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Benvenuti nel nuovo portale LaSalsaVive

Nasce oggi il nuovo portale LaSalsaVive anche se in realtà era già pronto da un anno ma per vari motivi abbiamo sempre rinviato l’inaugurazione.
La nuova versione di questo portale ha diverse novità rispetto a quello precedente.
Sarà possibile commentare gli articoli pubblicati,  i possessori di smartphone potranno navigare
in una versione ad hoc studiata per facilizzarne la lettura e ci sarà una maggiore integrazione
con i social network.
La home page vi rimanda alla nuova webradio che abbiamo inaugurato quest’anno e che propone “sooooooooolo” salsa classica 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Nella parte sinistra trovate la nostra biblioteca, il cuore del portale, con le biografie, le interviste, le recensioni, la storia e le tradizioni ed i testi delle canzoni.
In alto ci sono tutti i link che rimandano al nostro forum, ai links, alle foto dei nostri eventi, ai video, alla sezione eventi e serate e ai contatti con la nostra redazione.
Con il tempo riproporremo tutti gli articoli pubblicati in passato nel vecchio portale, così da farli conoscere a tutte le persone che non avevano ancora avuto modo di leggerli.
Vi invitiamo a commentare gli articoli e a farci sapere cosa ne pensate e se ci sono eventuali migliorie da apportare.
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    Benvenuti nel nuovo portale!

    Muore a Caracas il trombettista dominicano Porfi Jimenez

    10 giugno 2010

    CARACAS – La figlia Marita Jiménezha confermato alla stampa la scomparsa di suo padre Porfi, indicando che da quasi tre mesi il musicista soffriva di un’infezione al duodeno derivata da una setticemia.L’artista nato nel 1928 nel piccolo quartiere dominicano di Hato Mayor del Rey, arrivò in Venezuela a seguito di un tour internazionale dell’orchestra di Rafael Minaya nel 1954.

    Il suo legame con questo paese diventò subito molto forte, lo stesso Jimenez durante un’intervista del 2008 aveva detto: “Ho messo radici in questo meraviglioso paese. Il Venezuela mi è entrato subito nel cuore e per sempre”.

    Fra il 1955 e il 1962 fece diverse esperienze con alcune fra le principali orchestre del paese, incluse anche le due nascenti televisioni private venezuelane RCTV e Venevisión. Nel frattempo studiò alla prestigiosa scuola di musica Berklee, a Boston, dopo di che entrò come arrangiatore e produttore della Velvet, un’impresa discografica che stava muovendo i primi passi in Venezuela.

    Nel 1963 finalmente formò la sua orchestra. Durante più di 4 decadi, “Porfi Jiménez y su Orquesta” ottennero diversi successi come: “Chivo Florete” e “Consentida”, “Dolores” e “La hierba se movía”, che sono state ballate per intere generazioni di venezuelani e in paesi come Colombia, fra gli altri paesi latino americani. Fonte: AP

    Español

    Venezuela: Fallece trompetista dominicano Porfi Jiménez

    9 de junio de 2010, 12:22 AM

    CARACAS (AP) – El trompetista y compositor dominicano Porfi Jiménez, que puso a bailar al público venezolano durante décadas con sus interpretaciones de los más variados ritmos tropicales, falleció el martes. Tenía 82 años.

    Su hija Marita Jiménez confirmó a la prensa su fallecimiento e indicó que, desde hace tres meses, se detectó al músico una “infección en el duodeno” que derivó en una “septicemia que se regó”. La Septisemia es una infección generalizada por presencia de bacterias en la sangre.

    Jiménez encontraba hospitalizado desde hace 20 días y el martes por la tarde sufrió un “shock séptico”, agregó su hija.

    Con su trompeta, el artista nacido en 1928 en el pequeño poblado dominicano de Hato Mayor del Rey, llegó a Venezuela como parte de una gira internacional de la orquesta de Rafael Minaya en 1954.

    “Eché raíces en este maravilloso país. Venezuela se me metió en el corazón rápida y para siempre”, dijo Jiménez a la prensa durante un homenaje en el 2008.

    Entre 1955 y 1962 formó parte de muchas de las más populares orquestas del país, incluyendo las dos nacientes televisoras privadas venezolanas RCTV y Venevisión. En el ínterin estudio en la prestigiosa escuela de música de Berklee, en Boston, tras lo cual se sumó como arreglista y productor de Velvet, una empresa disquera que daba sus primeros pasos en Venezuela.

    En 1963 finalmente formó su propia orquesta. Durante más de cuatro décadas, “Porfi Jiménez y su Orquesta” cosecharon numerosos éxitos como “Chivo Florete” y “Consentida”, “Dolores” y “La hierba se movía”, que han sido bailadas por varias generaciones de venezolanos y en países como Colombia, entre otros países de América Latina.

    Le sobreviven su esposa Pura de Jiménez y sus hijas Marita y Zoraida.

    Dedicato un busto alla carriera di Roberto Roena

    Dedicato un busto a Roberto Roena

    A cura di Patricia Vargas Casiano

    Roberto Roena sarà il primo salsero a ricevere un busto in vita, nella Plaza de los Salseros, a Santurce, Portorico.

    Domenica 12 settembre si è infatti svolta una grande festa nella quale è stata scoperta la statua in bronzo, che è posizionata insieme ad altre sculture di artisti salseri come Rafael Cortijo, Ismael Rivera, Héctor Lavoe, Tito Puente, Pellín Rodríguez, Tommy Olivencia e Marvin Santiago, tutti grandi musicisti e suoi amici già scomparsi.

    Roena scherzando ha detto:“Quando me lo hanno detto ho pensato due cose: o che mi stavano anticipando la morte o che mi volevano portare li per fare la veglia ai defunti”.
    Dopo, tornando serio, ha continuato dicendo che per lui è un vero onore essere stato incluso con tutti questi grandi musicisti.
    “Vado, come si dice, a portare un saluto da parte di tutti quelli che sono rimasti in vita perchè tutti quelli che sono in questa piazza sono stati miei cari amici”.

    Però la cosa non finisce qui, poichè si sta pensando di dare il suo nome ad una via, Calle Aponte de Santurce, dove l’artista è nato e ancora oggi va a giocare a domino con gli amici.

    “Provate a pensare, quando la gente mi chiamerà potrò dire che mi trovo nella Strada Roberto Roena… Mi sento molto emozionato di essere stato scelto”.

    Il fondatore dell’ Apollo Sound ha anche detto di essersi sentito defraudato per aver partecipato a diversi eventi in quella piazza, che non erano all’altezza di un luogo dove si ricordano i più grandi artisti della musica tropicale.

    Senza dubbio, il progetto portato avanti dal senatore José “Nuno” López e dal sindaco di San Juan, Jorge Santini, sta andando avanti con grande attenzione. Inoltre, la piazza sarà rinnovata.

    Richy Miranda-Cortese, organizzatore della manifestazione ha dichiarato: “Vogliamo organizzare delle attivitè prima dell’omaggio, come ad esempio la mostra delle copertine di tutti i dischi di Roberto Roena, e un’altra con tutti gli oggetti che ricordano la sua carriera, approfittando del fatto che l’artista è ancora vivo.
    Alla fine il tutto culminerà con una grande celebrazione nella quale, Roena, si esibirà insieme ai musicisti della sua orchestra. Sono stati invitati anche altri musicisti che non hanno fatto parte dell’Apollo Sound, ma che hanno condiviso parte della vita musicale di Roena, come Johnny Pacheco e Nicky Marrero, fra gli altri”.

    L’evento sarà registrato in alta definizione per essere venduto alle televisioni internazionali e saranno invitati gli organi di stampa in Europa, America Latina e Stati Uniti.

    Miranda ha inoltre aggiunto: “Questo evento sarà utilizzato come piattaforma per il lancio di una nuova tappa della carriera di Roena, che ha ancora molto da dare. Lo porteremo nell’est Europa, dove la salsa è molto cresciuta, e in mercati consolidati come Italia, Inghilterra, Francia e Spagna, e cercheremo di farlo tornare in Asia”.

    Roena ha concluso dicendo: “Non mi preoccupo di come mi vedrò, ma di quel che lascerò alle future generazioni, che è quel che do mentre sono sulla scena, perchè non sono mai salito su un palco per fare il buffone”.

    Fonte: El nuevo dia

    Español

    Por Patricia Vargas Casiano / pvargas@elnuevodia.com

    Roberto Roena se convertirá en el primer salsero al que se le dedicará en vida un busto en la Plaza de los Salseros, ubicada en la barriada Shangai de Santurce.

    El 12 de septiembre se celebrará una gran fiesta para desvelar la estatua en bronce, que estará junto a las esculturas de Rafael Cortijo, Ismael Rivera, Héctor Lavoe, Tito Puente, Pellín Rodríguez, Tommy Olivencia y Marvin Santiago, todos grandes músicos y amigos suyos ya fallecidos.

    “Cuando me lo dijeron pensé dos cosas: o que me estaban anticipando la muerte o que me llevan ahí para que me velen los muertos”, dijo Roena en broma.

    Luego, más serio, señaló que ha sido un honor haber sido incluido en ese “corillo”.

    “Voy, como quien dice, a llevar la batuta de los que quedamos vivos porque todos los que están en esa plaza han sido íntimos amigos míos”.

    Pero la cosa no queda ahí, pues también se considera ponerle su nombre a la Calle Aponte de Santurce, donde el artista se crió y todavía va a jugar dominó con su gente.

    “Imagínate, cuando la gente me llame y me pregunte les voy a decir estoy en la Calle Roberto Roena… Me siento demasiado emocionado de que me hayan escogido a mí”.

    El fundador del Apollo Sound se sinceró al decir que ha participado en varios eventos en esa placita y ha salido defraudado porque no se han organizado a la altura requerida para el lugar que alberga las figuras de los grandes de la música tropical.

    Sin embargo, el proyecto, una gestión del senador José “Nuno” López y el alcalde de San Juan, Jorge Santini, está siendo muy cuidado. Incluso, se harán renovaciones a la plaza.

    “Queremos hacer actividades previas al homenaje, como la exhibición de un coleccionista que tiene todas las carátulas de los discos grabados por Roena y otra de su memorabilia, aprovechando que el artista está en vida. Culminará con una magna celebración en la que el homenajeado podrá compartir con los cantantes de su orquesta. También se están invitando a otros músicos que aunque no fueron parte del Apollo Sound tuvieron que ver con la vida musical de Roberto, como Johnny Pacheco y Nicky Marrero, entre otros”, adelantó el licenciado Richy Miranda-Cortese, a cargo de la organización.

    El evento se va a grabar en video de alta definición para venderlo a la televisión internacional y se van a invitar a medios internacionales de Europa, América Latina y Estados Unidos.

    “Se va a usar como plataforma de lanzamiento de una nueva etapa en el cierre de la carrera de Roena, que aún tiene mucho que aportar. Vamos a exportarlo nuevamente al este de Europa, donde la salsa está muy sólida, aparte de los mercados regulares como Italia, Inglaterra, Francia y España, y tratar de que regrese a Asia”, dijo Miranda.

    Esta semana, Roena se realizó una sesión de fotos para que el escultor, aún no seleccionado, pueda trabajar con el busto.

    “A mí no me preocupa cómo me vea, sino lo que va a quedar de mí para la posteridad, que es lo que doy en el escenario, porque nunca me he subido a una tarima a ‘miquear’ ”, cerró el veterano salsero.

    Il concerto di Richie Ray y Bobby Cruz al Festival Latinoamericando di Milano, 25 giugno 2011

     

     

     

    Le recensioni de LaSalsaVive

     

    RICHIE RAY & BOBBY CRUZ: CONCERTO BESTIAL!

    Le due/trecento persone in gran parte latine che ieri sera erano davanti al palco del festival Latinoamericando hanno assistito ad uno dei concerti più belli per importanza storica e impatto sonoro di tutta la lunga storia del festival.
    L’unione tra i due campioni della salsa con l’oramai collaudatissima orchestra dei Mercado Negro ha lasciato senza parole, per precisione tecnica e interplay degno delle migliori jam session del jazz e vista l’incredibile difficoltà tecnica del repertorio del celebre duo, la cosa non può che essere ben evidenziata.

    In particolare il trio Bongò (Walter “Chato” Rebatta), Timbales(Rodrigo Rodríguez) e Tumbadoras (Edwin Sanz)
    provenienti rispettivamente da Perù, Colombia e Venezuela, ha creato il giusto tappeto ritmico
    interpretando liberamente le varie figure ritmiche dei celebri brani.

    Una cosa che dovrebbe far capire che la salsa senza interplay tra i musicisti semplicemente NON è salsa!
    In particolare il Chato alla campana supportava benissimo con la figura ritmica del Danzon i vari assoli del timbalero.
    Nel video di Sonido Bestial si capisce bene quanto scritto sopra.

    L’altra sorpresa è stata la sezione fiati, 3 trombe (Giancarlo Ciminelli, Massimo Guerra e Sergio Vitale) e due tromboni (Leonardo Govin e Carlos Miñoso), che hanno riprodotto in modo incredibile la mitica e storica
    sezione fiati del gruppo originale che è uno dei marchi di fabbrica del gruppo.
    Un plauso a chi rifaceva la parte più difficile dei sovracuti della prima tromba, il romano Giancarlo Ciminelli, un vero precursore della salsa in Italia che suonava già nel 1988 nell’orchestra Yemayà.

    Clicca per maggiori informazioni su Giancarlo Ciminelli

    Ma tutti hanno avuto il loro momento di gloria come nel finale di Sonido Bestial con il celebre “turn around” di derivazione jazzistica.

    Ottimo anche il bassista con il suo Baby Bass, preciso negli stacchi e con un bel suono rotondo e senza sbavature
    anche nei passaggi più difficili all’unisono con il piano.

    Era presente anche una bella sezione cori, con la moglie di Richie Ray e i due cantanti cubani tra cui il fondatore
    dell’orchestra Armando Miranda.

    Poi veniamo a loro, il duo delle meraviglie:
    Bobby Cruz ha lasciato di stucco per la sua bellissima voce, ancora viva e presente, sia nel timing che nella potenza,
    un vero miracolo di Dio, come lui stesso ha ripetuto più volte nel concerto, riferendosi a come il Signore li ha mantenuti e protetti negli anni.

    Il concerto di Richie Ray e Bobby Cruz
    Il concerto di Richie Ray e Bobby Cruz

    Poi lui … il pianista bestial … Ricardo Ray, la leggenda dei pianisti di salsa.
    Fu proprio lui infatti il modello di riferimento del primo Papo Lucca e a seguire per centinaia di pianisti di tutto il mondo.
    La sua fusione di jazz bebop, soul e musica classica è un marchio indelebile nella storia della salsa.
    Quello stile lo ha inventato lui negli anni ’60 e tutti lo hanno imitato negli anni successivi.
    Non solo nella mano destra, ma anche nei contrappunti della mano sinistra sempre in levare e usata
    come percussione nei momenti di break per rilanciare la sezione fiati.
    La destra invece è sempre un fiorire di melodie neo classiche con arpeggi discendenti, cromatismi alla Chopin
    alternati a blues notes, liks di Bebop alla McCoy Tyner (pianista di Coltrane) e mille altre influenze.
    Una sorta di enciclopedia del pianismo in punta di salsa!

    Per finire vi rimandiamo alla loro webradio che trasmette i loro successi 24 ore al giorno:

    Vai alla radio di Richie Ray y Bobby Cruz

    La scaletta della serata:

    Aguzate
    Amparo Arrebato
    Pancho crystal
    Los fariseos
    El gallo y la vaca
    Ahora vengo Yo
    Los fariseos
    Mi Mayoral
    A mi manera
    Richie’s Jala Jala
    Juan en la ciutad
    La Zafra
    bomba camarà
    Sonido bestial

    Si ringrazia l’organizzazione del Latino Americando Expò.

    Ciudad Salsa, la mostra del vinile della fiera di Cali

    Ciudad de la salsa 2010

    27 dicembre 2010

    Foto cortesia di www.elpais.com.co
     

    È iniziata il 26 dicembre la 53 fiera di Cali, che quest’anno si svolgerà nei 33 mila metri quadrati dei depositi in disuso dell’industria di liquori del Valle, per riunire melomani e collezionisti che esporranno il meglio del loro repertorio.Quest’anno l’evento vedrà la partecipazione di invitati speciali come l’orchestra di Willie Rosario con Chamaco Rivera e Primi Cruz.

    Con una programmazione che raggruppa tutti gli elementi caratteristici della cultura salsera, “Ciudad Salsa” rappresenta una delle novità della Fiera di Cali. Mostre, spettacoli di ballerini, concerti con artisti di livello nazionale e internazionale, sono a disposizione dei visitatori.

    Secondo quanto affermato dal coordinatore dell’iniziativa ‘Ciudad SalsaLuis Taseche, il progetto nasce con una piccola idea che ha potuto diventare realtà grazie al contributo dell’amministrazione comunale e per la passione che i cittadini di Cali hanno dimostrato di sentire verso i ritmi afro-caraibici.

    Il promotore, Sig.Taseche ha affermato: “Trasferire il parco della musica in questa nuova cornice non è stato facile, abbiamo avuto molte resistenze, oggi però questo sogno è diventato realtà, e finalmente abbiamo potuto fondere la salsa con tutte le espressioni e manifestazioni che nascono intorno ad essa, come l’industria degli strumenti musicali, l’abbigliamento, la gastronomia e la parte storica rappresentata in un museo. Questa è la salsa di Cali per il mondo. Con solidarietà e con fede abbiamo fatto un salto enorme in avanti, anche grazie all’aiuto ricevuto dalla Gobernación del Valle”.

    Lo scrittore e studioso Alejandro Ulloa ha dichiarato di essere rimasto meravigliato e sorpreso per il lavoro svolto, in particolar modo per la mostra dei melomani e dei collezionisti. Secondo lui la proposta dovrebbe essere ancor più ambiziosa e diventare una mostra permanente, anche perchè Cali è il posto ideale per una cosa del genere.

    Anche il direttore generale di ‘Ciudad Salsa‘, Víctor Alfonso Silva, ha espresso la propria soddisfazione per il grande afflusso di persone (25 mila contro le 12 mila previste), che con le loro donazioni hanno permesso di devolvere parte dell’incasso per l’acquisto di 4,5 tonnellate di alimenti, dimostrando che è possibile divertirsi essendo solidali con le persone meno fortunate.

    Español

    Cali dispuso de 33 mil metros cuadrados en las antiguas bodegas de la Industria de Licores del Valle, para congregar a melómanos y coleccionistas quienes exponen lo mejor de su repertorio.

    El evento, que se instaló este domingo 26 de diciembre a las 10:00 a.m., ha tenido invitados especiales como la orquesta de Willie Rosario con Chamaco Rivera y Primi Cruz, quienes deleitaron a los asistentes de la 53 Feria de Cali.

    Con un menú de servicios que agrupa todos los elementos característicos de la cultura salsera, ‘Ciudad Salsa’ se convierte en una de las novedades de la Feria de Cali. Exposiciones, show de bailarines y bailadores y conciertos con artistas de talla nacional e internacional, están a disposición de caleños y visitantes.

    Para el coordinador de la iniciativa ‘Ciudad Salsa’ Luis Taseche, el proyecto se construyó con una idea pequeña que se creció por la receptividad de la Administración Municipal y por la pasión que los caleños sienten por los ritmos afro caribeños.

    “Trasladar el parque de la música a estas instalaciones tuvo resistencias, pero hoy en día es un sueño realizado, donde se fusionó la salsa con todas las expresiones y manifestaciones que surgen alrededor de ella, como la industria de los instrumentos musicales, el vestuario, la gastronomía y la parte histórica representada en un museo. Es la salsa de Cali para el mundo. Con solidaridad y con fe se dio un salto enorme, de la mano de la Gobernación del Valle”, dijo Taseche.

    Entre tanto el escritor e historiador Alejandro Ulloa se declaró maravillado y sorprendido porque se colmaron las expectativas de trasladar del parque de la música a las antiguas instalaciones de la licorera el evento de melómanos y coleccionistas, vinculando a los expertos. Para él, la propuesta debe ser más ambiciosa y realizar este tipo de espectáculos cada ocho días, con audiciones permanentes porque en Cali hay madera para ello.

    Otro que se mostró contento fue el director general de ‘Ciudad Salsa’, Víctor Alfonso Silva, quien calificó la recolección de las ayudas como exitosa, pues se esperaba el ingreso de 12 mil personas y el aforo final fue 25 mil, cada una de ellas haciendo su donación para recolectar en una sola presentación 4.5 toneladas de alimentos, demostrando que sí es posible divertirse siendo solidarios.

    “Hoy quedó demostrado que el Proyecto Ciudad Salsa garantizará el desarrollo de la salsa en Cali como una industria cultural e industrial, donde el Museo de la Salsa se está implementando con música, bailarines, comidas típicas e internacionales, sumados a la vitrina internacional”, concluyó Silva.

    Ruben Blades vince il Grammy

    11 novembre 2010

    Foto cortesia di www.rubenblades.com

    Las Vegas, 11 novembre – L’artista panamense Rubén Blades, è stato premiato dall’ Academia Latina de Artes y Ciencias de la Grabación, con un premio Grammy al miglior album cantautoriale dell’anno, per la sua ultima produzione “Cantares del Subdesarrollo”.Il disco, lanciato nell’agosto dell’anno passato, aveva segnato il ritorno dell’icona della salsa, dopo cinque anni di assenza dal mondo dello spettacolo. “Cantares del Subdesarrollo” è catalogato dallo stesso Blades come “il disco con più swing che io abbia mai fatto”, in virtù della purezza e mancanza di arrangiamenti formali con cui è stato prodotto, che lo hanno fatto tornare alle radici del conjunto tipico cubano.

    “Cantares del Subdesarrollo” è stato registrato nel 2003, però non è stato lanciato fino all’anno scorso, quando Ruben Blades ha ripreso la sua carriera artistica, dopo cinque anni al servizio pubblico come ministro del turismo di Panama, suo paese natale. Questa produzione ha rappresentato una sfida per il cantautore panamense, dato che con questo lavoro Blades si è proposto come musicista indipendente, vendendo il disco direttamente dalla sua pagina web, www.rubenblades.com.

    “Questo lavoro l’ho fatto nel garage di casa mia ed ho suonato quasi tutti gli strumenti” assicura Blades, che dedica il disco a Portorico e Cuba. “Questa dedica l’ho fatta per far rilevare la semplicità ed il potere di quella che è la nostra musica popolare. Questa produzione è così semplice quanto la vita nei nostri quartieri popolari: onestà, valori e speranza, anche di fronte alle difficoltà o alla più grande delusione” evidenzia l’artista panamense, che oltre a registrare la voce e tutti i cori, ha anche suonato le maracas, il bongó, la campana, il tres cubano, la chitarra acustica, con corde di metallo e a 12 corde.

    Alla fine di novembre, Blades farà uscire nel mercato discografico la sua nuova produzione intitolata “Todos Vuelven Live” che sarà una collezione esclusiva che raccoglie in DVD e CD la musica dei concerti del suo tour di successo insieme alla sua orchestra Seis del Solar, con l’etichetta Ariel Rivas Music.?

    Español

    Las Vegas, 11 de noviembre – El artista panameño, Rubén Blades, fue galardonado por la Academia Latina de Artes y Ciencias de la Grabación, con un premio Grammy al Mejor Album Cantautor del Año, por su producción titulada “Cantares del Subdesarrollo”.

    El disco, lanzado en agosto del año pasado, marcó el regreso del ícono de la salsa, tras cinco años de ausencia del mundo del espectáculo. “Cantares del Subdesarrollo” es catalogado por el propio Blades como “el disco con más swing que he hecho”, ya que por la pureza y falta de arreglos formales con que fue producido, lo han hecho volver a la raíz del conjunto típico cubano.

    “Cantares del Subdesarrollo” se grabó en el 2003, pero no fue lanzado al mercado hasta el año pasado, cuando retomó su carrera artística, tras cinco años en el servicio público frente a la cartera de turismo de su país natal, Panamá. El mismo representó un desafío para el cantautor panameño, ya que con esta producción se lanzó como músico independiente, vendiendo el disco directamente desde su página web, www.rubenblades.com.

    “Este trabajo lo hice en el garaje de mi casa y toqué casi todos los instrumentos,” asegura Blades, quien dedica el disco a Puerto Rico y a Cuba. “Con ellas señalamos la simpleza y el poder de nuestra música popular. Esta producción es tan básica como lo es la vida en nuestros barrios populares: honestidad, valor y esperanza, aún frente a la dificultad o a la mayor decepción,” destaca el artista panameño, quien además de grabar la voz y todos los coros, tocó maracas, bongó, campana, tres cubano, guitarra acústica, con cuerdas de metal y de 12 cuerdas.

    A finales del mes de noviembre, Blades sacará al mercado su nueva producción titulada “Todos Vuelven Live” que será una colección exclusiva que recopila en DVD’s y CD’s la música de los conciertos de su exitosa gira junto a su orquesta Seis del Solar, bajo el sello Ariel Rivas Music.?

    La nuova produzione del Banco Popolare sarà dedicata al Gran Combo

    Portorico, 25 agosto 2010

    Il tradizionale speciale di Natale del Banco Popular sarà dedicato al Gran Combo di Portorico.Lo speciale, le cui riprese sono già iniziate da alcune settimane, è intitolato: “Salsa: un tributo a El Gran Combo” e vede fra i principali protagonisti la popolare orchestra ed un gruppo di artisti di strada che sono stati influenzati dalla loro musica, durante la loro carriera che dura da 48 anni.”È un onore dedicare una produzione musicale ad una formazione così importante per Portorico e per il mondo intero come il Gran Combo. Il loro talento ha influenzato molte persone, il loro carisma e ritmo hanno fatto di questo gruppo uno dei preferiti dal pubblico salsero sia a Portorico che fuori dall’Isola” ha affermato, Richard L. Carrión, presidente del Banco Popolare di Portorico, in un comunicato alla stampa.

    Alcuni dei partecipanti sono: Domingo Quiñones, Michael Stuart, Willie Colón, La India, Ismael Miranda, Isaac Delgado, José Alberto “El Canario”, Tito Rojas, El Gran Combo, Cultura Profética, Sabor de Puerto Rico, Almas Gemelas, NG-2, Melina León, Edgar Daniel, Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica di Portorico ed il coro del Conservatorio di Musica di Portorico.

    Esattamente come negli anni precedenti, i fondi ricavati dalla vendita del CD e DVD saranno destinati alle Fondazioni del Banco Popolare che a loro volta li utilizzeranno per l’educazione musicale dei bambini e dei giovani.
    La produzione è diretta da David Impelluso, affermatosi in passato per alcuni lavori di video musicali.
    La casa produttrice che sta lavorando al progetto è la Behind The Scenes e la produzione è a carico di Frances Ryan e Andrés Castro. La parte musicale invece è diretta da Isidro Infante.

    I video sono stati girati a New York e Miami, e la prossima settimana lo scenario sarà a Portorico.

    Fonte: Primera Hora

    Español

    El tradicional especial de Navidad del Banco Popular anunció hoy que su nueva producción será en torno a la agrupación salsera El Gran Combo.

    El especial, que comenzó a filmarse hace varias semanas, tiene como nombre “Salsa: un tributo a El Gran Combo” y sus principales protagonistas los son la afamada agrupación y un grupo de artistas del patio que han sido influenciado por ellos a lo largo de los 48 años de trayectoria que tienen, se informó.

    “Nos honra dedicarle una producción musical a una agrupación tan importante para Puerto Rico y el mundo entero como lo es El Gran Combo. Su talento ha influenciado a muchos, y su carisma y ritmo han hecho de este grupo uno de los más queridos por el público salsero tanto en Puerto Rico como fuera de la Isla” indicó, Richard L. Carrión, presidente y principal oficial ejecutivo de Popular, Inc en un comunicado de prensa.

    Algunos de los participantes son: Domingo Quiñones, Michael Stuart, Willie Colón, La India, Ismael Miranda, Isaac Delgado, José Alberto “El Canario”, Tito Rojas, El Gran Combo, Cultura Profética, Sabor de Puerto Rico, Almas Gemelas, NG-2, Melina León, Edgar Daniel, Orquesta Sinfónica del Conservatorio de Música de Puerto Rico y el coro del Conservatorio de Música de Puerto Rico.

    Al igual que en años anteriores, los fondos recaudados de la venta del CD y DVD serán destinados a Fundación Banco Popular quien a su vez los destina a la educación musical de niños y jóvenes. La producción está dirigida por David Impelluso, reconocido anteriormente por sus trabajos en vídeos musicales. La casa productora que está trabajando el proyecto es Behind The Scenes y la producción está a cargo de Frances Ryan y Andrés Castro. En la parte musical la nueva producción está siendo dirigida por Isidro Infante y el guión de la producción estuvo a cargo de Jorge González.

    La producción ha sido filmada en Nueva York, Miami, y esta próxima semana el escenario será Puerto Rico.

    Fuente: Primera Hora