Orlando Marin
Traduzione a cura di Silly
Orlando Marin è davvero l’ultimo re del mambo e la sua è l’unica orchestra che, leader dai tempi d’oro del mambo a New York, ancora oggi si esibisce regolarmente. Contemporaneo di Tito Puente, di Machito, di Tito Rodriguez e di altre grandi icone dell’era new yorchese del mambo, nato nel Bronx, Orlando sviluppò amore per la musica quando ancora era molto giovane. Il mambo stava dirompendo agli inizi degli anni 50 quando Orlando, catturato dai suoi ritmi, sviluppò profondo interesse verso le percussioni latine. All’età di 16 anni, mentre si preparava a una carriera come disegnatore di fumetti presso la prestigiosa High School of Industrial Arts di New York, fondò una piccola band.
Orlando Marin con Tito Puente
Il gruppo si sviluppò velocemente in una orchestra di dieci elementi e, tra le orchestre latine formatesi nel Bronx, fu la prima a realizzare consistenti successi commerciali, apparendo in alcuni locali rinomati come il favoloso Palladium Ballroom di New York. Federico Pagani, il PR del Palladium Ballroom, chiamò il gruppo di Orlando “La Orquesta de la Juventud” (L’Orchestra della Gioventù). Il giovane gruppo comprendeva Eddie Palmieri (allora quattordicenne) al piano e Joe Quijano (allora quindicenne) come vocalist, entrambi destinati a diventare dei grandissimi solisti della musica latina. Orlando era un emergente fenomeno musicale quando incontrò il produttore Richard Martin, per il qualeregistrò “Mi Mambo”, per l’etichetta Plus.
Orquesta Orlando Marin: Bembe para vacilar con l’Orchestra di Ernie Agosto (riconoscibile alla tromba vestito con la giacca e senza cravatta), canta Chivirico Davila
Dopo essersi assicurato un contratto con la Fiesta records, Orlando registrò i suoi primi due LP, “Arriba Cha-Cha-Cha” e “Lets Go Latin”. La patria interruppe la strepitosa ascesa di Orlando, spedendolo nell’esercito a pattugliare la zona demilitarizzata della Corea come parte delle forze di occupazione degli Stati Uniti. Mentre era in Corea, Orlando prese parte alla competizione di talenti delle forze armate, vincendo il primo premio nella sezione del Pacifico. Seguì un tour musicale in Corea e in Giappone, con un salto a Washington DC, per le finali, suggellato da una performance all’interno del “The Ed Sullivan Show”. Sebbene in uniforme e di stanza in California, Orlando affiancò Tito Puente ai timbales all’Hollywood Palladium, e per volontà di Puente, affiancò la star cubana Benny Moré.
Parecchi anni più tardi, Orlando avrebbe fatto ancora un’apparizione insieme a Tito presso l’Hollywood Palladium, questa volta ognuno di loro portando la sua orchestra, e sfidandosi nei timbales. Dopo il servizio militare, Orlando fece ritorno a New York. Continuò ad esibirsi presso il Palladium Ballroom, e in seguito, presso altri famosi locali di New York come il Limbo Lounge, il Bayside Manor, l’Hotel Taft, e il famoso Hunts Point Palace, nel Bronx, per citarne alcuni. Dopo aver registrato due album di grande successo per la Alegre Records, “Se Te Quemò La Casa” e “Que Chévere”, venne invitato a registrare con l’Alegre All-Star, esibendosi in un assolo di timbal sugli accordi del motivo Manteca. Orlando fece ritorno alla Fiesta Records, per la quale registrò “Esta en Algo”, che includeva il successo strepitoso “Aprende a Querer”. Tutti i colleghi di Orlando conclamarono questo disco come il suo migliore di ogni tempo.
Se te quemo la casa
Poco più tardi Orlando pubblicò il primo album di boogaloo mai registrato, “Out of My Mind”, per l’etichetta Brunswick. Orlando continuò a esplorare nuovi terreni musicali, realizzando il suo LP “Saxophobia”. L’album contiene arrangiamenti per cinque sassofoni, ma non contiene trombe, lo strumento a fiato associato, per tradizione, al genere latino. La registrazione fu riconosciuta come un grande successo di Latin Jazz. Contemporaneamente, Orlando continuò in performances dal vivo con la sua orchestra, oltre ad apparire al fianco di grandi come Miguelito Valdez, e del cantante show-man Bobby Capò i quali furono accompagnatì dalla Orlando Marin Orchestra in occasione del tour in cinque quartieri di New York. Nel 1976, Orlando venne invitato a rappresentare l’America ispanica all’ U.S. Bicentennial Celebration a Ellis Island. Nel 1999, il governatore di New York Goerge E. Pataki insignì Orlando del premio “Bobby Capò Lifetime Achievement Award”, come riconoscimento dei quasi 50 anni dedicati da Orlando alla musica latina e ai suoi fans.
La musica di Orlando viene apprezzata non solo dai frequentatori dei locali tradizionali latini di New York, ma anche da persone non amanti della musica latina dei cinque quartieri e oltre, e dagli amanti della salsa e del mambo in tutte le Americhe.
Durante un concerto del tour in Colombia nel 1993, Orlando venne premiato con il “Lifetime Musical Achievement Award” davanti a una moltitudine di 15.000 persone che accorsero al Calis Plaza de Toros per sentire la sua musica. Nel 1997, per conto degli amici e dei musicisti di Orlando, il famoso storiografo di musica latina Max Salazar donò ad Orlando una targa, presso il prestigioso club La Maganette, in riconoscimento delle quasi cinque decadi di contributo ininterrotto a favore della musica latina. Durante tutta la sua carriera Orlando ha mantenuto le sue radici nella città di New York, dove lui ha dimostrato riconoscenza alla comunità in qualità di consigliere per l’impiego in organizzazioni cittadine, che include il National Puerto Rican Forum.
Orquesta Orlando Marin: El Timbalero
La sua vasta esperienza da consigliere ha fatto in modo che tantissimi disoccupati di tutte le età si preparassero per il mondo del lavoro.
Orlando continua a esibirsi con la musica che egli ama e che ha dato tanto divertimento ai suoi fans. Nel Gennaio del 2003, viene invitato da una emittente di Latin Jazz di Washington DC, la WPFW, dalla Cultural Arts Division di Arlington County (Virginia), e dal Latin American Folk Institute per dare concerti dal vivo a Washington. La folla che riempì il Rosslyns Spectrum Theate era così entusiasta da ballare nei corridoi del teatro.
Oggi il gruppo di Orlando Marin costituisce una delle band più attive della East Coast. Si esibisce regolarmente al Ristorante Tito Puente e in numerosi e famosi locali di New York, tra tutti il Club Ilusiones, il Planeta Millennium, il Natives Restaurant e in molti altri. Si esibisce anche in locali all’aperto di tutta la città, come ad esempio, il South Street Seaport, il Roberto Clemente State Park, l’Orland Beach, il Ramon Velez Hunts Point Multi-Service Center, il Riverbank Park, e il Battery Park Concerts. Credendo che la musica possa arrivare a tutti, Orlando ha dedicato una sempre più consistente fetta del suo tempo a portare la sua musica a tutte quelle persone impossibilitate a venire a vederlo, come i pazienti d’ospedale, i carcerati in regime di correzione, i ricoverati in case di cura, in tutta l’area di New York. E proprio loro sono tra i suoi più accaniti fans.
English
The only orchestra leader from New Yorks golden era of mambo who still performs regularly, Orlando Marin is truly The Last Mambo King. A contemporary of Tito Puente, Machito, Tito Rodríguez, and other New York mambo-era icons, Bronx-born Orlando acquired a love of music at a very early age. Mambo was exploding in the early 50s when Orlando, captivated by its rhythms, developed a keen interest in Latin percussion. At age 16, while preparing for a career as a cartoon illustrator at New Yorks prestigious High School of Industrial Arts, he formed a small band.
The band quickly evolved into a ten-piece orchestra, and was the first of the Bronx-born Latin dance ensembles to achieve solid commercial success, appearing in such renowned venues as New Yorks fabled Palladium Ballroom. Palladium Ballroom promoter Federico Pagani dubbed Orlandos group La Orquesta de la Juventud (the Orquestra of Youth). The youthful ensemble included 14-year-old Eddie Palmieri on piano and 15-year-old Joe Quijano on vocals, both of whom were destined to become Latin music greats in their own right. Orlando was an emerging musical sensation when he met record producer Richard Marin, for whom he recorded Mi Mambo, on the Plus label.
Securing a contract with Fiesta records, Orlando recorded his first two LPs, Arriba Cha-Cha-Cha, and Lets Go Latin. Uncle Sam interrupted Orlandos meteoric rise in 1958, sending him off in an Army uniform to patrol Koreas DMZ as part of the U.N. occupation forces. While in Korea, Orlando entered the All-Army Talent Competition, winning First Prize in the Pacific Command. A musical tour of Korea and Japan followed, with a trip to Washington, DC, for the finals, capped by a performance on The Ed Sullivan Show. While still in uniform and stationed in California, Orlando sat in for Tito Puente on timbales at the Hollywood Palladium and, at Puentes behest, accompanied Cuban singer-star Benny Moré.
Several years later, Orlando would appear with Tito again at the Hollywood Palladium, this time each leading his own orchestra, and dueling on timbales. Following military service, Orlando returned to New York. He continued to appear at the Palladium Ballroom, and was featured at many other popular New York dance venues, including the Limbo Lounge, the Bayside Manor, the Hotel Taft, and the Bronxs renowned Hunts Point Palace, among others. After recording two highly successful albums for Alegre Records, Se Te Quemó La Casa, and Que Chévere, he was invited to record with the Alegre All-Stars, performing his famous timbal solo on the tune Manteca. Orlando returned to Fiesta Records, for whom he recorded Está en Algo (Hes Up To Something), which included the smash hit Aprende a Querer. Orlandos peers hailed this recording as his best ever.
Shortly thereafter Orlando cut the first bugaloo album ever recorded, Out of My Mind, for the Brunswick label. Orlando continued to break new musical ground with the release of his LP Saxophobia. The album contains arrangements for five saxophones, but uses no trumpets, the brass instrument traditionally associated with the Latin genre. The recording was hailed as a Latin jazz success. Meanwhile, Orlando continued to appear in live performances with his own orchestra, as well as alongside such greats as Miguelito Valdez, and singer-entertainer Bobby Capó, whom The Orlando Marin Orchestra accompanied on a five-borough New York tour. In 1976, Orlando was invited to represent Hispanic America at the U.S. Bicentennial Celebration on Ellis Island. In 1999, New Yorks governor George E. Pataki presented Orlando with the Bobby Capó Lifetime Achievement Award in recognition of nearly a half century of Orlandos dedication to Latin music and to his fans.
Orlandos music is appreciated not only by the denizens of New Yorks traditional Latin dance venues, but also by non-Latin fans throughout the five boroughs and beyond, and by mambo and salsa lovers everywhere in the Americas. During a concert tour to Colombia in 1993, Orlando was honored with a lifetime musical achievement award before a throng of 15,000 that had come to Calis Plaza de Toros to hear his music. In 1997, on behalf of Orlandos friends and fellow musicians, renowned Latin music historiographer Max Salazar presented Orlando a plaque at New Yorks prestigious club La Maganette in recognition of nearly five decades of uninterrupted contribution to Latin music. Throughout his performing career Orlando has maintained his roots in New York City, where he has given back to the community as an employment counselor for community-based organizations, including the National Puerto Rican Forum.
His extensive employment counseling experience has helped countless job seekers of all ages prepare for the world of work. Orlando continues to perform the music that he loves and which has given his fans so much enjoyment. In January 2003, he was invited by Washington, DCs, Latin Jazz station, WPFW; by the Arlington County (Virginia) Cultural Arts Division; and by the Latin American Folk Institute to do a live concert in Washington. The enthusiastic crowd that filled Rosslyns Spectrum Theater for the performance was dancing in the aisles. Today the Orlando Marin ensemble remains one of the most active Latin bands on the East Coast. It appears regularly at the Tito Puente Restaurant, at many popular New York dance venues, including Club Ilusiones; Planeta Millennium; Natives Restaurant; and many others. It appears also at open-air venues throughout the city, such as the South Street Seaport; Roberto Clemente State Park; Orchard Beach; the Ramon Velez Hunts Point Multi-Service Center; Riverbank Park; and the Battery Park Concerts. Believing that music belongs to everyone, Orlando has been spending an increasing proportion of his time bringing his music to those unable to come see him: hospital patients, inmates of correctional facilities, and nursing home residents throughout the New York area. They are among his most avid fans.
Tratto da: http://www.myspace.com/orlandomarinorchestra
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