charanga Moderna!

LaSalsaVive a Roma con la Charanga Moderna ed in collaborazione con Salsajazz e Palacavicchi

Era da tanto tempo che ne parlavamo e finalmente grazie all’amico Marcello Pedone di Salsajazz, LaSalsaVive ha avuto l’opportunità di realizzare il primo evento a Roma!

Venerdì 16 dicembre 2011 presso il PalaCavicchi di Roma si terrà The Latin Jazz Night Live con l’orchestra Charanga Moderna, in collaborazione con Salsajazz, PalaCavicchi events e LaSalsaVive.

L’orchestra si alternerà al Dj Resident Pio 4te con un repertorio anni ’50, ’60 e ’70 da cui prende titolo l’evento “Salsa Story“.

Durante la serata saranno premiati i vestiti più eleganti con un “tocco di rosso” (qualsiasi accessorio va bene).

Vi aspettiamo per una serata di soooooooooooooolo salsa classica!

 

l'evento LaSalsaVive con la Charanga Moderna

Son, cuero y boogaloo, 26 novembre 2011 – Don Chisciotte: Indestructible!

di Max Chevere

l'evento LaSalsaVive con la Charanga Moderna

Ore 20, arriviamo a Galliera, davanti a noi un muro invalicabile di nebbia e la prima domanda che sorge spontanea è: “ma il Don Chisciotte dov’è finito?”.
A quel punto tutti pensavamo che il tempo ci avrebbe rovinato la festa ma non avevamo fatto i conti con “Los Indestructibles“!!!
Avete sfidato condizioni climatiche da “partita rimandata” e grazie alla vostra grande passione e tenacia avete rovesciato quello che sembrava essere un esito segnato.
Per questo motivo non possiamo far altro che ringraziare ancora una volta, l’ennesima volta, tutti voi, amici, conoscenti, semplici curiosi, tutti accomunati da una grande passione per la musica e per il ballo, perchè è innegabile che senza una G R A N D E passione per questa musica, ieri sera le cose sarebbero andate in modo molto diverso.
Grazie ai musicisti dell’orchestra Charanga Moderna per aver suonato ancora una volta con tanto cuore e ai dj Mascalzone Latino e Tito “El Cacimbo” Tassinari per l’ottima selezione musicale.
E come dimenticare le tante scuole che hanno presenziato alla serata?
Tutte unite da una grande passione!
E grazie ancora una volta a Samuele e Andrea, i mitici “gemelli diversi” che ormai dal lontano 2003 ci danno la possibilità di continuare a portare avanti questi eventi.
Concludo come sempre con un grande abbraccio al fratellone Tommy Salsero che ogni volta riesce a stupirmi per la grande gioia con cui si siede davanti a quel piano e alla mia dolce metà Emanuela per essere sempre al mio fianco.

E adesso appuntamento con il prossimo evento LaSalsaVive che si terrà a Roma al PalaCavicchi, venerdì 16 dicembre 2011.
L’evento si chiamerà “Latin Jazz Night live”, con l’orchestra Charanga Moderna e la musica di Dj Pio 4te!
Vi aspettiamo tutti!!!

Per vedere le foto dell’evento:clicca qui.

Ruben Blades

Ruben Blades vince il Grammy Latino con l’album “Todos vuelven live”.

Ruben Blades
Ruben Blades

Una bella notizia arriva dal sito web di Ruben Blades, fresco vincitore del Grammy Latino grazie all’ultimo lavoro “Todos vuelven live“, album registrato durante il tour con l’orchestra Seis del Solar.
Le più sentite congratulazioni de LaSalsaVive a Mr. Blades!

Questo il messaggio del cantautore panamense:

Mensaje de Rubén

A nombre de Seis del Solar, de Ariel Rivas y de todo el equipo técnico que participó en la grabación de este trabajo, agradecemos esta distinción.

A la Academia y a todos los miembros votantes, compañeros músicos también, muchas gracias. Espero continuar sosteniendo el nivel de calidad y profesionalismo al que aspiro en cada una de mis grabaciones. A mis compañeros de Seis del Solar, con quienes comparto el premio -y sin los cuales esto jamás hubiese ocurrido, es un honor el trabajar con ustedes y disfrutar de su amistad y talento.

Este reconocimiento es prueba adicional de la calidad de Panamá y de su potencial artístico. A nombre de mi Patria y de su clase artística,
Gracias a todos!

Rubén Blades

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LaSalsaVive en Vivo presenta: Son cuero y boogaloo, Don Chisciotte 26 novembre 2011

Dopo il grande successo de “LaSalsaVive en Vivo” è con grande piacere che annunciamo la data del prossimo evento LaSalsaVive, “Son Cuero y Boogaloo” che si terrà il 26 Novembre 2011 al Don Chisciotte di Galliera (BO).

In collaborazione con (in ordine alfabetico):

Don Chisciotte
Duenos de la Clave
El Talisman
Genyus Latino
Jonatha e Raika
Mondo Danza
Official Salsero
Salsa en Candela
Salsajazz di Marcello Pedone
SalsaTito
SalsaVida di Daniele Paolillo
Tropicoco

Ritorna l’evento sugli anni ’60 e ’70, uno dei temi più apprezzati sia per la musica che per il look!
Come negli eventi passati dedicati a questo periodo storico ( A los 70, Live at Cheetah, ecc.) ci sarà la classica gara con premiazione sui vestiti a tema più belli.
L’orchestra farà da giudice, quindi non perdete tempo e andate a chiedere consigli ai vostri genitori o controllate su Google i vestiti più IN degli anni ’60 e ’70.
Ecco alcuni link delle passate edizioni:

http://www.lasalsavive.com/foto/lasalsavive.org/alos70%5Fweb/

http://www.lasalsavive.com/foto/lasalsavive.org/live%40cheetah%5Flsv%5F121209%5Fweb/

Guarda le foto degli eventi passati dedicati al periodo degli anni sessanta/settanta:

Ecco alcune foto tratte da Live@Cheetah per prendere spunto sui vestiti

Ecco alcune foto tratte da A Los Setenta per prendere spunto sui vestiti

Un video tratto dall’evento “Live at the Cheetah”:

La serata sarà divisa in due parti con l’orchestra Charanga Moderna che si alternerà alla musica di Mascalzone Latino dj (Resident Dj) e di El Cacimbo dj (Special Guest).

In pre-serata stage sulla differenza dei vari ritmi che compongono la famiglia del Latin Soul/Boogaloo e più in generale sulla nascita di questo genere.

Tutte le scuole che vogliono partecipare possono contattarci inviando un messaggio o al cell: (Max 393.6048806) o (Tommy 392.1047764).

PROGRAMMA:

ORE 20,00: CENA (Risotto al radicchio trevigiano, grigliata mista di carne con contorno di patate al forno, acqua,vino,caffè).

ORE 22,00: INGRESSO PER CHI VIENE DOPO CENA

ORE 22,30: STAGE SUL BOOGALOO CON L’ORCHESTRA.

ORE 23,30: PRE SERATA CON DJ MASCALZONE LATINO e EL CACIMBO DJ (Special Guest).

ORE 24,30: CHARANGA MODERNA CONCERTO DAL VIVO.

ORE 01,30: PREMIAZIONE E A SEGUIRE MUSICA CON DJ MASCALZONE LATINO.

ORE 02,30: CHARANGA MODERNA CONCERTO DAL VIVO.

ORE 03,30: MUSICA CON DJ MASCALZONE LATINO (Resident Dj) e EL CACIMBO DJ (Special Guest).

PER CENARE O AVERE MAGGIORI INFO POTETE CONTATTARCI O TELEFONARE AL 392.1047764 (TOMMY), 393.6048806 (MAX).

Se volete portare l’evento LaSalsaVive en Vivo con tutta l’orchestra nella vostra città o all’interno della vostra serata, potete contattarci inviando un messaggio o ai numeri (Max 393.6048806) o (Tommy 392.1047764).

HOTEL CONVENZIONATI:

LUNA BLU di CASUMARO (FE)
44041 Casumaro (FE) – Via Del Lavoro, 1/B
Tel.051 6849994
http://www.hotellunablu.it/info.php

Mappa:
http://www.hotellunablu.it/cartina.php

Quando prenotate ricordate di dire convenzione LASALSAVIVE.

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HOTEL GALLIERA
40010 Galliera (BO) – Via Dante Alighieri, 2/C
051 812148
http://www.hotelgalliera.it/

Mappa:
http://www.hotelgalliera.it/carta.html

Camera singola 34 Euro
Camera doppia 50 Euro
Camera tripla 65 Euro

Quando prenotate ricordate di dire convenzione LASALSAVIVE.

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Come arrivare al Don Chisciotte:

1. Prendere A13 (direzione Padova ).
2. Uscire ad Altedo (uscita dopo Bologna Interporto e prima di Ferrara sud).
3. Seguire per San Pietro in Casale (girando a destra usciti dal casello continuare 4 km).
4. All’incrocio prima di entrare a San Pietro girare a destra verso Ferrara.
5. Dopo circa 50 mt a sinistra e seguite le indicazioni “POGGETTO” “MASSUMATICO”.
6. Percorrere questa stradina senza mai lasciarla, oltrepassando “MASSUMATICO”.
7. Dopo circa 8 km troverete le indicazioni “Sant’Agostino” (girate a sinistra poi a destra).
8. Dopo circa 1km sulla destra troverete il Don Chisciotte.

Don Chisciotte
S. Agostino – Galliera (BO)
Via Confine, 1 –
Info:             051/814340
Vai alla mappa:

LaSalsaVive en Vivo: una splendida giornata…

di Max Chevere

Un successo strepitoso la prima edizione di “LaSalsaVive en Vivo” con l’orchestra Charanga Moderna e la musica di Dj Claude.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE tanto per iniziare a Samuele Melloni (ieri molto triste per esiti calcistici) e Andrea Melloni (ieri molto felice per lo stesso motivo) perchè sono due AMICI che continuano a sostenere con i fatti questa musica.
Poi devo ringraziare TUTTI VOI, amici appassionati di musica e ballo, i veri protagonisti che animano i nostri eventi, perchè senza di voi che venite da ogni angolo d’Italia tutto questo sarebbe vano.
Grazie alla splendida CHARANGA MODERNA che ha suonato con tanto cuore e con un’energia pazzesca e al buon Claude dj che ieri sera ha dimostrato che è possibile fare una serata da PAURA con sooooooooli cd!!!
Grazie a tutte le scuole che continuano a sostenerci con tanta passione e che dimostrano materialmente che esistono MAESTRI che amano veramente la SALSA.
E grazie alla mia dolce metà Emanuela Tavano e al fratellone Tommy Salsero perchè LaSalsaVive è anche una MERAVIGLIOSA FAMIGLIA.

Per vedere le foto clicca qui.

Ed ecco il primo video!

E adesso appuntamento al 26 Novembre al Don Chisciotte per il prossimo evento!

La biografia di Angel Canales

Traduzione a cura della Redazione LaSalsaVive

Angel Canales nasce nel 1950 a Santurce (Portorico). All’età di 8 anni si trasferisce insieme ai suoi genitori, Angel Luis Canales Sr. e Ana Ilda Canales nella 177a Strada a Lexington Ave. nella zona di Manhattan. Durante la sua infanzia ascolta la musica di Rafael Cortijo con Isamel Rivera, la canzone Jíbara (campesina) ed i cantanti romantici degli anni cinquanta che sono i preferiti nella sua casa.

A New York intanto la musica inizia a cambiare, i suoi nuovi amici non parlano spagnolo e ascoltano Elvis Presley e i dischi della Mowtown. Dopo arriva l’esplosione del Boogaloo, grazie alla quale Angel ed i suoi amici iniziano a riscoprire la musica latina tramite il tumbao di nuove orchestre come Willie Colón, Johnny Colón, Pete Rodríguez e i Lebron Brothers.

A scuola il suo rapporto con i libri non è dei migliori, però ha una buona attitudine verso i lavori con le macchine. E’ così che decide di presentarsi in una gioielleria, raccomandato da un professore che lo stimava molto. Inizia a lavorare come fattorino, con il tempo guardando con curiosità all’arte dei tagliatori di diamanti, apprende a pulirli, tagliarli e montarli, cosa che alla fine diventa la sua principale attività.

Alla fine degli anni sessanta viene richiamato dall’esercito. Al suo ritorno scopre che alcuni amici d’infanzia sono diventati musicisti, fra questi Antonio Tapia, Luis Rivera e Johnny Torres. Tutti questi si riuniscono in una band capitanata da un pianista di colore americano che si fa chiamare Markolino (Mark Dimond). Un personaggio stravagante, a cui piace comporre, arrangiare e suonare il piano in un modo molto particolare e molto “avanti” per quel periodo.

Canales arriva nel momento in cui Markolino firma per la Fania e seguendo il consiglio del suo amico Johnny Torres va allo studio di registrazione e inizia a cantare su alcune canzoni che non aveva mai ascoltato prima. Da questa improvvisazione nasce l’LP “Brujería” dove la timida voce di Canales si può ascoltare nelle canzoni: El Barrio, Yo no tengo Pena, Brujería, Tiene Sabor, Mariquita e Aguardiente.

Tra il 1970 e il 1974 Markolino, Angel Canales e gli altri musicisti sbarcano il lunario suonando il repertorio di questo singolare LP, in cerimonie e feste, fino a quando Markolino scompare dalla circolazione per problemi personali. Si mormora che possa essere morto, ma così non è visto che registra ancora con Lavoe, Frankie Dante e Chivirico Davila i dischi “Rompe Saragüey (1975)”, “Porque Adoré (1976)” e “El Quinto de Beethoven (1976)”. Torna a scomparire nuovamente per ricomparire a Miami nel 1988 dove registra insieme a Larry Harlow “Mortifica”.

Nel frattempo Angel Canales, appoggiato dalla maggior parte dei musicisti, decide di iniziare una nuova tappa che lo vede compositore e leader della banda. Nel 1975 esce “Canales y la Orquesta Sabor”, prodotto dalla casa discografica Alegre da Joe Cain. In questa produzione si fanno notare due pianisti colombiani: Eddie Martinez, responsabile di tutti gli arrangiamenti e Joe Madrid, che realizza tutti gli assoli. Con “Lejos de ti” le radio trovano una nuova hit e soprattutto una voce che unisce le particolarità di Hector Lavoe, Juan Legido, Marco Antonio Muñiz fino a Fernando Alvarez, con il timbro personale del “tagliatore di diamanti”.

Non sono poche le critiche negative che piovono intorno a questo enigmatico cantante che si autofinanzia e che non cerca mai vie facili (ndr. “la payola” è un termine nato come crasi tra le parole “pay” (pagare) e “Victrola” (la marca di un giradischi)) per promuovere i suoi dischi. Ma questo è solo l’inizio; Canales riesce a imporre un nuovo stile alla salsa. La sua testa rapata, le coreografie e soprattutto la sua potente orchestra piena di musicisti informali, alla quale si sommano i più eccentrici e aggressivi artisti del jazz della città, danno vita a dei mambo complicati che escono dal sax baritono, da un’altissima tromba e da due aspri tromboni. Questo è il suono Jazzy, sereno e rilassato, molto “avanti” per quel periodo. E’ il sentimento di un latino a New York!!

Canales viene tenuto sotto controllo e richiesto dai più importanti promotori di salsa di New York, anche per via del suo carattere indipendente che lo porta a pagare ai suoi musicisti i salari più alti del periodo. E’ così che nel 1977 arriva a Canales l’opportunità di verificare l’accoglienza fuori dagli Stati Uniti. Un impresario gli invia un anticipo di 5.000 dollari, biglietti aerei e ospitalità presso l’hotel Hilton di Panamá per farlo esibire per la prima volta in America Latina con tutta l’orchestra. Il successo è grande: nasce così il suo omaggio a “Panamá Soberana” (“Panamá Sovrana”). Le altre due uscite di Canales all’estero sono a Caracas (Venezuela) nel 1982 e Cali (Colombia) negli anni novanta. Fra il 1975 e il 1987 Canales registra 9 dischi. Riappare timidamente nel 1996 con un paio di registrazioni prodotte a Miami: “Niña Melé” e “Sólo se que tiene nombre de mujer”. Angel Luis Canales, è uno dei pochi cantanti che non ha dovuto presentarsi con promotori e itinerari. Un lusso che gli deriva dalla sua vera professione di tagliatore di diamanti.

La biografia è stata tratta da 100×100 salsa e da Gary Domínguez (El Cuaderno Latino de la Salsa)

New York by Claude parte 5

Le recensioni de LaSalsaVive

New York by Claude – quinto e ultimo giorno –

Finalmente al Grocery ritrovo il mio amicone del primo giorno che mi riconosce; si mostra contentissimo della mia fidelizzazione ed è subito Orso: solo 2,50 $, crepi l’avarizia!

Il tempo stringe, alle 2 PM devo lasciare casa e c’ho piu di 55 CD da cui togliere la plastica per infilarli nel book; temo troppo per lo zaino, con quel fagotto non ne vuol sapere di chiudersi!

Per non affaticare il mio POSTAMAT 😀 con un quarto prelievo da 240 $, ricordando di avere degli euro in tasca, mi reco sulla West 125th Street a cambiare.

“Please, can you show me one ID (=document) and one credit card?”

Rispondo: “Hai sbagliato a capire, non cambio con la carta, io ti do il CASH, e tu mi dai i Dàlars”

E lei: “La carta di credito funge da Second ID…”

“Ma che sono io, Uno e Bino? E poi, col cavolo che ti faccio strisciare una carta di credito per fare un lavoro per cui la carta di credito NON è nata, eccoti – oltre al passaporto – la mia patente e fattela bastare!”

Lei si alza e prende dallo scaffale dietro un libro denominato “Worlwide Driving Licenses”, lo apre alla pagina Italy e tiro un sospiro di sollievo al vedere che è fotografata la nuova, quella di plastica, quella che ho io.

Dopo 10 minuti riesco a cambiare 100 maledetti euro…
I NEGOZI DI DISCHI DEL BRONX

Un forumello americano mi aveva consigliato il Record Shop di Cholo, nel Bronx Latino, definendolo “Mambo Heaven Come True”; cosa volete che faccia, con la mia supercomoda metro rossa (ma solo la 2) faccio 4 fermate north e sono in 3rd Avenue con la 149th Street: faccio 5 minuti a piedi east, e a Brook Avenue giro a south e trovo sto negozietto a una luce tutto tappezzato di CD.

La merce va dagli anni 40 al … Reggaeton, e ci trovo cose che sono impazzito a cercare, come il primo di Tommy Olivencia che già mi ero rassegnato a dover cercare a Puerto Rico,

disco di cui bramavo la durezza di un brano, Casabe Con Longaniza, non disponibile su alcun altro CD; trovo anche, impolverato pure quello, un rarissimo Joe Bataan (per Dj Tambor) oltre ad un altro raro CD de La Terrifica (tra l’altro consigliatomi dallo stesso forumello americano): insomma, già ero contento così, anche se non riuscivo a trovare un altro maledetto album di Louie Ramirez sentito a Cali da una bancarella di orologi 😯

Niente foto di Cholo, c’era un camion davanti!

Sempre davanti al negozio, un po’ piu in giu sulla Brook Avenue, dall’altro marciapiede, vedo un casermone popolare con le finestre tappezzate di bandiere portoricane (tranne una che è messicana: di dominicane, stranamente neanche mezza), in gran fasto nell’attesa della festa boricua che si sarebbe svolta nel Barrio i due giorni seguenti.

Lì sotto, su 4 sedie in marciapiede stile “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee (ma in fondo, anche stile sora Lella de Roma, tutto il mondo è paese), altrettanti signori sulla sessantina sparano a medio volume salsa classica da una “cocolera” (il radione); mi piacerebbe fermarmi a parlare ma devo correre.

Piu avanti, la stessa scena da dei giovani; ad altissimo volume la musica esce da una macchina a porte spalancate (la nueva cocolera!), epperò è reggaeton.

Torno al metro 2 e dopo due fermate north (Prospect Av.) arrivo davanti a quest’altro storico negozio di cui non avrei saputo nulla senza l’ausilio di Sergio della GB Records

CASA AMADEO, DEL COMPOSITORE MIKE AMADEO

Mike è un brillantissimo 72enne specializzato in musica del passato (no Reggaeton here!), pensate che tra le sue ordinate vetrine espone anche le audiocassette!!!

Proprio come all’inizio del mio book io metto la salsa dura, lui negli scaffali subito dietro al bancone mette il suo genere preferito!

I CD sono impilati ordinatamente e segnalati per ordine alfabetico; quando gli chiedo un autore lui mi tira fuori tutta la pila e – per la prima volta a New York – me li fa toccare con mano invece di prenderli con la pinzetta dall’alto della parete (cosa che ho sofferto molto in questi giorni).

Tra le altre cose, qui riesco a trovare questo importante CD di Eddie Palmieri consigliatomi dal Tommy 😀 :

cosi come trovo finalmente il primo disco solista di Graciela con l’orchestra di Machito:

anche se, mannaggiarola, non trovo la versione di Donde Estabas Tu, fantastica, che si può sentire (oltre a tante altre belle canzoni) nel sito della maestra Anita Lombardi.

Mike mi mostra la lista delle cose che sta ordinando a Fania (ebbene sì, i magazzini Vecchia Fania esistono, non sono stati rilevati) e mi mostra sconsolato le richieste che ha fatto confontate con ciò che gli è arrivato (molto poco); lui i nuovi Fania non li tiene proprio, al momento…

Dopodiché passa a mostrarmi orgoglioso le sue opere compositive, guardate in questo disco di Joe Cuba (Estamos Haciendo Algo Bien) la 10 chi l’ha composta…

Tra le 1000 canzoni che lui ha firmato per vari artisti, ce n’è un’altra molto nota a tutti noi frequentatori delle sale da ballo di salsa contemporanea:

Que Me Lo Den En Vida! E questa è tutta sua…

Poi mette su delle canzoni che ha scritto ma che ahimé non sono in vendita!!! Se andate a trovarlo, convincetelo a metterle in vendita!

E infine mi fa sentire un brano bello carico di salsa contemporanea che ha scritto lui per il suo amico… sapete chi… il logorroico Johnny Ray!!!

Mamma mia, alla Fiera di San Marino non finiva piu di parlare, ma simpatico eh?

Nonostante il CD sia per metà Salsaton e per metà Salsa, mi convince a comprarlo perché il brano firmato da lui è troppo bello e ballabile; lui peraltro mi specifica che i ringraziamenti i copertina li ha pretesi solo per la parte Salsa, dell’altro genere non ne vuole sapere niente, e alza la mano come per scacciare le mosche, stizzito!

Durante tutto il tempo, un altro addetto stava in un’altra parte del negozio ad ordinare gli arrivi e a sistemarli negli scaffali; si tratta di Charlie, il Gerente, che lavora con Mike, il Proprietario.

Infine, Mike mi mostra dei giornali con sue interviste, foto sue con artisti e una di una coppia di degustatori inglesi che vengono ogni volta a cercar roba vecchia da lui, per cui mi chiede di fare una foto anche con me!

Ma vogliate notare il colore delle nostre pelli: non potrei essere anch’io un Boricua?

Magari, DE PONCE!!!!!

(e dire che son stato al mare sono una volta, piu di un mese fa!)

Debbo correre a Port Authority, lo shuttle bus per Newark mi aspetta.

Lascio la città orgoglioso di aver comprato SETTANTASETTE CD, di cui solo due per Dj Tambor e tutti gli altri per me; di questi, quelli contemporanei non saranno piu di 7, gli altri 68 tutti di Salsa Classica.

In aeroporto mi accingo ad affrontare 19 ore di Newark-Dublin-Fiumicino-Linate e per farmi forza faccio uno strappo alla regola e compro un burrito; che schifo! Come li fanno a Santa Monica Beach, non li fa nessuno!!!

In aereo mi sfoglio il book e mi ascolto qualcosa, chissà quanto tempo passerà prima che assimili tutta sta musica, mi sa che il prossimo CD in Italia lo comprerò a Ottobre, alla riapertura della mia serata.

E penso anche alle 50.000 miglia Alitalia che mi son rimaste per un altro viaggio gratis nelle Americhe, dove andrò?

A Miami, dove Dj Tambor mi ha raccontato che il Museo Del Disco è grande come una Esselunga?

A Puerto Rico a Natale, per godermi la Parranda e comprare da Viera Discos (e visitare la mia città natale, PONCE Smile )?

Tornare a Cali, da quel negozietto a una luce sboronamente chiamato “Epicentro de la Música Mundial”, grondante vinili da tutte le pareti?

O andare in Messico, paese dove la Salsa si è fermata al 1979?

Mah, mi sa proprio che me ne tornerò a Nueva Yoll!!!

Ci si legge al prossimo viaggio…
By Claude

We Like It Like That – La storia del Latin Boogaloo!

di Tommy Salsero

Alle ore 19 di Venerdì 10 Agosto 2011 nel celebre Central Park di New York si è tenuto uno storico incontro tra tutti gli appassionati del latin Boogaloo dal titolo We Like It Like That – The Story of Latin Boogaloo!.

Jhonny Colon

L’evento si è svolto con un doppio concerto di due star incontrastate che hanno fatto la storia del genere: Johnny Colon e Joe Bataan, accompagnati dalla partecipazione del Dj Turmix.

Di seguito tutti i link ai video con i due concerti e la presentazione dell’evento.

Boogaloo Rules!

Presentazione in tv di Jhonny Colon e Joe Bataan

Dal concerto di Jhonny Colon

BOOGALOO BLUES

LOS POLITIQUEROS

RETORNO AL MAMBO

Dal concerto di Joe Bataan

GIPSY WOMAN

THE PRAYER
http://www.youtube.com/watch?v=a-qLQHCH07U&feature=related

ORDINARY GUY

THE GOOD OLD DAYS

SAD GIRL

I WISH YOU LOVE

Guaguanco o Salsa? Storia del Son-Guaguanco!

Ultimamente con il ritorno sulle scene della salsa classica molti si sono accorti di un genere chiamato semplicemente “Guaguanco” che ritorna spesso nei testi di moltissimi pezzi, soprattutto degli anni ’60.
Per spiegare la sua storia e vedere come negli anni questo genere si sia evoluto in molteplici direzioni, in paesi come Puerto Rico o in città come New York,  faremo un passo indietro nei primi anni ’40 a Cuba.
Esistono due Guaguanco nella isla grande, il primo appartenente al complesso generico della Rumba e il secondo appartenente al complesso generico del Son. Quest’ultimo nasce nei primi anni ’40 ad opera del più importante rinnovatore della musica cubana: Arsenio Rodriguez.
Arsenio introdusse proprio in quel periodo (1940) le congas all’interno della formazione classica di Son: il Conjunto.

Arsenio Rodriguez

Tra i ritmi che videro la luce inizialmente ci furono il Son Montuno, l’Afro Son e il Son Guaguanco.
La Rumba Guaguanco, con la classica clave 3/2 con il terzo colpo spostato sul levare del quattro non fu diffusa e popolare fino alla fine degli anni ’50, al contrario il Guaguanco piu’ popolare fu proprio quello di Arsenio Rodriguez.

Ma vediamo le differenze tra i due.

Il Son Guaguanco è basicamente un Son, con la classica clave 3/2 o 2/3, che utilizza i bongos negli anni ’30 e successivamente, a partire dagli anni ’40, le congas (in comune con la Rumba Guaguanco); si caratterizza per l’introduzione chiamata “Diana” che è tipica della Rumba e la possiamo riconoscere per il canto melodico derivato dalla musica Andalusa, con il tipico intro “la le lo lay, le lo lay”!
Si tratta questo di un riferimento ovviamente cantato all’inizio del pezzo, ma poi il brano scorre come un normale Son, si utilizzano il Tres, i Bongos, Maracas e Guiro e gli strumenti a fiato, di solito 4 trombe.
Il piano accompagna l’inizio del canto “Diana” con un arpeggio caratteristico a ottave parallele e che tutti hanno sentito almeno una volta nei brani di Salsa.
Il tempo di esecuzione è quello tradizionale del Son, mentre le congas richiamano a volte alcune forme utilizzate nella Rumba, soprattutto nella prima parte.
Si tratta come vedete di un omaggio al folklore “nero” di Cuba che Arsenio ha voluto mettere nel “bianco” Son.
Il Son Guaguanco ottenne un buon successo in breve tempo, anche se non al livello del Son Montuno, che invece invase tutto il Caribe e gli Stati Uniti.
Arsenio, cieco per un incidente quando era ancora bambino, decise alla fine degli anni ’40 di trasferirsi a New York, dove sperava di curare la sua malattia.
Arrivato negli Stati Uniti intorno al 1950, scoprì suo malgrado che nessuno avrebbe potuto ridargli la vista, ma sicuramente il suo arrivo portò tutta la sua genialità nel comporre musica e creare nuovi ritmi.
La sua Hay fuego en el 23 divenne in breve tempo un grandissimo successo, ancora oggi uno degli standard universali della Salsa!

Il successo pero’ non gli fu decretato subito, Arsenio arriva in pieno boom di Latin Jazz, Mambo e Cha Cha Cha, suonate da enormi Big Band come quelle di Beny Morè, Machito, Tito Puente e Tito Rodriguez.
Il suono del suo Conjunto tradizionale era fuori tempo per quel periodo…oppure, (e il tempo gli darà ragione) troppo avanti!
Il Son Guaguanco a Cuba rimase ancora attuale per qualche anno, grazie al conjunto Chapottin, grande trombettista che eredita tutta la band di Arsenio, che era partito da solo per la sua avventura americana,(suonava infatti a New York con un gruppo portoricano), ma la sua storia a Cuba finisce alla fine degli anni ’50, quando la “Revolucion” fa sparire ogni riferimento alle Big Band americane e le forme folkloriche tradizionali cubane come la Rumba, rifanno la loro comparsa imponendo l’autentico Guaguanco folklorico.
Come spesso accade, alcune forme artistiche nate in un posto si trasformano continuando a vivere di nuova linfa altrove.
E’ il caso del Danzon in Messico o del Bolero in America Latina o del Mambo a New York! Proprio qui nella Grande Mela, passato il boom del Mambo, del Cha Cha Cha e dopo la fugace apparizione della Pachanga che ebbe i suoi momenti di gloria dal 1960 al 1963, il Son Guaguanco divenne un punto di riferimento per tutti quelli che non vollero piegarsi al successo del Latin Soul, nelle sue varie forme di Boogaloo e Shing A Ling.
Ovviamente non poteva rimanere nella sua forma originaria, troppo lenta e priva di arrangiamenti sofisticati.
A trasformarla e a renderla appetibile ci pensarono Tito Puente e soprattutto Tito Rodriguez. Si cambiò la base sostituendo il Son con la Guaracha, ritmicamente molto più veloce, mantenendo però la “Diana” e gli altri riferimenti “Afro” della versione originale ed arrangiandola in chiave Jazz!
Con Tito Rodriguez si fa anche piu’ marcato l’uso della figura ritmica della cascara, che sostituisce quella classica del Son, con la campana Bongò.
La cascara (figura ritmica che troviamo nella Rumba) sarà una delle caratteristiche del nuovo Guaguanco.
Il successo arrivò subito e travolse Puerto Rico, dove la splendida voce di Tito Rodriguez ebbe la meglio sulle percussioni del grande Tito Puente.

Tutti i gruppi dell’epoca nella Grande Mela ne furono influenzati tanto da far nascere l’etichetta di NEW YORK GUAGUANCO.

A Puerto Rico però si ebbe la più importante variazione del nuovo genere: alcuni gruppi, intorno al 1965-66 tra cui Mon Rivera, Richie Ray e Bobby Cruz, aggiunsero al nuovo Guaguanco alcuni ritmi del folklore portoricano, come il ritmo Jala Jala o il Sicà fondendolo assieme ai nuovi arrangiamenti provenienti dalla Grande Mela, come il Soul e il Rhythm and Blues.

Di fatto questa “mezcla” qualche anno più tardi avrebbe preso il nome di Salsa, ecco perchè molti chiamavano a Puerto Rico Guaguanco, quello che a New York chiamavano Salsa! La fine del genere viene decretato proprio dalla Salsa, che con nuovi suoni e ritmi (tra cui la Rumba Guaguanco) amplia quella fusione musicale che aveva reso celebre il N.Y. Guaguanco. A Puerto Rico comunque viene registrata l’ultima perla del genere ad opera del grande Roberto Roena in un bellissimo disco del 1977 :
La Octava Maravilla (Fania INT 914)

In questo splendido disco troviamo l’ultima fusione, il Guaguanco con la musica brasiliana, come nel meraviglioso brano Rico Guaguanco dove si fondono la Samba con i suoi strumenti tipici come la “Cuica”o il “Berimbau”, con il Guaguanco.

 

Ahi,que Rico y vario es el Guaguanco!

by Tommy Salsero