La rumba ed in generale le espressioni folcloriche di origine africana a Cuba, domenica scorsa hanno sofferto della perdita di uno dei suoi principali esponenti, Gregorio Hernández Ríos, El Goyo, scomparso a 75 anni a La Habana a seguito di una malattia cerebrovascolare.
Fondatore del Conjunto Folclórico Nacional, animatore di numerosi progetti rumberi e di riscatto e promozione delle musiche di origine yoruba e bantú, el Goyo, oltre ad essere un eccellente percussionista, cantante e ballerino, si è distinto per un’intensa attività come docente presso l’Istituto Superiore di Arte e altri centri di educazione artistica a Cuba e all’estero.
Ha partecipato a varie produzioni discografiche come The spirit of Havana, insieme alla canadese Jane Bunnet, e al secondo volume del disco La rumba soy yo – Con sentimiento Manana, della Bis Muswic.
Uno dei principali contributi in questo campo è stato l’album La rumba es cubana – su historia editato dalla casa discografica Unicornio e nominato al Premio Cubadisco 2003 nella categoria musica folclorica.
La rumba y, en general, las expresiones folclóricas de origen africano en Cuba, sufrieron la pérdida ayer domingo de uno de sus más representativos exponentes, Gregorio Hernández Ríos, El Goyo, fallecido a los 75 años de edad, en la capital del país, a consecuencia de una afección cerebrovascular.
Fundador del Conjunto Folclórico Nacional, animador de numerosos proyectos rumberos y de rescate y promoción de las músicas de procedencia yoruba y bantú, el Goyo, además de ser un excelente percusionista, cantor y bailador, se distinguió por una intensa actividad docente en el Instituto Superior de Arte y otros centros de la enseñanza artística en Cuba y el exterior.
Participó en varias producciones discográficas como The spirit of Havana, junto a la canadiense Jane Bunnet, y el segundo volumen del disco La rumba soy yo. Con sentimiento Manana, de Bis Muswic.
Una de sus más importantes contribuciones en ese campo fue el álbum La rumba es cubana. Su historia, del sello Unicornio, nominado al Premio Cubadisco 2003 en la categoría de música folclórica.
Ringraziamo per la collaborazione alle ultime due domande Enzo “Ciccio” Luoni
foto realizzate da Daikil
Vi ricordiamo di cliccare sul pulsante “avanti” per far partire il filmato
Milano 30 Giugno 2007
Come e quando nacque il gruppo musicale Lebron Brothers?
Cominciammo nel 1967 nella città di Brooklin, New York. All’inizio eravamo in quattro fratelli: José, io (Angel), Carlos e Pablo che aveva una sua orchestra che si chiamava La Sonora Arecibeña. Fummo contattati dalla casa discografica Ortiz per registrare un disco, formammo l’orchestra e da lì cominciò tutto. Il primo album si chiamava Psychedelic Goes Latin, era il 1967 e fu subito un successo.
Che importanza ha avuto la musica afro-americana e quali sono stati i cantanti e le orchestre che vi hanno maggiormente influenzato?
Principalmente fu nostro fratello Pablo che era il fratello maggiore e che aveva già una sua orchestra, poi Tito Puente che è stato un gran maestro e anche un grande amico che ci aprì tante porte, se non tutte le porte ai musicisti portoricani nel mondo.
Angel Lebron
Nella musica dei Lebron Brothers c’è una forte influenza soul, avete unito le radici afroamericane con quelle latine, quali musicisti vi hanno ispirato principalmente?
Infatti all’inizio della nostra carriera cantavamo musica americana in inglese, sicuramente James Brown, Los temptation, Marvin Gaye, Smockey Robinson and the miracles, sono state le orchestre/musicisti che che ci hanno influenzato maggiormente dal punto di vista della musica.
James Brown
Los temptation
Marvin Gaye
Smockey Robinson and the miracles
Parlando di latin soul e di boogaloo, quali sono stati i primi musicisti a proporli?
Penso che il primo a iniziare con il boogaloo fu Jhonny Colon, sicuramente fu il primo ad avere un certo successo, poi Pete Rodriguez e quindi noi. La nostra canzone di maggior successo fu Funky Blues, ed è grazie al boogaloo se a distanza di quarant’anni siamo ancora qui, perchè ci fece conoscere fra i bianchi, i latini e gli afroamericani.
Quali furono le cause che portarono alla fine del boogaloo? Ho sentito dire che furono quelli della Fania Records che boicottarono il boogaloo, è vero secondo lei? Qual è la sua opinione?
No, il boogaloo terminò da solo.Fu una cosa di due anni e non dipese dalla Fania. Arrivò la salsa che era più forte e portò alla fine del boogaloo. Così come adesso va di moda il reggaeton che tra un po’ passerà e la salsa tornerà al suo posto. Nessuno potrà mai far terminare il reggaeton, finirà da solo. I giovani vogliono sempre cose nuove, non si fermano mai ad un genere, però non abbandoneranno mai la salsa.
Frankie Lebron
La salsa è la tradizione, il reggaeton è la moda.
Sì, è la moda dei giovani.
I Lebron Brothers pensano di registrare salsa con reggaeton come hanno fatto Andy Montañez o Gilberto Salsa Rosa?
No, noi stiamo bene così come siamo. Tempo fa ho letto un’intervista negli USA dove c’era un rapper di sessant’anni e domandavano a dei giovani se gli sarebbe piaciuto andare a vederlo suonare. La risposta fu negativa, i giovani preferiscono veder rappare i loro coetanei. Per questo motivo non siamo interessati al reggaeton, stiamo bene così.
Carlos Lebron
Avete avuto un grande successo in Colombia, come è cominciato?
La nostra musica ha trovato un ottimo riscontro fra i colombiani, è stata una cosa incredibile. C’è anche da dire che loro sanno molto di musica. I pezzi che abbiamo registrato trent’anni fa oggi sono grandi successi in Colombia. E non solo in Colombia, anche in Perù e in tutto il mondo. Però tutto è cominciato in Colombia, perchè oggi la Colombia, in particolar modo Cali, è l’unico paese che appoggia la musica salsa.
Possiamo affermare che oggi la Colombia è il paese dove la salsa ha maggior successo?
Sì è vero, in Colombia la salsa è molto amata. Anche negli Stati Uniti si ascolta meno ma in Colombia no, loro vivono nella salsa.
Che importanza hanno avuto gruppi portoricani degli anni cinquanta come Cortijo per i Lebron Brothers?
Cortijo y su Combo
Rafael Cortijo, Kako, Ismael Rivera, sono stati tutti nostri amici. Quando noi cominciammo a suonare loro erano già famosi e noi eravamo dei ragazzini di 17 anni e non davamo ancora molta importanza alla loro musica. Poi con il passare degli anni ci siamo resi conto di quanto fossero grandi, erano dei re, dei geni della musica salsa.
Ismael Rivera
Che importanza ha avuto la musica cubana nel vostro stile musicale?
Molta, noi abbiamo avuto un grande successo con dolores, una pachanga, mi sembra fosse di Moon Rivera e Joe Cotto. La musica cubana è buonissima, Benny Moré, Celia Cruz, La Sonora Matancera.
Benny Moré
Che differenza c’è tra la salsa di ieri, degli anni sessanta e settanta, e quella di oggi?
E cosa ne pensa del rilancio della salsa dura a New York ma anche in Colombia?
La salsa di oggi come la salsa romantica, rispettando le persone a cui piace, non è salsa vera, non è salsa callejera (del popolo), non è salsa dura.
Si può dire che è pop con una base salsera?
E’ più una “balada”, fatta per i ballerini.
…magari con un cantante carino…
Sì, perchè la gente sia invogliata a ballare. La verità è che un ballerino di salsa, non vuole ballare questa musica ma vuole la salsa dura, la salsa di Eddie Palmieri, dei Lebron Brothers, di Papo Lucca e La Sonora Ponceña, questa è la salsa che piace.
Tutti gli spettacoli dei ballerini più famosi sono realizzati su salsa classica e grazie a questa cosa oggi molte persone si stanno avvicinando alla salsa degli anni sessanta/settanta, al punto che in questo periodo in Italia è aumentato l’ascolto di salsa classica, che per me è la migliore.
Infatti noi stiamo girando per molti congressi e festival di salsa, perchè la gente vuole la salsa dura, che è la musica che preferisce.
Nuove produzioni in vista?
Per il quarantesimo anniversario abbiamo realizzato una nuova produzione, adesso sta per uscire il secondo volume, dove ci sono diversi cantanti come Frankie Vasquez, Héctor Pichi Pérez, Luigi Texidor, Pupy Cantor, ce ne sono molti. E nel prossimo che uscirà ci sarà anche Cano Estremera.
Qual è la canzone dei Lebron Brothers che le piace di più e perchè?
Quella che mi piace di più?E’ difficile ce ne sono tante… (uno dei fratelli suggerisce Cucala e scoppia una risata generale)…Cucala è di Celia! No, quella che piace a tutti è Salsa y Control ed è stata la canzone che ci ha permesso di aprire le porte verso il mondo.
Ringraziamo la direzione del Festival Latino Americando per averci concesso la possibilità di realizzare questa intervista
Paco Zambrano comincia la carriera artistica come cantante nel 1961 in prestigiose orchestre fra le quali quella di Lucho Macedo e Ñiko Estrada.
Nel 1965 decide di studiare le percussioni alla ricerca di nuove opportunità, cosa che inizia a fare in alcune orchestre suonando la batteria anche se è con il bongo che trova le maggiori soddisfazioni suonando con numerosi artisti fra i quali ricordiamo Tania Libertad, Lucha Reyes, Rulli Rendo, Freddy Poland, Enrique Linch, Peter Dellis, Los Pakines, Agua Marina, Armonía 10, Iván Cruz, Los Shapis, Los Hnos Crasto.
Nel 1966 crea la sua prima formazione “Paco Zambrano y su Combo“.Al tempo stesso collabora anche con altri gruppi come Compay Quinto y Ribereños suonando il guiro.
L’anno successivo pubblica il suo primo disco a 45 giri con l’orchestra Paco Zambrano y su Combo, la canzone s’intitola “Bochinchosa” con la voce di Pablo Villanueva Branda, il grande Melcochita.
Lo stesso anno viene convocato dal Sig. Alberto Marabí per suonare con il gruppo “Los cuatro Gatos” di José Crobeto. Questo è il suo trampolino come bongocero e che gli permette di essere messo sotto contratto dal Sig. Marabí come direttore artistico per l’etichetta DINSA, registrando con “Manzanita y su conjunto”, “ Los Orientales”, “Los Rumbaney”.
Nel 1968 registra la canzone “MeshKalina” che è un grande successo e continua a collaborare con questa etichetta fino al 1970. L’anno successivo fonda “Paco Zambrano y sus Ratones”, formazione attiva fino al 1976, con canzoni di successo come: “El hueco” , “El queso”, “La trampita”.
El queso
Lo stesso anno diventa direttore artistico della Decibel e nel frattempo continua a portare avanti le collaborazioni con altri gruppi dove ottiene grandi consensi che lo portano, nel 1971, ad essere messo sotto contratto dall’etichetta FTA e a registrare “Bailando con Patricia”, canzone che diventa una hit a livello nazionale. Nel 1972 registra “Guajira son”. Due anni dopo, nel 1974, è la volta di “Yo vengo de la montaña” con l’etichetta Sono Radio e “Son seis cuadras”.
Prima di terminare il suo contratto con la Decibel, registra due dischi a 45 giri: “A Sarita” e “Baila mi Gaita” e nel frattempo continua a collaborare come bongocero per diversi artisti.
Nel 1977 viene entra a far parte dei “Los Pakines” con cui suona per dieci anni.
Dopo questo periodo, nel 1988 passa alla casa discografica MAG con “Paco Zambrano y su Orquesta”, lanciando sul mercato successi come “Divo yo” , “Estas Equivocado”, “Como podré disimular” e “Que tontos hemos sido” fino al 1992. Due anni dopo riprende nuovamente l’attività come autore e compositore con un CD che viene stampato in Argentina per la Sony Music. Nel 1997 inizia la collaborazione con l’etichetta MAG con l’orchestra Paco Zambrano Orquesta, con cui pubblica quattro dischi che gli permettono di raggiungere grandi successi, inclusa la registrazione con Anaís, canzoni come: “La Maleta” e “El baile del pingüino”, che sono trasmesse dalle catene HTV e Ritmoson Latino.
Nel 1999 registra con Marisela Puicón il successo “Sed de Amor” e sempre nello stesso anno incide con Maria Pía y Timoteo il brano “Hay que reír”.
Nel 2006 realizza alcuni arrangiamenti musicali come autore e compositore per alcune mini serie in televisione per il canale Frecuencia Latina.
Attualmente si sta preparando a rilanciare la sua formazione Paco Zambrano y sus Ratones, ben trenta anni dopo, con l’intento di suonare guarachas con son cubano. Sono già stati registrati alcuni brani promozionali intitolati Mix Ratones, con due canzoni di successo negli anni ottanta ma con arrangiamenti più moderni e un’altra canzone inedita intitolata Dejar de Pensar.
Se inicia como cantante en el año 1961, alternando con prestigiosas Orquestas, entre ellas, Lucho Macedo, Ñiko Estrada, entre otros.
Luego, tratando de salir adelante, se instruye en el área de percusión a inicios del año 1965. Es así que con la batería graba con orquestas y Grupos musicales de la Nueva Ola. Pero fue el bongó el instrumento que le dió muchas satisfacciones económicas, grabando con Orquestas, Grupos tropicales e Intérpretes melódicos, caben resaltar, Tania Libertad, Lucha Reyes, Rulli Rendo, Freddy Poland, Enrique Linch, Peter Dellis, Los Pakines, Agua Marina, Armonía 10, Iván Cruz, Los Shapis, Los Hnos Crasto, entre muchos.
En el año 1966 Forma su primera agrupación “Paco Zambrano y su Combo”. Asimismo graba con grupos tropicales con el Huiro, Entre ellos: Compay Quinto y Ribereños.
Al siguiente año graba su primer disco 45 RPM, como “Paco Zambrano y su Combo” el tema “Bochinchosa” con la voz de Pablo Villanueva Branda, el gran Melcochita. Fue convocado el mismo año por el Sr. Alberto Marabí para grabar con el grupo “Los cuatro Gatos” de José Crobeto. Ese fue su trampolín como bongocero, por que el mismo Sr. Marabí lo contrató como director artístico para el sello DINSA, grabando con “Manzanita y su conjunto”, “ Los Orientales”, “Los Rumbaney”, entre otros.
Graba como artista para DINSA, en el año 1968, el tema “MeshKalina” que fue un gran exito, continuando con este sello hasta el año 1970. Al año siguiente forma su agrupación musical, “Paco Zambrano y sus Ratones”, con quiénes estuvo vigente hasta el año 1976, entres sus exitos podemos mencionar : “El hueco” , “El queso”, “La trampita” .En ese año se convierte en director artístico de Decibel, mientras que a la par, seguía grabando con otros grupos. En entre estos años logra grandes avances, como el ser contratado en el año 1971 por el sello FTA con el nombre de su nueva agrupación y grabar el tema “ Bailando con Patricia” siendo un exito a nivel nacional. En 1972 Graba el tema “Guajira son” con la guitarra “ El Tres Cubano”. Dos años después, en 1974, graba con el sello “Sono Radio” los temas “ Yo vengo de la montaña” y “Son seis cuadras”.Antes de culminar su contrato con Decibel, graba dos discos 45 RPM “A Sarita” y “Baila mi Gaita”. Cabe resaltar que continuaba con sus grabaciones como bongocero para diferentes interpretes, esto hasta la actualidad.
Es así como en 1977 es contratado por el grupo “Los Pakines” por 10 años. Luego de este lapso, en el año 1988, grabó para discos MAG como “Paco Zambrano y su Orquesta”, entre sus exitos estan “Divo yo” , “Estas Equivocado”, “Como podré disimular” y “Que tontos hemos sido” hasta 1992. Dos años después retoma nuevamente su condición de Autor y Compositor. En ese mismo año graba un CD que fue editado en Argentina, para el sello Sony Music. Como: “A bailar” con la Paco Band. En el año 1997, graba musica salsa para el sello MAG como “Paco Zambrano y Orquesta”, logrando culminar 4 discos ; este año estuvo lleno de logros, incluyendo la grabación que realizó junto con Anaís, temas como: “La Maleta” y “El baile del pingüino”, temas emitidos por las cadenas HTV Y ritmoson Latino. En el año 1999 graba con Marisela Puicón el éxito “ Sed de Amor”, y también grabó en ese mismo año para Maria Pía y Timoteo el tema “Hay que reír”.
En el año 2006, como Productor Musical y Compositor, hizo Arreglos Musicales y también cedí temas como Autor y Compositor para las mini series de Frecuencia Latina, siendo convocado primero, por la productora Susana Bamonde, para la mini serie, Vírgenes de la Cumbia, donde incluyeron 10 temas de su autoría y después, Camino a casa, con Camote y Paquete, donde incluyeron 9 temas de su autoría, ya después ese mismo año fue convocado por la Sra. Michelle Alexander, para Virgenes de la Cumbia 2, donde también cedió12 temas, sigue trabajando con ambas productoras, donde hizo musica para Miniseries: por Sarita, Pide un Milagro, Fuerza Fenix, Dina Paucar 2, y temas principales en : Aventura de Navidad, El profe y Chapulín el Dulce.En el 2008, fue Director Musical del Programa Sábados Tropicalesm con Karen y Lizet, siendo el tema de cortina, de su autoría.
En la actualidad esta presto a reaparecer con su Agrupación Musical, Paco Zambrano y sus Ratones, después de 30 años, haciendo guarachas con son cubano. Ya han grabado para reaparecer, dos Temas Promocionales de Títulos: Mix Ratones, con dos temas que fueron éxitos en los 80’s, ahora con arreglos más modernos y el tema Dejar de Pensar, tema inédito y de su autoría.
Sono quasi trentamila le copie di cd e dvd dedicati a Tite Curet Alonso vendute nelle filiali del Banco Popular di Puerto Rico e tutto questo in un solo mese dalla sua presentazione.
Davvero un risultato molto positivo se si considera anche che il disco ha venduto più di molte altre produzioni in vendita in questo periodo, cosa che ha soddisfatto i produttori di “Sonó, sonó… Tite Curet“, lo speciale natalizio dedicato al più grande compositore portoricano di salsa di tutti i tempi.
Per celebrare questo successo e come regalo per l’Epifania, il Banco Popular permetterà al pubblico di scaricare gratuitamente dal sito internet Sonosono.com la canzone “Tristeza encantada” interpretata dalla giovane cantante Kiani Medina.
Tutto questo sarà possibile solo il giorno 6 Gennaio.
Una volta iniziai a leggere qualcosa riguardo l’esimio tresero, compositore ed arrangiatore cubano Andrés Echeverría – noto come “El Niño Rivera“, e mi imbattei nel concetto sempre azzeccato del musicista, ricercatore e scrittore – anch’esso Cubano – Leonardo Acosta, che in riferimento al tresero scrisse: “… dopo la sua morte “El niño Rivera” seguitò ad essere il più sconosciuto, il “grande dimenticato” tra i geni musicali cubani, uno di quei musicisti rispettati ed ammirati dai propri colleghi ma praticamente ignorato dagli impresari e dal grande pubblico”.
Le seguenti righe son dedicate a un musicista che – proprio come “El niño Rivera“, non è più tra noi e che anch’esso – una volta scomparso – continua ad essere il “grande dimenticato tra i geni musicali portoricani”, un gigante tra i giganti, un musicista tra i musicisti; ammirato da tutti i suoi colleghi e da pochi conoscitori e ricercatori, ma ignorato dai promotori e dalla massa.
* Le sue attività: pianista, produttore, compositore, arrangiatore, direttore musicale e grafico
* I suoi soprannomi: Mr. Melody e La Maravilla
* Il suo nome: Jorge Millet
Sebbene l’affetto e l’ammirazione per il pianista si limitano a una manciata di musicisti e ai più fedeli e affezionati fans salseri, Jorge Millet va ricordato come uno dei pianisti e arrangiatori piu rappresentativi e melodici della storia della salsa. “Mr. Melody”, un nome giustamente attribuito, si è sempre distinto per il suo alto senso estetico quando arrangiava od orchestrava un brano, tenendo sempre presente il tipico sabor della musica caraibica ed rimanendo sempre fedele al vigore salsero, caratteristiche che si trovano in molti dei suoi agguerriti ed elettrizzanti assoli di piano.
Fu così importante il lavoro di Jorge Millet, che orchestre notevoli come gli Afrocubans di Frank Grillo alias “Machito” affidarono alle sue mani ed al suo talento di pianista la responsabilità della conduzione di alcune loro sessioni di registrazione.
La qualità e il professionismo del maestro però non si produssero solo con queste importanti formazioni, ma anche in tante altre di piccole dimensioni ed ancora intente a farsi un nome, tanto avantaggiate dal talento di questo grande musicista che sembrava avere il dono speciale di scoprire tesori musicali nascosti nell’immenso scenario dell’industria discografica.
A supporto e completamento di quanto esposto, mi permetto di riportare il pensiero del giornalista portoricano Miguel López Ortiz su “Mr. Melody”: “Tutti i grandi artisti, così come i più fervidi appassionati di salsa, concordano sul fatto che Jorge Millet fosse tra i migliori orchestratori che ebbe questa musica al proprio apice: gli incandescenti anni 70. La sua qualità, sotto tale ruolo, lo rese degno di riconoscimento a New York, Venezuela, Perù, Panamà e naturalmente la sua nativa Puerto Rico. Qui la rivista Farandula gli conferì il premio DIPLO come miglior arrangiatore nel 1976. Egli fu poi particolarmente orgoglioso della Palma D’Oro che ricevette a Lima nel Gennaio 1977, dato che questo riconoscimento lo premiava per la sua attività come compositore. In sintesi, fu premiato come compositore ed arrangiatore”.
Lasciatemi sottolineare, amabili lettori, che i premi ricevuti come pianista e come compositore sono un riconoscimento molto importante nonché alcuni dei passi più importanti della carriera di Jorge Millet.
Ricordiamoci che nell’anno 1979 “La Maravilla” (Jorge Millet) fece parte dello staff di arrangiatori della poderosa orchestra del maestro Tito Puente, a fianco ad altre eminenti figure del calibro dei maestri Marty Sheller, Luís Cruz, Edy Martínez (di Pasto, Colombia) e dello stesso Tito Puente nell’album “Homenaje a Beny Vol. I”, album che grazie ai suoi arrangiatori fece guadagnare un Grammy al Rey del Timbal.
D’altra parte furono molte le composizioni create da Jorge Millet, in una attività e una costanza che lo appassionavano e lo riempivano di soddisfazione; alcune delle sue creazioni sono: “TAMBÓ”, “ES TARDE” e “MR. WELCOME“ registrata dai Los Hijos del Rey.
“VACILA Y GOZA” composta per il Conjunto Universal. “LOS TAMBORES“ per i Puerto Rico All Stars. “SONERO” e “TIBURÓN DE AGUA DULCE” cantate da Marvin Santiago. “ESA QUE YO CONOCÍ“ registrata da Willie Rosario. “MALQUERIDA” e “SIEMPRE ESTARÉ CONTIGO” – Con l’Orchestra di Pedro Conga. “EN MIS ROSALES” e “HERENCIA RUMBERA”, condividendo con Angélica López la composizione di queste due tracce destinate all’orchestra “Apollo Sound” di Roberto Roena. Jorge Luís MIllet nacque nella pittoresca Santurce, Puerto Rico, nel Marzo 1939; fin da giovanissimo s’interessò alla musica, imparando a suonare il piano come autodidatta per poi passare – con l’ausilio di amici musicisti – allo studio del solfeggio che gli permise di perfezionarsi e assumere le basi fondamentali per la successiva carriera di arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nel 1964 forma una piccola orchestra che si scioglie nel 1969; in quell’epoca Jorge Millet si occupa di disegno grafico presso un’agenzia pubblicitaria. Alla fine degli anni ’60 il pianista lavora con molte piccole orchestre presenti sulla scena portoricana, però all’inizio degli anni ’70 – considerati i più brillanti della storia salsera – il pianista decide di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare il Chicago Music College e quindi ampliare le sue conoscenze in tema di armonia ed orchestrazione.
Ritornato a Puerto Rico, arricchito di teoria e pratica musicale, viene ingaggiato da diversi autorevoli musicisti salseri che vedevano nelle doti del maestro un inestimabile valore, un genio che avrebbe conferito apporti fondamentali in ciascuna delle loro orchestre: figure del calibro di Rafael Cortijo, Tommy Olivencia, Willie Rosario, Roberto Roena, Ismael Miranda (tra i tanti) contavano sulle capacità di “La Maravilla” nel creare brani, suonare il piano e dirigere gli orchestrali.
Nel 1976 il maestro Jorge Millet viene ingaggiato come produttore musicale dell’etichetta TH Records, la grande compagnia venezuelana fondata a Puerto Rico dall’esimio produttore nato in repubblica Dominicana, ma portoricano d’adozione, José Francisco Torres Cruz, meglio conosciuto nell’ambiente come Frank Torres.
Con quell’etichetta il pianista ha l’opportunità di supervisionare e collaborare ad un’infinità di registrazioni di salseri portoricani della stessa scuderia; di quell’ondata ricordiamo, tra gli altri, Paquito Guzman, Orquesta La Solución, Andy Montanéz, Marvin Santiago.
Grazie a questo legame si verifica un fatto che considero fondamentale nella storia della salsa e che evidenzia una volta in piu le doti del maestro Jorge Millet sia sul piano artistico che su quello umano.
Questo succede a fine anni ’70 quando “Mr Melody” riscopre e rilancia “El Sonero Del Pueblo” Marvin Santiago, che in quell’epoca era praticamente inerte e fuori dal giro musicale a causa dei suoi gravi problemi di dipendenza dalla droga.
Ecco, Jorge Millet esorta il sonero a continuare la sua carriera e a proporsi come solista, lo presenta alla TH Records, forma il gruppo musicale e crea le copertine dei dischi; oltre agli arrangiamenti, Millet compone alcuni brani per Marvin, ottendo così il recupero di un Gran Sonero ma soprattutto di un Essere Umano. Il noto collezionista colombiano nonché promotore della musica afro-antillana Gary Domínguez, in alcune fra le sue più importanti conferenze commentò così questo splendido episodio della storia dei due musicisti: “Tra il ’78 e il ’79, quando Santiago si ritrova virtualmente ritirato dalla scena artistica a causa della droga, uno dei musicisti più interessanti e rispettati di Puerto Rico – Jorge Millet “La Maravilla” – concentra tutta la sua attenzione sul potenziale che si stava dissipando in Marvin e lo esorta a proporsi come solista. Jorge Millet lo presenta alla TH, gli fa gli arrangiamenti, la grafica, le composizioni e degli assoli di piano che si convertiranno in classici non solo di Santiago ma della stessa musica portoricana”; continua Domínguez: “Millet vide in Marvin la possibilità di “costruire” una figura di “Sonero del Pueblo” di grande traino popolare, capace da sé di diventare personaggio e istituzione”.
Come diceva Gary, il nostro Millet fu uno dei musicisti più riconosciuti e rispettati tanto in Puerto Rico che a New York, e ciò è dimostrato dalla sua lunga militanza in orchestre e conjuntos che apprezzavano il potenziale e l’immenso talento del maestro, il quale contraccambiava questo affetto con un lavoro musicale e grafico di grande valore artistico.
Nel nostro spazio radiofonico “El Lenguaje Del Son” ci demmo il compito di elencare tutte le orchestre, conjuntos e combos in cui il maestro Millet lasciò la sua impronta personale, sia al piano che negli arrangiamenti, sia nella produzione che nel disegno delle copertine; il risultato fu sorprendente perché ne uscirono 57 formazioni diverse (inclusa la sua, battezzata “A Magic Dream”, per la TH Records), le quali possono anche non esser tutte ma che comunque son già così tante che giustificano quanto detto su “Mr Melody”.
Esse sono:
* ORQUESTA LA CRIOLLA
* ORQUESTA LA CONQUISTADORA
* CONJUNTO UNIVERSAL
* CONJUNTO BORINCUBA
* ORQUESTA MUNDO
* ORQUESTA NATER
* CONJUNTO DE RAFAEL CORTIJO
* ORQUESTA LA COMPAÑÍA
* ORQUESTA DE MARVIN SANTIAGO
* PUERTO RICO ALL STARS
* ORQUESTA DE JUSTO BETANCUR
* ORQUESTA DE BOBBY VALENTÍN
* APOLO SOUND DE ROBERTO ROENA
* ORQUESTA HOMMY DE JESÚS CEPEDA
* LOS AFROCUBANOS DE MACHITO
* ORQUESTA LA SALSA MAYOR
* ORQUESTA DE ISMAEL MIRANDA
* ORQUESTA DE WILLIE ROSARIO
* ORQUESTA DE NACHO SANABRIA
* ORQUESTA DE LOUIE RAMÍREZ
* ORQUESTA DE JOE QUIJANO
* ORQUESTA DE RAFAEL “CHULETA” DE JESÚS
* ORQUESTA DE ROBERTO ANGLERÓ
* ORQUESTA DE “CHIVIRICO” DÁVILA
* ORQUESTA DE CHEO FELICIANO
* ORQUESTA LA SELECTA DE RAPHY LEAVIT
* ORQUESTA DE TITO PUENTE
* ORQUESTA DE PAQUITO GUZMÁN
* ORQUESTA DE RAFY DÍAZ
* ORQUESTA DE TOMMY OLIVENCIA
* ORQUESTA LOS KIMBOS
* ORQUESTA INTERNACIONAL DE PEDRO “CONGA” LÓPEZ
* ORQUESTA ROBERTO Y SU NUEVO MONTUNO
* ORQUESTA DE OSWALDO VALENTÍN
* ORQUESTA LA TRÓPICA
* ORQUESTA DE NELSON DE JESÚS
* ORQUESTA DE ADALBERTO SANTIAGO
* ORQUESTA DE JOHNY EL BRAVO
* ORQUESTA DE FAUSTO REY
* ORQUESTA DE LUIGUI TEXIDOR
* ORQUESTA BORINQUEN
* LOS HIJOS DEL REY
* GRABACIÓN DE TITE CURET ALONSO
* ORQUESTA MULENZE
* ORQUESTA DE RAY PÉREZ (Musicista portoricano)
* GRABACIONES DE MILLI QUEZADA
* CHAMACO RIVERA
* TABACO Y SUS METALES
* ORQUESTA DE LARRY HARLOW
* GRABACIONES DE DANNY RIVERA
* ORQUESTA LA GRANDE (DI PORTORICO)
* GRUPO BOMBAZZO DE SAMY AYALA
* ORQUESTA SALSA FEVER
* ORQUESTA DE TONY YANZ
* GRABACIONES DE JOSÉ NOGUERAS
Secondo le nostre ricerche l’ultimo lavoro di Jorge Millet fu agli arrangiamenti per chitarra dell’album “Respirar” del cantautore Wilkins; questa sarebbe la sua cinquantasettesima produzione. Come si è detto piu volte nella storia, la maggior parte dei grandi personaggi e genii muoiono giovani e “La Maravilla” non fece eccezione; il 1 Luglio del 1981 a Santurce, la terra che gli diede i natali appena 42 anni prima, morì Mr Melody lasciandoci un patrimonio musicale che ancora deve essere scoperto e proposto alle nuove generazioni: un’eredità che ci ha permesso di scoprire e di godere della maestosità di un Genio Maravilloso e Melodico.
FONTI CONSULTATE:
ACOSTA, Leonardo. Notas acerca de “El Niño Rivera”
LÓPEZ ORTIZ, Miguel. – Jorge Millet Fundación Nacional para la Cultura Popular. Puerto Rico
DOMÍNGUEZ, Gary. Audiciones Taberna Latina
PROGRAMMA RADIO “EL LENGUAJE DEL SON” Emisora Cultural Universidad de Antioquia – Sistema de Radio Educativa, 1 410 A.M. Sabato e giorni festivi dalle 17 – Venerdì alle 21
En algún momento, cuando me interesé por leer algo sobre el eximio tresero, compositor y arreglista cubano Andrés Echeverría, conocido como “El niño Rivera”, me tope con el concepto siempre acertado del músico, investigador y escritor, también cubano, Leonardo Acosta, quien anotaba lo siguiente refiriéndose al tresero: “…después de su muerte “El niño Rivera” continuó siendo el más desconocido, el “gran olvidado” de los genios musicales cubanos, uno de esos músicos respetados y admirados por sus colegas, pero prácticamente ignorado por los promotores y el gran público”.
Las siguientes notas están dedicadas a un músico, que al igual que “El niño Rivera”, ya no está entre nosotros y quien también, después de muerto, continúa siendo “el gran olvidado de los genios musicales boricuas”, un gigante entre los gigantes, un músico entre los músicos; admirado por todos sus colegas y algunos conocedores e investigadores, pero ignorado por los promotores y el gran público:
* Sus oficios: Pianista, productor, compositor, arreglista, director musical y diseñador gráfico.
* Sus apelativos: “Mr. Melody” o “La Maravilla”.
* Su nombre: Jorge Millet.
Pero aunque el cariño y la admiración por el pianista se limitan a un puñado de músicos y a los más fieles y fervorosos seguidores y gozadores de la expresión salsera, a Jorge Millet lo debemos recordar como uno de los pianistas y arreglistas más representativos y melodiosos en la historia de la salsa.
“Mr. Melody”, un apelativo justamente otorgado, siempre se destacó por su alto sentido estético a la hora de arreglar u orquestar una pieza musical, teniendo siempre presente el sabor típico de la música del caribe y siendo fiel a la bravura salsera, características que se reflejan en muchos de sus solos de piano aguerridos y electrizantes.
Fue tan importante el trabajo de Jorge Millet, que bandas tan notables como “Los Afrocubanos” de Frank Grillo “Machito”, depositaron en las manos y el talento del pianista la responsabilidad de la conducción de algunas de sus sesiones de grabación.
Pero no sólo en estas bandas de amplio recorrido quedó plasmada la calidad y el profesionalismo del maestro, también muchas agrupaciones pequeñas, las cuales buscaban hacerse a un nombre, fueron apoyadas por el talento de ese gran músico quien pareciera tener un don especial para descubrir tesoros musicales escondidos en la gran maraña de la industria discográfica.
Para ampliar y respaldar lo anteriormente dicho, permítanme recoger el concepto del cronista boricua Miguel López Ortiz refiriéndose a “Mr. Melody”: “Todas las grandes figuras, así como los más fervorosos seguidores de la salsa, coinciden al calificar a Jorge Millet entre los mejores orquestadores que tuvo esta música durante su etapa cumbre: los candentes 70. Su calidad en tal faceta, lo hizo acreedor a importantes reconocimientos en Nueva York, Venezuela, Perú, Panamá y, naturalmente, su natal Puerto Rico.
Aquí la Revista Farándula le concedió el premio Diplo correspondiente al mejor arreglista del año 1976. Sin embargo, siempre sintió particular orgullo por La Palma de Oro que recibió en Lima en enero de 1977, ya que dicho galardón también abarcaba su faceta de autor. En otras palabras, se le seleccionó mejor Compositor y Arreglista”.
Déjenme destacar amables lectores, a propósito de los premios recibidos por el pianista y de su faceta como compositor, un reconocimiento bien importante y algunas de las páginas de la cosecha de Jorge Millet.
Recordemos que en el año 1979 “La Maravilla” hizo parte del Staff de arreglistas de la poderosa orquesta del maestro Tito Puente, al lado de de otras figuras destacadas como los maestros Marthy Sheller, Luís Cruz, Edy Martínez de Pasto, Colombia y el propio Tito Puente en el álbum “Homenaje a Beny Vol. I”, el cual, y gracias a los aportes de estos eximios arreglistas, le merecieron un premio Grammy al “Rey del Timbal”. De otro lado, fueron muchas las piezas compuestas por Millett, en un ejercicio y una disciplina que lo apasionaban y lo llenaban de satisfacción; algunas de sus creaciones son:
“TAMBÓ”, “ES TARDE” y “MR. WELCOME” Grabadas por Los Hijos del Rey.
“VACILA Y GOZA” Lograda por el Conjunto Universal.
“LOS TAMBORES” Puerto Rico All Stars.
“SONERO” y “TIBURÓN DE AGUA DULCE” Vocalizados por Marvin Santiago.
“ESA QUE YO CONOCÍ” Grabada por Willie Rosario.
“MALQUERIDA”, “SIEMPRE ESTARÉ CONTIGO” – Con la Orquesta de Pedro Conga.
“EN MIS ROSALES” y “HERENCIA RUMBERA”, compartiendo la autoría de estas dos obras con Angélica López y las cuales fueran logradas por el “Apolo Sound” de Roberto Roena. Jorge Luís Vélez Millet, nació en la pintoresca población de Santurce, Puerto Rico, en marzo de 1939; desde muy joven se interesó por la música, aprendiendo a tocar el piano en forma autodidacta, para luego y gracias a la colaboración de algunos amigos músicos, aprender solfeo, lo que lo llevó a perfeccionarse y a obtener una herramienta fundamental para su posterior carrera como arreglista y director musical. En 1964 forma una pequeña agrupación, la cual se desintegra en 1969; para aquella época Jorge Millet se desempeñaba como diseñador gráfico en una agencia de publicidad.
Finalizando la década del 60 el pianista trabajó con muchas orquestas pequeñas en el escenario artístico de Puerto Rico, pero comenzando el siguiente decenio, el de los 70, considerado el más brillante en la historia salsera, el pianista decide viajar a Estados Unidos para ingresar al Chicago Music Collage y así ampliar sus conocimientos en Armonía y Orquestación.
Al regresar a la Isla, cargado de experiencia y fortalecido académicamente, es contratado por varios de los músicos representativos de la expresión, quienes vieron en el maestro una joya de un incalculable valor, un genio que haría aportes fundamentales para la consolidación de cada una de sus agrupaciones; figuras del calibre de Rafael Cortijo, Tommy Olivencia, Willie Rosario, Roberto Roena, Ismael Miranda, entre muchos otros, contaron con la sapiencia de “La Maravilla” en la confección de las piezas, en la ejecución del piano y en la dirección musical de sus bandas.
En 1976, el maestro Jorge Millet es contratado como Productor Musical de la etiqueta TH Récords, la magnífica compañía venezolana establecida en Puerto Rico por el eximio productor nacido en República Dominicana, pero puertorriqueño por adopción y cariño, José Francisco Torres Cruz, más conocido en el ambiente como Frank Torres.
Con el sello el pianista tuvo la oportunidad de participar y de coordinar un sinnúmero de grabaciones de los salseros boricuas afiliados a éste; de aquella camada destacamos a: Paquito Guzmán, Orquesta La Solución, Andy Montañez, Marvin Santiago, entre otros. Gracias a esta vinculación se da un hecho que considero fundamental en la historia de la salsa y que avala nuevamente las dotes del maestro Jorge Millet, tanto en el campo artístico, como en el humano.
La historia se escenifica a finales de la década de 1970 cuando “Mr Melody” ayuda y re-descubre a “El Sonero del pueblo” Marvin Santiago, quien por aquella época estaba prácticamente derrotado y fuera de escena debido a sus profundos problemas de drogadicción.
Pues bien, Jorge Millet anima al sonero a continuar su carrera y a lanzarse como solista, y es así como lo inscribe en la compañía TH, forma la orquesta y hace los diseños de las carátulas; además de los arreglos, Millet compone algunos temas para las producciones de Marvin, dando como resultado la recuperación de un gran sonero, pero más que ello, la recuperación de un Ser Humano.
El destacado coleccionista colombiano e impulsor de la música afro antillana Gary Domínguez, comentó así en alguna de sus importantes audiciones este hecho valioso en la historia de los dos músicos: “Entre 1978 y 1979, cuando Santiago estaba virtualmente retirado del medio artístico debido a la drogadicción, uno de los músicos más interesantes y respetado de la Isla, Jorge Millet, “La Maravilla”, vuelca toda su atención hacía el potencial que se estaba desperdiciando en Marvin y lo anima a presentarse ya definitivamente como solista. Jorge Millet lo presenta al sello TH, hace los arreglos, logotipos, composiciones y unos “solos” de piano que se convertirían en temas clásicos, no sólo del repertorio de Santiago, sino de la salsa misma de Borinquen”; y continúa Domínguez: “Millet vio en Marvin la posibilidad de “crear” un sonero de pueblo de gran arraigo popular que podía por sí solo, convertirse en personaje e institución”.
Como lo anotaba Gary, nuestro invitado a estas notas fue uno de los músicos más reconocidos y respetados, tanto en Puerto Rico, como en Nueva York, y esto quedó demostrado en su amplio recorrido por bandas y conjuntos que apreciaban el potencial y el inmenso talento del maestro quien correspondió a este cariño con un trabajo musical y pictórico de un fuerte potencial artístico.
En nuestro espacio radial “EL LENGUAJE DE SON”, nos dimos a la tarea de hacer una compilación de orquestas, conjuntos y combos en las cuales el maestro Millet dejó su sello personal, tanto en el piano y los arreglos, como en la producción y diseño de carátulas; el resultado de esta investigación sorprende, pues organizamos un listado de 57 agrupaciones (incluida su producción como solista bautizada: “A Magic Dream”, bajo la etiqueta TH Récords), que pueden ser más, pero de todas maneras consideramos que es un número alto que respalda todo lo dicho acerca de “Mr. Melody”. Estas agrupaciones son:
* ORQUESTA LA CRIOLLA
* ORQUESTA LA CONQUISTADORA
* CONJUNTO UNIVERSAL
* CONJUNTO BORINCUBA
* ORQUESTA MUNDO
* ORQUESTA NATER
* CONJUNTO DE RAFAEL CORTIJO
* ORQUESTA LA COMPAÑÍA
* ORQUESTA DE MARVIN SANTIAGO
* PUERTO RICO ALL STARS
* ORQUESTA DE JUSTO BETANCUR
* ORQUESTA DE BOBBY VALENTÍN
* APOLO SOUND DE ROBERTO ROENA
* ORQUESTA HOMMY DE JESÚS CEPEDA
* LOS AFROCUBANOS DE MACHITO
* ORQUESTA LA SALSA MAYOR
* ORQUESTA DE ISMAEL MIRANDA
* ORQUESTA DE WILLIE ROSARIO
* ORQUESTA DE NACHO SANABRIA
* ORQUESTA DE LOUIE RAMÍREZ
* ORQUESTA DE JOE QUIJANO
* ORQUESTA DE RAFAEL “CHULETA” DE JESÚS
* ORQUESTA DE ROBERTO ANGLERÓ
* ORQUESTA DE “CHIVIRICO” DÁVILA
* ORQUESTA DE CHEO FELICIANO
* ORQUESTA LA SELECTA DE RAPHY LEAVIT
* ORQUESTA DE TITO PUENTE
* ORQUESTA DE PAQUITO GUZMÁN
* ORQUESTA DE RAFY DÍAZ
* ORQUESTA DE TOMMY OLIVENCIA
* ORQUESTA LOS KIMBOS
* ORQUESTA INTERNACIONAL DE PEDRO “CONGA” LÓPEZ
* ORQUESTA ROBERTO Y SU NUEVO MONTUNO
* ORQUESTA DE OSWALDO VALENTÍN
* ORQUESTA LA TRÓPICA
* ORQUESTA DE NELSON DE JESÚS
* ORQUESTA DE ADALBERTO SANTIAGO
* ORQUESTA DE JOHNY EL BRAVO
* ORQUESTA DE FAUSTO REY
* ORQUESTA DE LUIGUI TEXIDOR
* ORQUESTA BORINQUEN
* LOS HIJOS DEL REY
* GRABACIÓN DE TITE CURET ALONSO
* ORQUESTA MULENZE
* ORQUESTA DE RAY PÉREZ (MUSICO PUERTORRIQUENO)
* GRABACIONES DE MILLI QUEZADA
* CHAMACO RIVERA
* TABACO Y SUS METALES
* ORQUESTA DE LARRY HARLOW
* GRABACIONES DE DANNY RIVERA
* ORQUESTA LA GRANDE (DE PUERTO RICO)
* GRUPO BOMBAZZO DE SAMY AYALA
* ORQUESTA SALSA FEVER
* ORQUESTA DE TONY YANZ
* GRABACIONES DE JOSÉ NOGUERAS
De acuerdo con las investigaciones el último trabajo de Jorge Millet, fueron los arreglos para cuerdas del álbum “Respiraré” del cantautor Wilkins; esta sería la producción Nº 57. Como se ha repetido a lo largo de la historia, la mayoría de los grandes personajes y genios, mueren jóvenes y “La Maravilla” no fue la excepción; el 1º de julio de 1981 en Santurce, la tierra que hacía apenas 42 años lo había visto nacer, muere “Mr. Melody”, dejando para la historia de la salsa, un legado que aún sigue esperando ser develado y presentado a las nuevas generaciones; una herencia que nos ha permitido gozar y descubrir, a quienes nos hemos interesado en ella, toda la majestuosidad de… un GENIO MARAVILLOSO Y MELÓDICO.
In seguito all’anniversario della scomparsa di Marty Galagarza avvenuta il 30 dicembre 2010 abbiamo deciso di fare un articolo sul percussionista conosciuto per aver suonato nell’orchestra La Conspiracion di Ernie Agosto e successivamente per aver fondato La Conquistadora.
L’orchestra La Conquistadora nasce nel 1972, quando Marty Galagarza, bongosero de La Conspiración di Ernie Agosto, decide di creare la sua orchestra.
Galagarza parte subito con l’idea di cambiare il suono rispetto a La Conspiracion grazie all’innesto di due tromboni al posto delle trombe presenti nella formazione precedente e sceglie due musicisti con basi jazz e di son caraibico, ovvero Tom Malone e Leopoldo Pineda.
In quel periodo infatti il suono dei tromboni era molto in voga fra le orchestre di salsa di New York, con le tipiche melodie aggressive e graffianti che caratterizzavano la musica che si ascoltava nella maggior parte dei quartieri ispanici della Grande Mela.
Ma non si ferma qui. Chiama anche alcuni giovani musicisti che diventeranno icone della salsa negli anni successivi, come il pianista Oscar Hernández ed il conguero Eddie Montalvo.
Il primo disco, La Conquistadora, viene registrato nel 1972 sotto l’etichetta Vaya Records, prodotto da Larry Harlow e con gli arrangiamenti di Marty Sheller, al piano il talentuoso Oscar Hernández, alla voce Roy Carmona e ai cori Adalberto Santiago e Ismael Miranda.
Candela
Due anni dopo viene pubblicato il secondo disco, Pinocho, sempre prodotto da Larry Harlow, con i cantanti Roy Carmona e Junior Gonzalez e Adalberto Santiago ai cori, registrazione dopo la quale Galagarza scompare dall’ambiente fino a quando, qualche anno dopo, riappare con il terzo e ultimo disco del 1980 intitolato Conciencia, sotto l’etichetta Etika Records e che vede gli arrangiamenti del geniale Jorge Millet e del grande Louis García.
Con questo disco Galagarza amplifica ulteriormente il suono dei tromboni con ben tre metalli suonati da Rafi Torres, Wilfredo Rosario e Luti Maldonado.
La Tristeza
Perdona Corazon
Fra i musicisti di questo terzo disco compaiono Martin Galagarza (bongo e campana), Jorge Millet (piano), Hector Camareno (timbal e percussioni), Polito Huertas (basso), Papo Pepin (conga), Rafi Torres (trombone), Wilfredo Rosario (trombone), Luti Maldonado (trombone), Luis Garcia
(cuatro), Papo sanchez (guiro), Ismael Garcia Cruz (pandereta), Mario Galagarza (bongo, conga), Gilberto Cotto (timbal e percussioni), Carlos Roldan (basso), Jose Lantigua (piano) e Justo Betancourt (cori). I cantanti ed i cori sono di Cheo Colón e Israel Pérez.
Negli ultimi anni si era trasferito in Florida, al pari di suo fratello Mario (che era stato conguero nel primo disco di Willie Colon “El Malo”) e soffriva di una malattia da tempo.
Discografia:
LA CONQUISTADORA con Roy Carmona – LA CONQUISTADORA 1972
1. Yo Quisiera
2. Mami Me Gusto
3. No Pienses Asi
4. Corazon
5. Candela
6. Para Todos Mis Amigos
7. Amar y Vivir
8. Pobre Jose
9. Teruño
Marty Galagarza – Bongo & Leader Roy Carmona – cantante Oscar Hernandez – piano Willie Cintron – basso Eddie Montalvo – conga Johnny Castro – timbal Sam Burtis, Leopoldo Pineda – trombone Ismael Miranda – cori & maracas Adalberto Santiago, Hector Ayala – cori Larry Harlow – produttore
MARTY GALAGARZA Y LA CONQUISTADORA – PINOCHO 1974
Javier Vazquez, Jose Luis Cruz e Marty Sheller – arrangiamenti Roy Carmona – voce Adalberto Santiago, Junior Gonzalez – cori Larry Harlow – produttore
1. Pinocho
2. Apuesto a que tu lo Bailas
3. Deudas
4. Presten Atención
5. Que Rico Bombón
6. Bomba de Corazón
7. Arrepentida
8. Jardín
9. La Tristeza
LA CONQUISTADORA – CONCIENCIA 1980
Cantano Cheo Colón e Israel Pérez
1. Perdona Corazón
2. Venganza
3. Bomba Que Asombra
4. La Mulata Carida
5. Enemigo Perdonado
6. Vendaval Sin Rumbo
7. Siete Mujeres
8. Madrugada
Martín Galagarza – Bongo e Conga Jorge Millet – Piano e Coro José Lantigua – Piano Héctor Camareno – Timbal e Percussioni Gilberto Cotto – Timbal e Percussioni Polito Huertas – Basso Carlos Rendón – Basso
Papo Pepin – Conga Rafi Torres – Trombone Wilfredo Rosario -Trombone Luti Maldonado – Trombone Luis García – Cuatro Papo Sánchez – Guiro Ismael García Cruz – Pandereta Mario Galagarza – Bongo Conga Cheo Colón – Cori Israel Pérez – Cori Justo Betancourt – Cori
La salsa sta diventando il genere musicale più in voga fra i giovani portoricani che dimostrano grande interesse nell’imparare a ballarla.
Il cantante portoricano Tego Calderón ha comunicato all’agenzia Efe che attualmente i giovani sono più interessati alla salsa piuttosto che al reggaeton, questo perchè “stanno crescendo e cercando le loro radici culturali e musicali”.
Ha inoltre aggiunto che fra i giovani c’è una tendenza alla ricerca della portoricanità, attraverso l’approfondimento di quel che i salseri hanno creato nella loro storia, così come quelli che si sono distinti nella musica locale come la bomba e la plena, l’arte e la pittura.
“La mia visione, in realtà, è che sono contento di questo. Al reggaeton devo tanto, però la salsa è parte di me”, informa Calderón, conosciuto anche come “El abayarde“, che è un fedele difensore dei ritmi autoctoni portoricani.
L’interprete di canzoni come “Ni fu ni fa”, “Loíza”, “Cosa buena” e “Métele sazón” annota che negli ultimi anni si sono aperti nuovi spazi per la presentazione di nuove orchestre di salsa e giovani interessati ad imparare a ballarla.
Parte di questo cambiamento è dovuto al giovane avvocato Rafael Cancel, che dal 2006 dirige il corso “Cambio en clave“, spazio di intrattenimento nella zona della capitale.
Secondo Cancel, parte dell’interesse dei giovani all’apprendimento della salsa si deve al fatto che il genere tropicale non discrimina nessuna classe sociale.
“Alla gente incanta la salsa e la ballano tutti, i più poveri come i più ricchi, perchè questo genere rompe ogni barriera. E tutto questo grazie a realtà come Cambio en clave”.
Cancel ha continuato affermando che le canzoni di reggaeton hanno potuto influire sull’aumento della violenza nell’isola per il loro esplicito contenuto con richiami a storie di crimini, uso di armi e droghe.
Per il produttore musicale José Lugo, direttore dell’orchestra Guasábara Combo, la vita si compone di cicli così come la musica.
Ayer llore por tu ausencia
sintiendo en el alma un profundo dolor,
y hoy río a carcajadas pues ya no te quiero
tengo un nuevo amor.
Ayer lloré como un nino
pensando y pensando en tu mal proceder
y hoy lloro de alegría
gracias a la vida me siento feliz.
Yo lloré, yo lloré,
lloré no lo niego lloré.
Ayer lloré por tu ausencia
sintiendo en el alma un profundo dolor,
y hoy río a carcajadas pues ya no te quiero
tengo un nuevo amor.
Coro:
Yo lloré, yo… lloré.
Siento una pena en el alma
y no me explico porqué
Ya no estas mas a mi lado corazón
en el alma solo tengo un no se que te qué.
Llora como yo lloraba, llora como yo lloré.
Nadie debe de llorar mamá,
por el amor que ya se fue.
Hoy me río a carcajadas
no me mires a la cara que de ti me reiré.
Ya no me queda mas llanto
y solita solita en el campo solita te dejaré.
Coro: Yo lloré.
Si ayer lloré por tu ausencia.
hoy no se ni porque fue.
porque ya ves al mirarme
que yo me encuentro muy bien.
Yo encontré lo que buscaba
ahora si tengo un querer
ay que felicidad la mía
por el mundo cantaré.
Ieri ho pianto per la tua assenza
sentendo nell’anima un profondo
dolore
e oggi rido a crepapelle perchè non ti amo più
ho un nuovo amore.
Ieri ho pianto come un bambino
pensando e pensando al tuo cattivo comportamento
e oggi piango di allegria
grazie alla vita mi sento felice
Io ho pianto, io ho pianto
ho pianto, non lo nego, ho pianto.
Ieri ho pianto per la tua assenza
sentendo nell’anima un profondo
dolore,
e oggi rido a crepapelle perchè già non ti amo più
ho un nuovo amore.
Coro:
Ho pianto, ho pianto.
Sento una pena nell’anima
e non mi spiego perchè
Non sei più a fianco a me,
mio cuore
nell’anima ho solo un certo
non so che
Piangi come io piangevo, piangi come ho pianto io.
Nessuno deve piangere cara
per l’amore che se n’è già andato.
Oggi rido a crepapelle
non mi guardare in faccia perchè sto ridendo di te.
non ho più lacrime da versare
e sola soletta nel campo
ti lascerò.
Coro: Ho pianto.
Se ieri ho pianto per la tua assenza
Oggi non so perchè l’ho fatto
perchè è già nel guardarmi
che mi vedo molto bene.
Ho trovato ciò che stavo cercando
ora si ho un amore
ah, che felicità è la mia
per il mondo canto.
Nato il 6 dicembre 1940 a La Marino, provincia di Matanzas, Cuba, Justo Betancourt è conosciuto come un talentuoso cantante di salsa.
Le sue abilità vocali nei vari generi vengono coltivate fin da bambino. All’età di undici anni Betancourt inizia a cantare con una piccola band Cabeza de Perros che viene così chiamata dopo una bevuta di birra fra amici, tant’è che la banda sarà sponsorizzata da una ditta produttrice di birra. Dai 16 anni entra a far parte di una famosa band cubana, Guaguanco Matancero. Nel 1958, all’età di 18 anni, Betancourt da vita alle sue prime registrazioni come parte della band Conjunto Club.
Betancourt lascia Cuba e si trasferisce in Grecia per un breve periodo prima di stabilirsi a New York nel 1964. Qui lavora per due anni con il direttore e timbalero Orlando Marin, dando il suo contributo vocale all’album Esta En Algo, rilasciato nel 1967. L’album raggiunge la top ten e questo aiuta Justo a imporre il suo nome nella comunità salsera.
Dopo una brevissima apparizione con Johnny Pacheco che dura solo un paio di settimane, Betancourt si unisce alla famosa band Sonora Matancera. Si esibirà anche con altre orchestre di salsa famose in quel periodo, incluse quelle di Eddie Palmieri e Ray Barretto.
Nel 1968 Betancourt rilascia il suo album di debutto, El Explosivo, sotto l’etichetta Fania e il suo album successivo, Los Dinamicos, nel 1971. Gli album sono davvero di qualità, ma gli sforzi di Betancourt non vengono molto apprezzati fino all’acclamato terzo album, Pa Bravo Yo, nel 1972, che darà il titolo alla famosa hit.
Dopo quasi 8 anni a New York Betancourt si sposta a Puerto Rico nel 1972. E’ uno spostamento che aiuta grandemente la sua carriera, a partire dalla creazione di una nuova band chiamata Borincuba, nome che riflette la mistura di artisti cubani e portoricani; la band registra due album con Betancourt come prima voce, Distinto y Diferente nel 1977 e Presencia! nel 1978 con canzoni come La Puso La Tapa. Ma la band incontra qualche problema, incluso l’abbandono di Tito Rojas, che rimane da solo per un po’, fino alla creazione della sua nuova band “Conjunto Borincano“.
Arriva un periodo di silenzio di qualche anno fino al 1990 quando Betancourt rilascia Regresar con la sua nuova etichetta, RMQ. Eric Figueroa fa la sua principale apparizione come produttore, direttore e arrangiatore per molte canzoni dell’album.
Ma a parte i suoi album e le sue performance, Betancourt si esibisce con molti tra i migliori artisti di salsa di tutti i tempi. Oltre a far parte della Fania All Stars lavora anche con artisti di primo piano fra i quali Mongo Santamaria, Roberto Roena, Cheo Feliciano, Willie Colón, Descarga Boricua.
Natale è passato e ancora pochi giorni e saremo nel 2012.
Il 2011 è stato un anno positivo per LaSalsaVive: la nascita della nostra webradio, la realizzazione di eventi con musica dal vivo e tanti appassionati che non mancano di farci sentire il loro calore e il loro sostegno.
L’augurio che facciamo a tutti voi, anzi a tutti noi, è quello che il nuovo anno possa portarci tanta salute, serenità, soddisfazioni e felicità. E perchè no, tanta salsa classica, per l’esattezza soooooooooooolo salsa classica!