Buongiorno a Todos,
grazie per la traduzione Calleluna,
ottimo lavoro...
Bella storia quella di Hector, certo finita male...ma a mio parere il disagio interiore che viveva e che in alcune fasi della sua vita è fuoriuscito in modo dirompente è passato, e passa, in secondo piano!
E come è possibile che possa passare in 2° piano la drammaticità dell'insofferenza di Hector?!
Perchè la sua unicità (Hector è un "numero primo") lo supera, e va oltre lui stesso e cammina da sola.
....todo tiene su final
QUOTO la tua osservazione... la drammaticità della sua insofferenza...
La situazione del Barrio in quegli anni era rappresentata da Hector proprio
perchè era insofferente e insoddisfatto... come tutti i latini che vivevano
quegli anni nei quartieri di Harlem e
Losaida (Lower east side)
La droga rappresentava una valvola di sfogo momentaneo, qualcosa
che permetteva loro di non pensare e di essere felice, temporaneamente e costosamente.
Il vero dramma è che un uomo che ha parlato attraverso le sue canzoni, oltre che d'amore,
della difficile condizione dei sudamericani negli states, sia ricordato solo da quelli che vivevano
quegli anni e da pochi altri appassionati.
Salud a HECTOR LAVOE