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L'arte di insegnare, il nuovo libro di Enzo Conte

L’arte di insegnare, esce il nuovo libro di Enzo Conte

di Enzo Conte

Cari compagni di viaggi,
ho il piacere di annunciarvi l’uscita del mio quinto libro “L’Arte di Insegnare
Si tratta di un innovativo manuale rivolto, non solo ai Maestri di ballo o a quelli che magari aspirano un giorno a diventarlo, ma rivolto anche agli allievi più curiosi che proprio attraverso la lettura di questo libro potranno capire meglio le loro difficoltà di apprendimento, oppure la difficoltà, ad esempio, di entrare a far parte di gruppi che in teoria dovrebbero essere aperti ma che di fatto, molte volte sono estremamente selettivi…

Era molto che volevo scrivere un libro sull’arte di insegnare. E lo volevo scrivere non perché mi consideri un grande maestro, tutt’altro!!!… Proprio la consapevolezza dei miei limiti, la certezza di avere ancora molto da imparare e tanto da sperimentare, mi ha spinto ad affrontare questo impegnativo progetto.
Sono partito alla volta di un sofferto viaggio interiore, con la precisa intenzione di mettere le mie esperienze, le mie conoscenze, come le mie scoperte, al servizio degli altri. Tutto ciò col fine di aiutare i miei colleghi o gli aspiranti maestri a non ripetere i miei sbagli, ad apprendere, semmai, da essi.

L'arte di insegnare, il nuovo libro di Enzo Conte
L’arte di insegnare, il nuovo libro di Enzo Conte

I pochi manuali di ballo oggi esistenti, si concentrano infatti solo su “che cosa insegnare”. Provano a dare qualche accenno storico, spiegano i passi fondamentali, magari le figure più comuni, ma nessun autore, finora, si è mai posto il problema su “come insegnare e, soprattutto, come farlo nella maniera più produttiva possibile!”.
Spinto dalla mia inesauribile sete di conoscenza, ho cominciato ad approfondire le teorie psicologiche di grandi luminari come Linzey, Hall e Thompson; l’opera di illuminati pensatori come Osho o di grandi studiosi della psiche umana come Goleman, Lowen o Wan Dyer. Ho intrapreso poi lo studio della PNL (scienza creata da Richard Bandler e John Grinder) ed approfondito le teorie di grandi “motivatori” come Anthony Robbins ed Eric Paz de La Parra o di grandi “comunicatori” come Lair Ribeiro .

La cosa che però mi ha più colpito è che, tra tutti i saggi ed i libri letti, non ho trovato nessuno studio pensato specificamente per i maestri di ballo. Un vuoto davvero inspiegabile, proprio in considerazione dello straordinario successo che la danza ed il ballo sociale hanno goduto negli ultimi anni!
Il compito che oggi mi prefiggo non è quello di spiegarvi “che cosa insegnare” (quello, semmai siete voi a doverlo sapere!), cercherò, al contrario, di illustravi “la maniera più efficace per rendere semplice, accessibile e vincente la vostra didattica come la vostra comunicazione…”
Questo manuale vi metterà in guardia dai pericoli che incontrerete nel vostro cammino, vi aiuterà a non cadere in inutili tranelli, a capire meglio voi stessi come gli altri o, più semplicemente, i motivi per cui troppe volte non riusciamo a conseguire i risultati che ci proponiamo…

Oggi, molti maestri, seppur competenti, non riescono ad ottenere il successo che meriterebbero.
Come mai succede questo? Succede perché compiono in partenza tre errori fondamentali:
1°Non sanno come apprendono i loro allievi.
2°Non sanno come trasformare le “competenze” in “capacità”.
3°Antepongono le proprie priorità a quelle degli allievi.

In questa epoca travagliata, il successo di un maestro (è duro ammetterlo), più che con la competenza e la capacità, ha spesso a che fare con le leggi di mercato, con quella orribile parola, “marketing”, che è la peggiore nemica dell’arte in generale. Per avere successo non basta più conoscere bene la propria materia. Bisogna al contrario offrire un prodotto invitante che risponda appieno alle esigenze del mercato. Ed è necessario saperlo offrire, creando le situazioni ideali per promuoverlo.
Quello del ballo di coppia è, d’altra parte, un mondo assolutamente particolare, dove le esigenze di socializzazione, spesso, superano di gran lunga gli aspetti coreutici o artistici (non a caso si chiama “Ballo Sociale”).
Oggi diversi maestri di ballo hanno successo non per merito delle loro qualità didattiche, ma perché sono degli abili venditori. Venderanno pure illusioni, ma sicuramente le vendono molto bene! E ci riescono non solo perché sono abili, ma perché sono capaci di approfittare delle carenze di quei maestri, magari bravissimi dal punto di vista tecnico, ma assolutamente digiuni di marketing, di psicologia, di Programmazione Neuro Linguistica o di gestione dei gruppi.

Ecco perché questo manuale si trasformerà di volta in volta nel vostro migliore alleato. Vi consiglierà nuove strategie, vi aiuterà ad ampliare le vostre conoscenze, a colmare le vostre carenze, ottimizzando al massimo le vostre potenzialità. Sarà un consigliere discreto, talvolta anche un invadente grillo parlante, ma sicuramente non vi mentirà, non vi illuderà. Vi rammenterà, al contrario, la cosa giusta al momento giusto, indicandovi la via più semplice per diventare, un giorno, non solo un maestro di successo, ma anche una persona capace di generare a sua volta “l’arte della maestria”…

“Quando l’insegnamento va’ oltre, la conoscenza prende vita!…”
(letto su un muro di una favela di Rio de Janeiro)

E’ possibile ordinare il mio nuovo libro direttamente sul mio sito:
www.enzoconte.it

Abrazos
Enzo Conte (25 anni d’amore con la salsa)


Altri articoli di Enzo Conte…

Ray Barretto Together

Ray Barretto – Vive y Vacila

Traduzione a cura di Paola “Calleluna” Sampaolo

Soy como soy tu no me digas
nada
Porque yo se que es lo que es vacilon
No no no no, que tu no estas en
nada
Ven donde mi que yo te voy
a enseñar
La vida es muy corta mira
Ponte en algo
Ponte en algo
Vive y vacila
Cuando tu te vas lo que tu te llevas
mulato mulato
Cuando tu te vas lo que tu te llevas
Lo que tu te llevas ‘mano es lo que has gozado
Ponte en algo
Vive y vacila
Ponte en algo
Vive y vacila
A gozar !
La realidad, la realidad es nacer
Nacer y morir
Por esto yo te digo
Vive tu vida
Ponte en algo
Vive y vacila
Huesito, huesito, huesito
Pa’ cementerio
Oye! Si tu no vacilas
Ponte en algo
Vive y vacila
Ahi ven y ven, ven y ven conmigo
Que yo te voy a enseñar
De la vita
Vivir !
Ponte en algo
Vive y vacila
Ponte canallon, ponte canallon,
Po ponte canallon, venga a
bailar
Venga a bailar y vacilar
Ponte en algo
Vive y vacila
Ahi na’ ma’!
he he he
A gozar!
Hehehe
PREGON :
Ven ven ven que muero
Vive y vacila
Vacila como yo vacila como yo guaguanco
Vive y vacila
Vive, vive vive vive tu vida
Vive y vacila
Huesito pa’ cementerio belen
Si tu no vacilas
Vive y vacila
Ven ven ven ven ven ven ven ven
Vive y vacila
Guaguancò que me muero
Vive y vacila
Que me repique, me repique, me repique los cueros
Vive y vacila
Vacila como yo, Vacila como yo, Vacila como yo, vacila
Vive y vacila
No me critiques no me critiques mi vida molina
Vive y vacila
Molina ven ven, Molina ven ven
A gozar!
Vive y vacila
Wuo wuo wuo caballeros
Vive y vacila
Be be be ben belelelle
Vive y vacila
Ale lele lelele lele
Vive y vacila

Sono come sono e non mi dire
nulla
Perchè io so che cos’è il divertimento
No,no, no, no tu non sai far
niente
Vieni da me che ti
insegnerò
La vita è molto corta vedi
Fai qualcosa
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
Quando te ne vai quello che ti porti
“mulato” ragazzo
Quando te ne vai quello che ti porti
Quello che ti porti fratello è quello che hai goduto
Fai qualcosa
vivi e divertiti
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
A godere!
La realtà, la realtà è nascere
Nascere e morire
Per questo ti dico
Vivi la tua vita
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
Ossicino, ossicino, ossicino
Verso il cimitero
Ascolta! Se tu non ti diverti
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
Dai vieni e vieni, vieni e vieni con me
Che ti insegnerò
la vita
Vivere!
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
Diventa canaglia, diventa canaglia
Diventa canaglia, vieni a
ballare
Vieni a ballare e a divertirti
Fai qualcosa
Vivi e divertiti
Ahi na’ ma! – Niente di più!
He he he
A godere!
He he he
Pregon:
Vieni vieni vieni vieni che muoio
Vivi e divertiti
Divertiti come me Divertiti come me
guaguanco
Vivi e divertiti
Vivi vivi vivi la tua vita
Vivi e divertiti
Ossicino verso il cimitero belèn
Se non ti diverti
Vivi e divertiti
Vieni vieni vieni vieni
Vivi e divertiti
Guaguancò che muoio
Vivi e divertiti
Fammi rintoccare, rintoccare, rintoccare le percussioni
Vivi e divertiti
Divertiti come me divertiti come me
Divertiti come me, divertiti
Vivi e divertiti
Non mi criticare, non criticare la mia vita molina
Vivi e divertiti
Molina vieni vieni
A godere!
Vivi e divertiti
Wuo wuo cavalieri
Vivi e divertiti
Be be be ben belelelle
Vivi e divertiti
Ale lele lelele lele
Vivi e divertiti

Ray Barretto Together
Ray Barretto Together

Trascrizione e traduzione by www.lasalsavive.org

Tiempos - Ruben Blades

Ruben Blades – Dia a dia

Traduzione a cura di Cafè Caribe

Día a día, me despierto creyendo oir tu voz.
Día a día, todavía, me duele nuestro adiós.
Quien no se ha equivocado no trató.
Quien nunca ha perdonado nunca amó.
Y quien jamás pecó, jamás vivió.
Día a día la nostalgia me impulsa a continuar.
Día a día la distancia me aconseja olvidar.
Tú y yo, con un pedazo de razón, y compartiendo el
mismo corazón, que tenemos partido en dos, día a día!
Aunque lo intente mil veces no puedo ahogar lo que
a tu alma pertenece, y así olvidar!
Día a día me levanto queriendo ser mejor
y me acuesto, noche a noche, con mi contradicción.
Viviendo entre la espada y la pared enfrento al
horizonte del ayer, y de él se asoma usted, ¡día a día!

Giorno per giorno, mi risveglio credendo di sentire la tua voce.
Giorno per giorno, ancora mi fa male il nostro addio.
Chi non si è mai sbagliato
non può imparare.
Chi non ha mai perdonato non ha mai
amato.
E chi non ha mai peccato, non ha mai vissuto.
Giorno per giorno la nostalgia mi spinge a continuare.
Giorno per giorno il tempo mi consiglia di dimenticare.
Tu ed io, con una parte di ragione, e dividendo lo
stesso cuore, che è diviso in due, giorno per giorno!
Anche se ci ho provato mille volte non posso soffocare ciò che
appartiene alla tua anima, e così dimenticare!
Giorno per giorno mi sveglio volendo essere migliore
e mi corico, notte per notte, con la mia contraddizione.
Vivendo sotto la spada di Damocle affronto l’
orizzonte del giorno passato, e da qui vieni fuori tu, giorno per giorno!

Tiempos - Ruben Blades
Tiempos – Ruben Blades

Trascrizione e traduzione by www.lasalsavive.org

Salsa Story 4 – 16 febbraio 2013 – foto e video

Ringraziamo TUTTI gli amici che hanno partecipato a questo evento e che ancora una volta hanno dato libero sfogo alla propria fantasia con look decisamente spettacolari!
Ed ecco le foto e i video del Salsa Story 4.

Salsa Story 4
Salsa Story 4

Clicca qui per vedere le foto.

Video dell’evento:

Una scena del film "The call me La Lupe"

They call me La Lupe, il 16 febbraio 2013 esce a New York il nuovo film dedicato alla vita della Lupe

Il prossimo sabato 16 febbraio 2013 uscirà a New York “They call me la Lupe” il film dedicato alla vita della Lupe.

L’attrice che interpreterà la Lupe si chiama Lauren Veléz ed è di origini portoricane.

Il film è stato realizzato grazie ad una raccolta fondi promossa sul sito Kickstarter e anche questo è un segnale dei tempi che cambiano e dell’importanza della rete per portare avanti progetti altrimenti difficilmente realizzabili.

Una scena del film "The call me La Lupe"
Una scena del film “The call me La Lupe”

LAUREN VELÉZ – ACTRESS, PRODUCER

For the last six seasons, Lauren Veléz has been starring as the sexy and ambitious, Captain Maria Laguerta on Showtime’s Emmy award-winning series, Dexter. Veléz has earned several awards for her riveting dramatic work on the hit series, including four Alma Award nominations, and 1 win for Outstanding Actress in a Drama Series, and along with her Dexter cast mates, she’s been nominated for four consecutive Screen Actor’s Guild Awards for Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series.

Veléz was also recognized for her gut-wrenching performance as Dr. Gloria Nathan on HBO’s critically acclaimed show, Oz, as well as for her portrayal of Det. Nina Moreno in the classic television series, New York Undercover. Her breakout role was a star-is-born turn in the film, I Like It Like That, which earned her an Independent Spirit Award nomination for Best Lead Actress. Other career highlights include working with the likes of Al Pacino in City Hall and Meryl Streep in the presentation of the play Seven for the Women in the World Conference. A pioneer for Latina (and Afro-Latina actresses), Veléz has broken down barriers and opened doors for some of today’s biggest Latina TV stars.

La Lupe

La biografia de La Lupe

a cura di Daikil


Lupe Victoria Yoli Raimondo, al secolo La Lupe, “La Yiyiyi”, “The Queen of the Latin-Soul”

Nasce il 23 dicembre 1936 nel quartiere San Pedrito di Santiago di Cuba, da una famiglia di umili origini. Il padre, Tirso Yoli, impiegato nella locale distilleria Bacardi, decide per lei una carriera da insegnante e come tale si diploma all’Havana, proprio come la sua “antagonista” Celia Cruz prima di lei.
Il richiamo della musica è però per lei irrinunciabile: si era formata ascoltando intrepreti quali Rita Montaner, Olga Guillot e la stessa Celia Cruz.

Nel 1958 si sposa una prima volta con Eulogio “Yoyo” Reyes, leader del gruppo Los Tropicubas, al quale si unisce, e dal quale ebbe un figlio: René Camaño. In queste prime esperienze musicali già affiora il carattere forte della Lupe che da uno scossone alla scena musicale cubana dell’epoca.
Dopo due anni si separa dal marito (a causa della sua infedeltà) e dal suo gruppo, ed intraprende la carriera solista, registrando per la Discuba il suo primo disco Con El Diablo En El Cuerpo che comprende, tra l’altro, famose ballate americane tradotte in spagnolo come Loco Amor, Quiéreme Siempre, e il suo primo vero successo No Me Quieras Asi che i suoi fans hanno ribattezzato La Pared perchè nei concerti era solita cantarla ponendosi di fronte ad una parete.

Sempre a Cuba pubblica altri due dischi: Lo Que Trajo La Hola e Volviò La Lupe, per i quali riceve il Disco d’Oro dalla casa discografica RCA Victor.
Ma quello che maggiormente la caratterizza sono già le sue esibizioni dal vivo (memorabili quelle al La Red dell’Havana), sensuali e disperate, ma dai toni troppo accesi per la neonata rivoluzione cubana (ma già sotto Batista le sue esibizioni erano considerate di cattivo gusto dai benpensanti, non dal popolo), tanto da costringerla a lasciare Cuba, prima per il Messico dove non ha il successo sperato, e poi per NYC, dove si esibisce in un piccolo locale, La Barraca, tra la 51a e l’8a nel West Side.

Qui subito viene notata dal compatriota Mongo Santamaria che la vuole nel suo gruppo ed insieme incidono Mongo Introduces La Lupe (1963), vero trampolino per il lancio internazionale della Lupe. In seguito entra a far parte dell’orchestra di Tito Puente, apportando nuova linfa vitale dopo la crisi delle big band latine dovuta alla chiusura del Palladium. Questa collaborazione sfocia in una lunga e fortunata serie di dischi, a partire da La Excitante Lupe Canta Con El Maestro Tito Puente (1965) che vendette più di 500.000 copie, per continuare con Homenaje A Raphael Hernadez (1966) e The King And I (1967), tutti per la Tico Records.

 

La collaborazione con Tito Puente aveva fruttato per la Lupe una maggior disciplina vocale ed artistica, sempre all’interno di una capacità interpretativa fuori dal comune, che spaziava fra tutti i generi musicali caraibici, portandola ad essere, alla fine degli anni ’60 la più grande star della musica latina insieme a Celia Cruz. In questo periodo esegue anche diverse covers , tra cui America da West Side Story e Fever.

Una brusca frenata alla carriera della Lupe si verifica quando alla fine del 1968 Tito Puente la licenzia (evento da cui la Lupe trae la canzone Ay, Ay, Ay, Tito Puente Me Botò), e quando la ormai onnipossente Fania acquista la Tico Records: si dice che Jerry Masucci avesse deciso di spingere la sua protetta e più affidabile Celia Cruz, lasciando l’ingestibile Lupe al suo destino. Nel ’71 poi, il suo secondo marito Willie García, dal quale aveva avuto sua figlia Rainbow, si ammala di schizofrenia e muore quattro anni dopo (secondo alcune fonti invece Willie García sarebbe ancora vivo – 05/2007).

Nonostante ciò si riebbe ben presto grazie alla sua innata forza d’animo e nel ’71 prende parte alla piéce teatrale Two Gentleman From Verona e per tutti gli anni ’70 continua la sua ascesa verso il mito, grazie anche all’incontro col portoricano Tite Curet Alonso, e nel ’74 pubblica Un Encuentro Con La Lupe che segna l’apice della sua fama.

Continuano a renderla unica i numerosi concerti dal vivo nei più grandi centri di NYC, dove i fans adoranti la vedono totalmente immersa nel suo inno artistico alla disperazione.
Sono anche gli anni del suo grande benessere economico che la porta ad acquistare una magione nel New Jersey del valore di 185.000 $ appartenuta a Rodolfo Valentino. Automobili e gioielli sono la sua passione che riesce a soddisfare per tutti gli anni ’70.

La Lupe allo “show del gallo”

Nel ’78 Jerry Masucci fa marcia indietro e le offre un contratto per ricongiungersi con Tito Puente con cui registra La Pareja.
L’arrivo degli anni ’80 segna il declino irreversibile della Lupe, la quale cade in disgrazia anche a causa del suo fanatismo religioso. La Lupe aveva infatti sempre seguito la sua religione originaria della Santeria; in seguito ad un incidente domestico che le lede la colonna vertebrale, rimane paralizzata alle gambe; un guaritore Evangelico la convinse di aver contribuito alla sua guarigione, in realtà dovuta all’intervento donatole dalla Città di New York, insieme ad un appartamento.

Da quel momento la Lupe si vota completamente a questa confessione, incidendo diversi dischi a tema, fino a vivere di elemosine negli ultimi anni di vita.
Muore per cause naturali il 28 febbraio del 1992, a soli 56 anni. I suoi figli decidono di seppellirla nel cimitero di St. Raymond nel Bronx, ma senza dotare la sua tomba di una lapide, per evitare che i fans ne facciano scempio; proprio un fan ha fatto invece una campagna di raccolta fondi per acquistarne una, la qual cosa si è avverata grazie anche alla munifica donazione dell’attrice portoricana Miriam Colon.

L’incrocio tra East 140th Street and St. Ann’s Avenue nel Bronx (dove la L. visse i suoi ultimi giorni) è stato rinominato in suo onore La Lupe Way.

Ritratto

Non c’è un genere musicale che la identifichi del tutto perché spaziò un po’ in tutti i generi: certamente diede un forte risalto ad un genere un po’ in ombra ai suoi tempi, il bolero.
Chi l’ha potuta vedere dal vivo, dice che la Lupe incantava con la sua voce graffiante, si strappava i vestiti, lanciava via le scarpe, era un fiume inarrestabile che rendeva il pubblico partecipe della sua lucida follia. Lo scrittore cubano Guillermo Cabrera Infante la descrive come “un tremore demente, un’incursione trepidante, un vero attacco… sembra posseduta dal demonio del ritmo… Oggi ho il diavolo nel corpo –dice- … poi inizia a colpirsi, a graffiarsi ed a mordersi le mani e le braccia”. Non soddisfatta di questo esorcismo musicale si avventa contro la parete al fondo assestando colpi con i pugni ed uno o due colpi con la testa, trovando finalmente quiete. Dopo il martellamento della scenografia attacca il pianoforte ed aggredisce il pianista con furia rinnovata. Tutto questo senza smettere di cantare e senza perdere il ritmo…”

Queste sue caratteristiche l’hanno spesso fatta assimilare a Judy Garland, anche a causa del suo seguito fra gli omosessuali in Spagna ed in Latino-America.
Un ulteriore omaggio all’arte di questa grande artista fu l’inclusione del suo brano Puro Teatro all’interno del film Donne Sull’Orlo Di Una Crisi Di Nervi di Pedro Almodòvar (1988).

Il 2 marzo 2007 è uscito a Miami un documentario sulla Lupe intitolato La Lupe: The Queen Of The Latin Soul in cui la regista Ela Troyano ripercorre tutta la parabola della Lupe, da Cuba al Bronx, tracciando di fatto un disegno complessivo di quel periodo musicale latino compreso tra gli anni ’50 e gli anni ’80.

 

Discografia completa

• “Con el Diablo en el Cuerpo”, 1960.
• “La Lupe is Back”, 1961.
• “Mongo Introduces La Lupe”, 1963.
• “The King Swings, the Incredible Lupe Sings”, 1965.
• “Tú y Yo”, 1965.
• “Homenaje a Rafael Hernández”, 1966.
• “La Lupe y su Alma Venezolana”, 1966.
• “A mí me llaman La Lupe”, 1966.
• “The King and I”, 1967.
• “The Queen Does Her Own Thing”, 1967.
• “Two Sides of La Lupe”, 1968.
• “Queen of Latin Soul”, 1968.
• “La Lupe’s Era”, 1968.
• “La Lupe is The Queen”, 1969.
• “Definitely La Yiyiyi”, 1969.
• “That Genius Called The Queen”, 1970.
• “La Lupe en Madrid”, 1971.
• “Stop, I’m Free Again”, 1972.
• ¿Pero Cómo va ser?, 1973.
• “Un Encuentro con La Lupe”, 1974.
• “One of a Kind”, 1977.
• “La Pareja”, 1978.
• “En Algo Nuevo”, 1980.

Fonti
http://www.americasalsa.com/biografias/lalupe.html
http://en.wikipedia.org/wiki/La_Lupe
Izzy Sanabria
http://www.americasalsa.com/biografias/lalupe.html
http://www.imdb.com/name/nm0478676/bio
Joe Conzo
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=24568
http://www.myspace.com/lupevictoriayoli

Willie Rosario con Tommy Salsero

Willie Rosario festeggia 55 anni di carriera

I cantanti Gilberto Santa Rosa e Tony Vega saranno alcuni fra gli ospiti che renderanno omaggio al Maestro Willie Rosario per i suoi 55 anni di carriera.

Il concerto intitolato “55 anni di Mr. Afinque” si terrà sabato 20 aprile 2013 al Colosseo Roberto Clemente di Portorico e renderà tributo alla carriera del famoso timbalero e direttore d’orchestra.

Gilberto Santa Rosa e Tony Vega furono cantanti dell’orchestra di Willie Rosario insieme a Chamaco Rivera, che farà parte della lista degli invitati al concerto insieme a Pupy Cantor, Guillo Rivera, Primi Cruz e Rico Walker, fra i tanti.

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Intervista a Willie Rosario

Willie Rosario con Tommy Salsero
Willie Rosario con Tommy Salsero

Ray Perez y Teo Hernadez en Bologna

Ray Perez torna in Europa per l’Amburgo Salsa Festival 2013

Edit 17 luglio 2013

E finalmente ecco le foto del concerto e del soggiorno all’Amburgo Salsa Festival di Ray Perez, Teo Hernandez e i Los Dementes italiani!

Per vedere le foto clicca qui!

Ray Perez in compagnia di alcune fans
Ray Perez in compagnia di alcune fans

Edit 14 luglio 2013
Ieri sera si è svolto il concerto di Ray Perez, Teo Hernandez e i Los Dementes italiani.
Ecco i primi video che abbiamo ricevuto!
Presto pubblicheremo altri video e le foto…

Grande novità per gli amanti della musica di Ray Pérez e i Los Dementes.
Il pianista venezuelano leader dei Los Dementes sarà ospite dell’Amburgo Salsa Festival il prossimo 13 Luglio 2013, dove si esibirà insieme a Teo Hernandez e i Los Dementes italiani, orchestra con cui si era già esibito in alcuni concerti in Italia e a Ginevra.

Ray Perez y Teo Hernadez en Bologna
Ray Perez y Teo Hernadez en Bologna

Hector Lavoe

Hector Lavoe – Emborrachame de amor

Traduzione di Cafè Caribe

Hector Lavoe
Hector Lavoe

No me preguntes que me pasa
tal vez yo mismo no lo se
prestame unas horas de tu vida
si esta noche esta perdida
encontremonos los dos.
No me preguntes ni mi nombre
quiero olvidarme hasta quien soy
piensa que tan solo soy un hombre
y si lloro no te asombres
no es por falta de valor.
No se, quien eres tu y no interesa
solo se que mi tristeza necesita tu calor
y al esconder mi cara en tu cabello
pensare que solo es bello
este instante del amor.
Pero no, no me preguntes nada
hazlo si quieres por favor
bebamos en la copa de la aurora
y esta noche pecadora
emborrachame de amor.
No se, quien eres tu y no interesa
solo se que mi tristeza necesita tu calor
y al esconder mi cara en tu cabello
pensare que solo es bello
este instante del amor.

Non mi chiedere cosa mi succede
A volte nemmeno io stesso lo so
Prestami alcune ore della tua vita
se questa notte è persa
Incontriamoci noi due.
Non mi chiedere nemmeno il mio nome
voglio dimenticarmi perfino chi sono
Pensa soltanto che sono un uomo e se piango non ti stupire
non è per mancanza di coraggio.
Non so chi sei tu e non importa
so solo che la mia tristezza ha bisogno del tuo calore
e nel nascondere il mio viso tra i tuoi capelli
penserò solo che è bello
questo istante dell’amore.
Però no, non mi chiedere nulla
non farlo, sei vuoi, per favore
beviamo dalla coppa dell’aurora
e questa notte peccatrice
Ubriacami di amore!
Non so chi sei tu e non mi importa
so solo che la mia tristezza ha bisogno del tuo calore
e nel nascondere il mio viso tra i tuoi capelli
penserò solo che è bello
questo istante dell’amore.

Trascrizione e traduzione by www.lasalsavive.org