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Una stella chiamata “Papito Jala Jala”

di Enzo Conte

Il 9 ottobre del 2000 è andato a ballare con gli angeli, una delle stelle più splendenti della costellazione salsera: Miguel Matos Chevere, meglio conosciuto come “Papito Jala Jala”.
Un uomo dal carisma inconfondibile, un ballerino inimitabile, capace di lasciare una traccia indelebile nella storia di questa espressione musicale da noi così tanto amata.
Per me, come per molti altri, ha rappresentato molto di più di un semplice maestro e credo che il suo esempio, il suo personaggio rimarrà per sempre nel cuore dei salseri di tutto il mondo.

1996: Papito Jala Jala durante una sua esibizione al Meeting Latino di Roma. Prima tournèe di un gruppo portoricano in Italia
1996: Papito Jala Jala durante una sua esibizione al Meeting Latino di Roma. Prima tournèe di un gruppo portoricano in Italia

Come persona aveva come tutti mille difetti ma aveva un cuore incredibilmente grande, pronto com’era a correre in soccorso anche del suo peggior nemico.
Come ballerino possedeva la straordinaria capacità di trasformarsi, ogni volta che entrava in pista, in un incantatore, un mago o se preferite un domatore.
Sì, quando lo vedevo ballare con le sue Jala Jala dancers, mi dava proprio l’idea del domatore del circo, alle prese con le sue tigri e le sue leonesse. Gli ho sempre invidiato quella sua capacità innata di ipnotizzare le persone, di penetrare la musica e di raggiungere, nei momenti di massima ispirazione un vero e proprio stato di trance.

Il destino di molti artisti è quello di cadere nell’oblio una volta che abbandonano le scene. Nessuno, nemmeno tra gli amici più cari o tra gli allievi più fedeli, si preoccupa di mantenere vivo il loro ricordo.
Il sito www.papitojalajala.com ed il Papito Jala Jala fan club che ho creato su Facebook sono la mia maniera di esternagli tutta la mia gratitudine, la mia ammirazione ma soprattutto il mio affetto a una persona che ha saputo avere una importanza così radicale nella mia vita, come in quella di tanti salseri che grazie a lui hanno avuto l’ispirazione per dedicarsi anima e corpo al ballo…

“Grazie maestro per averci insegnato che un uomo non va’ amato solo per le sue virtù ma anche per i suoi vizi…
Che la bontà e la malvagità possono convivere incredibilmente nello stesso cuore ed essere alle volte solo il frutto di un estremo bisogno d’amore..
Grazie per averci insegnato a perdonare e averci mostrato la sottile linea di confine tra l’amore e l’odio…
Grazie Papito, un artista muore ma la sua arte non muore con lui, vivrà per sempre nel ricordo delle persone che gli hanno voluto bene…”

Miguel Matos Chevere nasce a Puerto Rico il 29 giugno del 1952. Nasce, sotto il segno del cancro, a Carolina, un comune, nelle vicinanze della capitale, noto per aver dato i suoi natali a molti grandi ballerini ma anche a diversi sportivi di fama internazionale. Vive la sua infanzia in un quartiere che già dal suo nome aveva dei segni premonitori: “l’esquina caliente” (l’angolo caldo).
Comincia a ballare all’età di tredici anni. Erano i mitici anni ’60, l’epoca in cui la salsa cominciava a dare i suoi primi vagiti. Erano gli anni in cui furoreggiava un nuovo ritmo l’Jala Jala, ritmo creato da Roberto Roena ma portato al successo dal Gran Combo di Puerto Rico e dal duo formato da Richie Ray e Bobby Cruz.
Miguel Matos partecipò ad una gara di Jala Jala organizzata dal Canal 11 per il programma “Teenager Matinèe”.
In quella occasione sbaragliò tutti gli avversari e da allora per tutti fu semplicemente Papito Jala Jala.
Successivamente vinse altri concorsi di ballo organizzati rispettivamente dalle trasmissioni “Alta tensione”, e “Cambia Cambia” (Canale 11) e “La factoria de la salsa” (Canal 7).
Sull’onda di quei travolgenti successi fu invitato così a partecipare come ballerino ufficiale alla trasmissione “Salsa, sabado en la noche” sul Canal 2.

Papito Jala Jala collage

Papito non aveva una preparazione accademica alle spalle, era al contrario il classico “bailador de la calle”, tutto genio e sgretolatezza. Era un istintivo, una persona estremamente creativa con una straordinaria sensibilità artistica.
Fra i suoi ispiratori troviamo sicuramente ballerini come Mike Ramos, Anibal Vasquez, i fratelli Roberto e Cuqui Roena, Samson Batalla e Tito Bey.
Oltre che per le sue eccezionali doti di ballerino, Papito si era messo, fin da giovanissimo, in luce per le sue qualità di coreografo. Aveva così cominciato a collaborare con molte orchestre sia di salsa che di merengue, dentro e fuori Puerto Rico. Tra le sue collaborazioni più importanti ricordiamo quelle con: Los Hijos del Rey, Anthony Cruz, Wilfrido Vargas, Rafù Warner, Sergio Vargas, Gary Pinto, Giro.

Dopo essersi ritirato per alcuni anni dalle scene, Papito verso la fine degli anni ’80 ritorna con un grande progetto: la creazione di un gruppo di ballo che potesse rappresentare non solo il suo stile inconfondibile ma che potesse diventare anche il fiore all’occhiello “dell’Isla del encanto” e del talento “borincano”.
Nel 1989 fonda così Los Jala Jala dancers. L’attività che segnò l’esordio di questo gruppo fu l’omaggio per i 25 anni nella musica di Andy Montañez, celebratosi nel Teatro della Università di Portorico.

Da allora Papito Jala Jala ha sempre di più incrementato la sua popolarità partecipando a numerosi trasmissioni televisive come “Musicomedia”, “Semana de la salsa”, “El Show del Mediodia”, “Noche de Gala”, “Que vacilon”.
Fra le apparizioni più celebri del suo gruppo ricordiamo quelle al Teatro Bellas Artes di San Juan insieme a cantanti del calibro di Cheo Feliciano, Tony Vega, Ismael Miranda e Roberto Roena; quelle al Coliseo Roberto Clemente con la MP All Stars e Gilberto Santarosa; quelle all’anfiteatro Tito Puente con l’orchestra di Tommy Olivencia e della Sonora Ponceña, senza dimenticare quella più importante: al Madison Square Garden di New York ancora una volta con la Sonora Ponceña.

Gli Jala Jala dancers sono stati il primo gruppo portoricano ad esibirsi in Italia e allo stesso tempo il primo ad esibirsi ufficialmente a Cuba nell’ambito di una manifestazione denominata “De aqui pa allà”. Questa storica tournée ha di fatto influenzato moltissimo lo stile di Papito che da allora ha incominciato ad incorporare nel suo stile molti movimenti presenti sia nella timba che nella rumba cubana.

Profondamente innamorato dell’Italia e del popolo italiano Papito fino al momento della sua scomparsa ha continuato a frequentare assiduamente quella che sarà per lui la sua seconda casa.
Molti dei maestri che attualmente insegnano in Italia sono stati allievi del grande Papito ed oggi i suoi insegnamenti, pur in un momento di grande contaminazione stilistica, continuano ad essere un punto di riferimento costante per tutti gli amanti della salsa.

Da anni sofferente di diabete Papito non ha resistito ad un attacco di cuore che ha stroncato la sua vita il 9 ottobre del 2000, nella sua abitazione, sita nel quartiere Bahia Vistamar.
Aveva appena 48 anni…

Intervista a Papito Jala Jala:

www.papitojalajala.com

Bio Ritmo, Puerta del Sur

Puerta del Sur, il nuovo disco dei Bio Ritmo

E’ uscito il 24 giugno 2014 “Puerta del Sur” il nuovo disco dei Bio Ritmo, formazione americana che ha già al suo attivo numerosi dischi (questo è l’undicesimo) di salsa dura e che segue “La Verdad” l’ultimo lavoro che era datato 2011.

Il loro sound è facilmente riconoscibile ed anche in questo ultimo lavoro ci sono diverse tracce che siamo sicuri riscuoteranno grande successo fra gli appassionati salseri.

L’album prodotto dalla Vampisoul è formato da 8 canzoni:

1.Se les olvidó
2.La vía
3.Picaresca
4.Perdido
5.Motocilengua
6.Pájaro Pío Pío
7.Le dicen dolor
8.Codeína

Bio Ritmo è formato da:
Ray Alvarez: Voce, Guiro,
Giustino Riccio: Timbal, Coro
Hector ‘Coco’ Barez: Conga
Bob Miller: Tromba, Synth, Coro
Mark Ingraham: Tromba
John Lilley: Sax Tenore
Tobias Whitaker: Trombone
Marlysse Simmons: Piano, Organo
Eddie Prendergast: Basso
guest: Ernesto Laboy: Conga/Bongo Dominique Patrick Noel : Conga/Bongo Michael Montañez: Conga/Bongo Gabo Tomasini: Conga/Bongo

Il disco può essere acquistato in formato digitale o su cd e vinile presso il sito ufficiale dei Bio Ritmo.

Bio Ritmo
Bio Ritmo

Ruben Blades annuncia il ritiro dai palcoscenici nel 2016

Purtroppo ci giunge una notizia che nessun appassionato di salsa avrebbe voluto sentire, Ruben Blades ha annunciato alla televisione cilena T13 il suo ritiro dai palcoscenici nel 2016.
La motivazione è quella di ricominciare la carriera politica che aveva lasciato qualche anno fa dopo essere stato ministro del Turismo di Panama.
Al momento non è ancora ben chiaro se continuerà a incidere dischi, la speranza di tutti i suoi fans è quella che ci ripensi e continui a illuminare le scene mondiali con i suoi grandi successi.

Cheo Feliciano e Ruben Blades
Cheo Feliciano e Ruben Blades

Arriva anche la conferma da parte di Ruben Blades che ribadisce il suo addio ai concerti a partire da Dicembre 2016.
L’ultimo tour lo farà con l’orchestra di Roberto Delgado a partire da Maggio 2015 fino a Dicembre 2016 e quello sarà l’ultimo per quanto riguarda la salsa.
Dopo tale data Ruben Blades inizierà una nuova esperienza con la moglie Luba e un piccolo gruppo che si dedicherà ad un genere musicale ribattezzato “MIXTURA” (misto).

Ruben conclude ringraziando tutte le persone che lo hanno appoggiato in questi trentasette anni di lavoro e dicendo che da allora fino alla fine dei suoi giorni si dedicherà ad altre attività, fra queste anche il ritorno alla vita politica nella sua Patria, Panama.

Non è stato però detto se ci saranno altre esperienze per quanto riguarda l’incisione di nuovi dischi di salsa…da parte nostra non resta altro da fare che aspettare e sperare.

Juan Formell

E’ morto Juan Formell leader dei Los Van Van

L’Avana, 2 mag.(TMNews) – La musica cubana è in lutto per la morte di Juan Formell, fondatore e leader del gruppo dei “Los Van Van”, che si è spento ieri a l’Avana all’età di 71 anni.

“Il grande musicista e compositore Juan Formell, direttore della mitica orchestra di musica popolare cubana Los Van Van, è deceduto questo primo maggio all’Avana”, ha annunciato il giornale ufficiale Granma sul suo sito internet. “La cultura nazionale è in lutto per la morte di un artista senza eguali, amato e apprezzato dal popolo”, aggiunge il quotidiano del partito comunista cubano.

Secondo la televisione cubana il compositore e bassista dei Van Van, soprannominati i “Rolling Stones della salsa”, è morto “all’improvviso” mentre a Cuba si celebrava la Festa del Lavoro.

Juan Formell
Juan Formell

Formell nacque a l’Avana il 2 del 1942. Bassista, arrangiatore, compositore, cantante e produttore discografico, iniziò la sua attività professionale nel 1957, a soli quindici anni, come musicista di orchestre di spettacoli, radio e televisione. Nel 1959, dopo la Rivoluzione Cubana, lavorò come bassista della banda di musica della polizia nazionale cubana.

Nel 1968 si integrò all’orchestra di Elio Revé, e alla fine del 1969, formò l’orchestra che lo renderà famoso nel mondo e che verrà riconosciuta como “il treno della musica cubana”, Los Van Van.

Nel 1970 inventa il Songo, ritmo derivato dal Son cubano.

Ancora una grande notte targata Charanga Moderna!

A nome di tutta la Charanga Moderna, mia e di Max, GRAZIE per la bellissima serata che ci avete fatto passare, è stata una Pasqua bellissima, grazie allo staff Adelayde per averci invitato, ai dj Tito el cacimbo e Fabio El Barrio, e a tutti i partecipanti provenienti da vicino e lontano. E poi GRAZIE Daniela Mascagna per le bellissime foto.

Tommy Salsero

La Charanga Moderna all'Adelayde, domenica 20 aprile 2014
La Charanga Moderna all’Adelayde, domenica 20 aprile 2014 – foto a cura di Daniela Mascagna

Ed ecco le foto!

Clicca qui per vederle!

Alcuni commenti:

E’ morto Cheo Feliciano

Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa di Cheo Feliciano a causa di un incidente automobilistico nella zona di Cupey, Río Piedras a Portorico.
Il cantante salsero e bolerista, famoso per aver suonato con tutti i più grandi artisti di musica afro-caraibica e per aver militato nella Fania All Stars, aveva 78 anni.

Negli ultimi tempi aveva avuto problemi di salute che però aveva brillantemente superato.

Cheo Feliciano
Cheo Feliciano

Questi alcuni commenti tratti dai social network:

Da parte nostra auguriamo a tutta la famiglia sentite condoglianze e ci piace ricordarlo così:

Il Concerto di Cheo Feliciano a Milano

Intervista a Cheo Feliciano

Ruben Blades e Cheo Feliciano nominati al Grammy per il miglior album di salsa

Lo bueno ya viene, ascolta il nuovo singolo di Ruben Blades e Cheo Feliciano!

Ed ecco il video dell’addio con tutti gli amici e tanti musicisti che avevano suonato con lui.

Una notte al Palladium 7

Una notte al Palladium 7 – Don Chisciotte (Galliera) – 5 aprile 2014

Ancora una volta il Palladium si è confermato un evento tra i più belli che abbiamo realizzato e fra quelli che hanno dato le maggiori soddisfazioni in assoluto.

Ricordo ancora la prima volta nel 2008 al Vallereno, locale storico bolognese che oggi non esiste più…erano altri tempi e tentare di fare un notte dedicata al mambo e al chachacha era francamente abbastanza difficile da pensare, eppure…
Oggi festeggiamo la settima edizione e tante imitazioni, quindi, che dire?Che siamo felici di essere qui!
E ringraziamo ancora una volta Andrea e Samuele del Donky per darci la possibilità di divertirci insieme a tutti voi, amici giunti dalle parti più disparate d’Italia per vivere una notte diversa, una notte magica che riporta la mente indietro nel tempo.
Grazie anche ai mitici dj Tito “El Cacimbo” e Paolo El ChinoDj per l’ottima selezione musicale e grazie al fratellone Tommy Salsero perchè insieme non ci ferma nessuno. E’ sempre bello rivedere alcune persone, ancor più bello farlo con la musica che amiamo…per finire chiudo con un pensiero che scrivo nel vento e lancio nel cielo…due anni fa dopo un Palladium cambiarono alcune cose nella mia vita, quello fu un ritorno a casa fatto di momenti tristi ma inevitabili, oggi torno nella mia nuova casa, a Misano, e il sapore è dolce, sereno, fatto di tanti progetti e di un nuovo cammino che ho tanta voglia di iniziare…ci vediamo al Palladium 8 per il prossimo racconto di questa favola fatta di persone, esperienze, musica e amore.

Una notte al Palladium 7
Una notte al Palladium 7

Clicca qui per vedere le foto dell’evento “Una notte al Palladium 7”!

Ecco il primo video!

Ed ecco anche il secondo!

Nuovo singolo per i 60 anni della Sonora Ponceña

E’ uscito,Jubileo 60, il nuovo singolo per i 60 anni della Sonora Ponceña così come è stato comunicato sulla loro pagina twitter:

 

La Charanga Moderna…vive! @ Mariquito Adelayde 15 febbraio 2014

E anche questo concerto della Charanga Moderna si è chiuso con un grande successo e due ore di musica ininterrotta con vari bis!
Grazie a tutti voi che continuate a sostenerci ogni volta con la vostra presenza e il vostro calore!

Ringraziamo anche i gestori dell’Adelayde di Tamara (FE) per l’opportunità di fare questo secondo concerto nel loro locale e possiamo già confermarvi che ce ne sarà un terzo a Maggio.

E adesso sotto con le foto e i video dell’evento!

Clicca qui per vedere le foto

Le foto della Charanga Moderna all'Adelayde - sabato 15 febbraio 2014
Le foto della Charanga Moderna all’Adelayde – sabato 15 febbraio 2014

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Tony Pabon y Nestor Sanchez

E’ scomparso Tony Pabon

Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa di Tony Pabon, trombettista, cantante e compositore famoso per aver lanciato brani come “I like it like that” e “Micaela” con l’orchestra di Pete Rodriguez e successivamente per aver creato l’orchestra La Protesta i cui successi hanno accompagnato intere generazioni fino ai giorni nostri.

Tony Pabon, nasce a San Juan (Puerto Rico) nel 1940, perde il padre in tenera età e la madre è costretta a trasferirsi negli Stati Uniti in cerca di fortuna.

Tony Pabon y Nestor Sanchez
Tony Pabon y Nestor Sanchez

E’ proprio a New York dove inizia a studiare musica già a 12 anni, prima con il basso, poi con il piano e per finire con quello che diventerà lo strumento che lo renderà famoso, la tromba.

La prima esperienza la fa con i Latin Boys, gruppo nel quale militavano artisti del calibro di Eddie Palmieri al piano, Pete “el Conde” Rodriguez ai bongo, Joe Quijano alle maracas e Orlando Marin ai timbales, anche se il primo gruppo nel quale suona ufficialmente è quello di Randy Carlos.

Tony Pabon
Tony Pabon

A seguire suona con l’orchestra di Orlando Marin e con il Sexteto La Playa.

Ma è nel 1962 con l’orchestra di Pete Rodríguez che raggiunge il successo, grazie anche alla composizione di brani come “I like it like that”, “Micaela” e “Fango”.
Il primo disco “At last” è del 1964.

Pete Rodriguez, At last
Pete Rodriguez, At last

Alla fine degli anni sessanta lascia l’orchestra di Pete Rodriguez e fonda La Protesta, nome che nasce da una diatriba sui diritti d’autore delle canzoni che aveva composto per Pete Rodriguez.
Nel 1970 esce il primo disco il cui cantante è Nestor Sanchez.
Fra le canzoni più famose di questo album ricordiamo Averigua.

Con La Protesta realizzerà alcune canzoni di grande impatto come “Lo voy a matar“, Bandera, San Miguel e la già citata Averigua.

Successivamente diventa anche produttore e fra le tante scoperte non possiamo non citare l’Orquesta Colon.

Personalmente ho un bellissimo ricordo di questo artista e le sue canzoni hanno rappresentato una parte importante della mia formazione salsera e sicuramente hanno contribuito a farmi appassionare sempre più a questa meravigliosa musica.

Descansa en paz Maestro.