SABATO 01 GIUGNO 2016
Mariquito Adelayde (Tamara – FE)
Mercoledi’ 1 Giugno (prefestivo) … ritorna la Charanga Moderna al Mariquito Adelayde di Tamara (FE), per una notte interamente dedicata alla SALSA classica e alla musica dal vivo!
In consolle Tito El Cachimbo si alternerà con l’orchestra.
Una notte assolutamente da non perdere!!!
In caso di bel tempo suoneremo nel giardino estivo, altrimenti andremo tutti all’interno del locale come le altre volte.
Vi aspettiamo numerosi!
VENERDI’ 10 GIUGNO 2016
Hostaria del Castello (Gradara – PU)
Ritorna l’evento più amato dagli appassionati di salsa e mambo, il primo, l’ORIGINALE (la prima edizione risale infatti al 2008), il più copiato, nella sua nona edizione: UNA NOTTE AL PALLADIUM!
Rivivi insieme a noi le magiche notti del tempio del Mambo, il mitico PALLADIUM di New York dove i migliori ballerini dell’epoca si sfidavano in balli mozzafiato e dove suonavano i più grandi musicisti del periodo come TITO RODRIGUEZ e TITO PUENTE!
26 e 27 AGOSTO 2016, HOSTARIA DEL CASTELLO (Gradara – PU)
… intanto iniziate a segnarvi queste due date, perchè quest’anno abbiamo deciso di raddoppiare la festa del nostro compleanno!!!
TREDICI ANNI DI EVENTI interamente dedicati alla salsa dura o classica, ovvero tutta quella musica che unisce tutti gli appassonati di (salsa, mambo, cha cha cha, son montuno, guajira, guaracha, boogaloo, pachanga ecc.) e che fa vibrare le corde dei nostri cuori e dei nostri piedi ogni volta che viene suonata in pista!
La notizia che tutti attendevano è finalmente arrivata oggi: VIERA DISCOS non cesserà più la propria attività.
E’ stato trovato un accordo con i proprietari dello stabile fino a Marzo 2016, nel frattempo i Sigg.ri Viera potranno trovare un nuovo locale dove continuare con lo storico negozio di dischi.
Segue la notizia che avevamo dato il 20 novembre 2015 in cui si diceva della chiusura del negozio:
Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia della chiusura di quello che probabilmente è il negozio di dischi di musica latina più vecchio del mondo, sicuramente quello più famoso: VIERA DISCOS.
Dopo sessant’anni di onorata attività il negozio era diventato per tutti “la cattedrale della musica latina”, quel posto che non si poteva mancare di visitare quando si andava a visitare Portorico per conoscere la “Isla del Encanto” o semplicemente per partecipare a qualche congresso di Salsa.
La sede dello storico negozio è stata infatti venduta ed i nuovi proprietari non intendono continuare ad affittare i locali ai Sigg.ri Viera, i quali purtroppo hanno deciso di vendere tutti i dischi a prezzi di saldo con sconti del 50% (oltre 180.000 pezzi) e cessare la propria attività.
Noi abbiamo passato alcuni momenti davvero molto belli in quel negozio, come quella volta che Tommy andò a comprare alcuni dischi di Willie Rosario ed il Sig. Viera gli chiese se voleva conoscerlo…non fece in tempo a dire che sarebbe stato un grandissimo onore che il famoso direttore d’orchestra era già lì e fu così che potè realizzare una bella intervista!
Anche questo era Viera discos, un pezzo di storia della musica portoricana che a breve non ci sarà più.
COMUNICADO DE PRENSA Queridos amigos y colegas de la industria del entretenimiento. Nuestra familia VIERA siempre ha tenido un compromiso con el Arte y la Cultura de nuestro país y con la de otros países que amamos y con los que siempre hemos colaborado. En las diferentes transiciones de locales que ha tenido VIERA DISCOS en sus 60 años de trayectoria hemos recibido desde el limpiabotas de la esquina, a nuestro mentor y fundador del Instituto de Cultura Puertorriqueña, Antropologo Dr. Ricardo Alegría, hasta nuestro mas humilde e importante actor de Hollywood; Benicio del Toro. Es un compromiso de mas de seis décadas que hemos realizado con mucha humildad pero con mucho orgullo.
NOS ARREBATARON NUESTRA ESTRUCTURA Ese compromiso ha sido interrumpido por una partida de seres que de manera mezquina, fraudulenta y altamente sospechosa han adquirido el Edificio que por mas de 10 años alberga La Catedral de la Música Latina, VIERA DISCOS, La Casa del Coleccionista. Esto nos ha tomado por sorpresa en el momento mas inoportuno y de manera veloz tenemos que entregar y vaciar el edificio para que las memorabilias de este museo, piezas de colección, libros, instrumentos, cuadros, pinturas, equipo, musica y nuestra colección de mas de 180,000 mil unidades de long paying NO vayan a ser tiradas a la calle. NUESTRO DEBER Es nuestro deber dejarle saber a nuestro país, nuestros amigos y clientes a través del mundo entero, esta situación tal y como es. EL AY BENDITO DE NUESTRO PAIS Son cosas que pasan solamente en este país Puerto Rico, un país que vive de la cultura defiendiendola a capa y espada y sin ayuda gubernamental, pues nuestra cultura es atropellada día a día por el propio gobierno central y seres que en menoscabo de la verdad realizan transacciones en un closet oscuro. ALERTA Ya las agencias estatales y federales pertinentes tendrán que investigar y encausar a los responsables de los atropellos que se han cometido contra nosotros y el negocio bancario y de bienes raices fraudulento que existe en este país en la compra venta de propiedades de manera ilegal. RAFAEL VIERA SE RETIRA DE LA MUSICA En vista de esta mezquindad y por la condición de salud que esta pasando mi padre el ha decidido de manera final retirarse de la música, algo que lo apasiona y que hubiera sido para el lo mas grande tener un final feliz con su música y sus amigos, colegas, artistas y músicos en lo que el un día denominó como La Catedral de la Música Latina y que ha sido tristemente trastocado por oportunistas y mercaderes que poco le ha importado nuestro legado cultural. Quisimos tener la colaboración de un municipio con la adquisición y/o asignación de un edificio en deshuso para continuar con nuestro compromiso cultural, pero solo se escucho el coquí, coquí, coquí con su eco retumbar a los lejos. No somos de rogar por seguir haciendo lo que nos apasiona, ( La Cultura es como el Amor que no se ruega ), así que tampoco vamos a mencionar el municipio que fallidamente despues que se comprometieron nos dejaron en un letargo que si la patria hablara jumm diria que así no se hace patria.Lamentablemente son muy pocos los pueblos que quieren y tienen un compromiso con nuestra música y cultura. El tiempo apremia y de manera responsable tenemos que abandonar inmediatamente el edificio. NUESTRO LEGADO Muchas de nuestras piezas estarán en el futuro MUSEO DE LA SALSA DEL MUNICIPIO DE LOIZA, allí sabemos que estarán en buenas manos. VENTA LIQUIDACIÓN Desde el VIERNES 20 DE NOVIEMBRE DE 2015 estaremos liquidando todo el inventario existente en VIERA DISCOS a mitad de precio. Invitamos a los coleccionistas de Puerto Rico, Colombia, Panamá, Perú, Costa Rica, México, Venezuela, Cuba, Santo Domingo, Ecuador, Nueva York, Miami, Argentina, Europa, y demas amigos y clientes a que aprovechen esta venta de liquidación. Mi padre estará firmando algunas de las piezas que adquieran y despidiendose de sus amigos. Sinceramente, RICHIE VIERA, RAFAEL VIERA VIERA DISCOS “LA CASA DEL COLECCIONISTA” LA CATEDRAL DE LA MUSICA LATINA. Teléfono (787) 725-1105
La storia di Edgar serve da esempio, una lezione di vita che ci fa riflettere sul vero valore della vita, e del fatto che in qualsiasi momento le cose possono cambiare, al di là di quanto uno possa essere grande.
Edgar Espinoza è un musicista che nei primi anni ottanta aveva raggiunto una certa popolarità suonando con orchestre come il Gruppo Niche, polistrumentista in grado di suonare in modo impeccabile il sassofono, la tromba o il pianoforte e non solo, era anche cantante.
A distanza di tanti anni qualcosa non è andato per il meglio e lentamente, Edgar, si è trovato ai margini della società, vivendo per strada.
L’altro giorno mi è capitato di vedere un video in cui questo musicista suonava il piano passando le sue mani fra le sbarre della recinzione della Facoltà d’Arte ASAB dell’Università di Bogotà, circondato da tanti giovani che lo guardavano ammirati e lo accompagnavano mentre suonava “mujer divina”, grande successo di Joe Cuba.
Edgar Espinoza suona “mujer divina”
Il video ha un impatto fortissimo: un uomo in evidente difficoltà che suona con una grazia e una dolcezza tipica di chi ha vissuto di musica e per la musica, solo come i grandi artisti sanno fare.
Gli accordi suonati in modo impreciso all’inizio ma che con il passare dei secondi diventano sempre più precisi e che riempiono l’udito ma soprattutto arrichiscono il cuore di chi lo guarda.
Uno degli studenti racconta: “Io non amo chiedere di cliccare ” mi piace”, tantomeno amo condividere cose per la rete, però questo è qualcosa che mi ha commosso e che mi ha dato la motivazione per aiutare questa persona in qualsiasi forma possibile.
L’altro giorno nella tarda mattinata sono arrivato alla Facoltà d’Arte ASAB (che è dove studio musica). Molti dei miei compagni mu hanno salutato, cosa abituale fra di noi, però subito dopo mi hanno raccontato che era successo qualcosa che non capita tutti i giorni in questo posto.
Dalla recinzione che divide il patio della Musica dall’edificio della strada Caracas, mi hanno raccontato che si è avvicinato un uomo che, a causa delle sue condizioni trasandate, appariva essere un uomo che viveva nella strada. Ha parlato con i miei colleghi per un momento e dopo se n’è andato, lasciando tutti senza parole per le sue grandi abilità musicali, dopo aver chiesto loro se poteva suonare un po’ il pianoforte passando le mani attraverso la recinzione. Avevo visto quell’uomo poco prima mentre suonava il flauto dolce nella strada per guadagnarsi da vivere, però non l’avevo visto suonare un altro strumento, nè sapevo che grande storia nascondeva questo signore che, a causa di alcuni infortuni nella vita, era arrivato ai margini dell’indigenza.
Oggi è tornato per fermarsi vicino alla recinzione ed io ho avuto la fortuna di essere presente quando l’uomo è arrivato. Il mio amico, che si porta il piano per studiare in questo spazio, gli ha prestato di nuovo lo strumento per dargli la possibilità di mostrarci le sue abilità.
Lui ha iniziato a raccontarci alcune storie della sua vita ed ha condiviso con noi delle tecniche musicali: era evidente che ne sapeva di musica.
Dopo aver fatto quattro chiacchiere ha iniziato a suonare il piano con un po’ di difficoltà, dato che la recinzione gli impediva di muoversi liberamente ed era obbligato a staccare le mani per spostarle da una parte all’altra del piano. Io non riuscivo a credere a quel che stavo vedendo… il suo stile rilassato nel suonare la salsa e cantare al tempo stesso come se fosse un grande artista del genere, invece eravamo di fronte ad un pover’uomo che si guadagna da vivere chiedendo l’elemosina per le dure strade asfaltate del nostro paese.
Il suo nome è Edgar Espinoza. Un musicista che suona nei “Son Callejero”, una piccola orchestra di Bogotà formata da alcune persone che hanno dovuto affrontare seri problemi nella loro vita, e che, dopo essere stati grandi stelle o musicisti famosi nella scena salsera colombiana, si sono trovate a dover vivere per la strada.
Negli anni di maggior successo questo musicista suonò in grandi gruppi di salsa come bassista, pianista, percussionista, saxofonista e cantante. Fra i gruppi più conosciuti figurano l’Orchestra “Los Niches”, l’orchestra di Henry Fiol, Jerry Rivera.
Io so che molti di coloro che hanno visto questo video, probabilmente non sono arrivati in fondo a questo articolo che, nonostante sia abbastanza lungo, racconta la storia di quest’uomo in modo molto personale, esattamente come sento di viverla e come vorrei che la conoscessero i lettori.
E come ho detto all’inizio, non voglio chiedervi di condividere questo video per vedere crescere il numero di “mi piace” o per una gloria personale, ma solo affinchè quest’uomo possa riprendersi e veder migliorare la sua situazione“.
A distanza di quasi un anno gli studenti hanno pubblicato un nuovo video dove si vede un Edgar Espinoza in condizioni decisamente migliori e speriamo che oggi possa essersi ripreso completamente per tornare a suonare a tempo pieno la sua amata salsa.
Ecco le foto dell’evento LaSalsaVive “Una notte al castello” 3 – salsa fluo (in collaborazione con Hostaria del Castello e Latin & Salsa lovers)!
Volevamo ringraziare tutti i partecipanti che ancora una volta hanno partecipato numerosi e da ogni parte d’Italia, i dj che si sono alternati in consolle, Oscar El Leon, Marco Angelo della Marca e Davide djX e naturalmente i gestori dell’Hostaria del Castello che hanno reso possibile tutto questo!
E adesso appuntamento il 28 agosto 2015 per “Una notte al Castello 4 – Summer White Party“!
Riceviamo dal nostro amico Enzo Conte questo bel video dove balla con Janet Orta e lo pubblichiamo per tutti i nostri lettori che amano la salsa de la calle, la salsa del Maestro Papito Jala Jala.
Il compositore e fondatore dell’orchestra La Selecta, Raphy Leavitt, è scomparso questa mattina 5 agosto 2015 a Miami, aveva 66 anni.
Le cause sono dovute ad un’infezione alla protesi dell’anca che gli avevano impiantato molti anni prima a seguito di un incidente d’auto.
Nato a San Juan di Portorico il 17 settembre del 1948, Leavitt fonda la sua prima orchestra nel 1966 e la chiama “Los Señoriales“.
Successivamente l’orchestra cambierà nome e diventerà “La Banda Latina“.
Ma è solo nel 1970 che decide di cambiare lo stile dell’orchestra con un nuovo concetto musicale (con i tromboni e quel suono aggressivo reso popolare da Willie Colon ma anche con le trombe per rendere la melodia più dolce) ed un messaggio sociale per il popolo latino.
Grazie a queste innovazioni nel 1971 vede la luce l’orchestra “La Selecta” il cui primo cantante sarà Sammy Marrero.
Ed è sempre nel 1971 che La Selecta occuperà per ben 12 settimane di seguito la prima posizione in classifica nella hit parade di Portorico con il bolero montuno “Payaso”, composizione originale di Leavitt che diede il titolo alla sua prima registrazione discografica.
Oltre a Payaso fra i maggiori successi di Leavitt e della Selecta ricordiamo: La Cuna Blanca, Jíbaro Soy, Soldado, Mi Barrio, El Solitario e Parranda Selecta.
Uno dei principali riconoscimenti ricevuti dall’artista nella sua carriera fu quello di aver utilizzato musica tipica di Portorico come la décima, la bomba e los aguinaldos, integrandoli nella salsa.
Attualmente La Selecta stava registrando il nuovo disco.
Tanti auguri a Ruben Blades il poeta della salsa che oggi compie 67 anni!
E per chi volesse approfondire la conoscenza del cantante famoso per aver scritto e interpretato brani diventati veri e propri inni della salsa (uno fra tutti el cantante, poi reso famoso da Hector Lavoe) ecco alcuni video tratti da un programma girato qualche anno fa sul web… El show de Ruben Blades
Il compositore venezuelano, Hugo Blanco, compositore di Moliendo Café, canzone resa famosa fra gli altri da Ray Perez, è morto oggi a Caracas per cause ancora da specificare, anche se il musicista soffriva di cuore e di diabete.
La canzone “Moliendo Café”, una delle sue composizioni più conosciute, fu lanciata il 19 dicembre del 1960.
Fra le altre canzoni lanciate da questo autore ricordiamo “Mi burrito sabanero”.
Tratto dalla pagina di:
Omar Lorenzo Joleanes Vizcaino
El compositor venezolano Hugo Blanco, creador de la mundialmente famosa canción “Moliendo Café”, falleció hoy en Caracas a la edad de 74 años por razones que aún no se han especificado, aunque se sabe que el músico era diabético y sufría del corazón.
El tema “Moliendo Café”, una de sus composiciones más emblemáticas, fue lanzada el 19 de diciembre de 1960. “Mi burrito sabanero” fue otro de los temas de su autoría.
E’ uscito il nuovo disco di Charlie Aponte, ex voce del Gran Combo di Puerto Rico, che ha recentemente intrapreso una nuova carriera come solista.
Il disco si chiama “Una nueva historia” (una storia nuova) ed è già disponibile nei principali siti online in formato “solido” (cd) e “liquido” (mp3).
E’ il primo lavoro come solista di quello che è un vero e proprio emblema della salsa di Puerto Rico e contiene le seguenti canzoni:
1. Así es Puerto Rico
2. Para Festejar
3. Gracias Salsero
4. Buscaré
5. Cuando No estés
6. Sabes Una Cosa
7. Sin Condición Alguna
8. Bonito
9. El Corazón No Mientes
10. Nuestro Amor una producción de Sergio George (RV *****)
E sono otto!
Sembra ieri quando decidemmo di fare il primo evento dedicato interamente al periodo storico del Palladium di New York nel mitico Vallereno di Bologna e invece sono già passati otto anni…
Eppure l’atmosfera che si vive ogni volta è sempre la stessa.
Sarà la voglia di stare insieme a tante altre persone (che poi con gli anni diventano amici, come in una grande famiglia), unita alla passione per la musica e, perchè no, al desiderio di passare una notte diversa dal solito, eppure ogni volta rivedo gli stessi sorrisi e alla fine quando arriva il momento dei mitici cornetti caldi con il cappuccio, bè, ti rendi conto che anche questa volta il sogno sta per finire.
Un sogno che ti porta per una notte indietro nel tempo e nonostante tutto ti permette di dimenticare i problemi a cui la vita ci sottopone ogni giorno.
Il segreto del successo è tutto qui.
Unire queste persone, questi amici, con la musica che desiderano e che nessuno potrà MAI portargli via, di sicuro non fino a quando ci saranno veri e propri pazzi disposti a fare 600 chilometri per questi eventi!
Pertanto non posso far altro che ringraziare tutti voi, i protagonisti di queste folli notti.
E subito dopo quei due signori, Andrea e Samuele, che da anni ci danno la possibilità di organizzare questi incontri.
Ma se non fosse per l’ultimo ingrediente, ovvero per la musica dei nostri dj, bene, l’alchimia non si potrebbe mai creare.
Quindi grazie anche a Salsa Claude e David Rings da Milano, al Titone el Cachimbo da Ferrara e a Fabio El Barrio da Bologna!