Autore Topic: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?  (Letto 17269 volte)

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Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #15 il: Ottobre 20, 2011, 08:22:48 am »


1. Professionista in quanto libero professionista che con quel lavoro si mantiene e ci paga le tasse.
... (cut) ....

Secondo me dj di salsa che rientrano nella categoria 1 ce ne sono molto pochi,

Esatto, questo intendevo.

Chi si definisce Professionista Dj dovrebbe anche avere una dichiarazione dei redditi COERENTE: quanti ce ne saranno in Italia che campano di sole serate di Salsa come Dj?

Io per esempio sono un Professionista del mio ufficio: l'anno prossimo saran vent'anni che dichiaro redditi da Impiegato/Funzionario.

QUESTO era il punto.

Per me è molto più facile campare di serate come dj di altri generi, non foss'altro che vengono pagate molto meglio rispetto quelle di salsa e ci sono molte più opportunità di LAVORO.

Ergo, a parte pochi Veterani testimoni di un passato che - data la recente facilità d'accesso - non torna più, io dico: SIAMO QUASI TUTTI DOPOLAVORISTI (molti in gamba, altri improvvisati).

A questa stregua, se NON sei un veterano e ti svegli nel 2005 proclamandoti "Lavoratore a tempo pieno della consolle di salsa classica" magari con tanto di Serato ma senza serata: sei un Professionista sì, ma della Buffonaggine.


Offline AlbertoG

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #16 il: Ottobre 20, 2011, 10:08:57 am »

Per me è molto più facile campare di serate come dj di altri generi, non foss'altro che vengono pagate molto meglio rispetto quelle di salsa e ci sono molte più opportunità di LAVORO.

Mi sentirei di dire che non è così. Lavorando in un locale multipista "non improvvisato" (nel senso che esiste da 20 anni e ha la stessa gestione da 13 anni), so all'incirca cosa guadagnano i dj resident di house o commerciale e posso garantirti che le differenze col lato latino sono inesistenti o risorie.

Credo che se un dj si trova 3 serate alla settimana di questo tipo, ci campa alla grande. Il tutto senza ricorrere a improvvisarsi maestro (...vale anche il viceversa) o fare il pr o altro.
L'unica cosa che manca nel latino, rispetto agli altri mondi, è la figura del dj d'eccellenza,quello che muove solo con il nome 300/400 persone, tipo Gigi D'Agostino, Claudio Coccoluto, Baby Doll ecc..., che non sono mai resident, ma sono guest, quelli si che veramente guadagnano dei patrimoni. Questo non significa però che nel latino non vi siano nomi d'eccellenza.

In più, per il mondo della "disco", in Italia, ci saranno una ventina di locali che hanno la possibilità di avere dei resident da urlo (proporzionalmente pagati), cosa che nel latino non c'è. Ma per tutto il restante 90%, le cose dal mio punto di visto sono abbastanza parificate.


A questa stregua, se NON sei un veterano e ti svegli nel 2005 proclamandoti "Lavoratore a tempo pieno della consolle di salsa classica" magari con tanto di Serato ma senza serata: sei un Professionista sì, ma della Buffonaggine.
Adesso, ho come la sensazione che questo post, più che essere generalista, sia frutto di qualche vecchia ruggine...  :grin:

Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #17 il: Ottobre 20, 2011, 10:37:11 am »

Per me è molto più facile campare di serate come dj di altri generi, non foss'altro che vengono pagate molto meglio rispetto quelle di salsa e ci sono molte più opportunità di LAVORO.

Mi sentirei di dire che non è così. Lavorando in un locale multipista "non improvvisato" (nel senso che esiste da 20 anni e ha la stessa gestione da 13 anni), so all'incirca cosa guadagnano i dj resident di house o commerciale e posso garantirti che le differenze col lato latino sono inesistenti o risorie.


Ma quindi anche nella "Discodance anni 70/80"? Aaaaaaaaahahahah!!! Siam messi male!!!

Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #18 il: Ottobre 20, 2011, 10:47:37 am »
Credo che se un dj si trova 3 serate alla settimana di questo tipo, ci campa alla grande.

Sì, nella TUA zona!!!

Evidentemente non conosci i cachet di Milano e dintorni!

Credimi: un locale medio-storico dà 130 euro cash. 3x130= 390 euro.

Tu riusciresti a vivere con:

- 1560 euro/mese (cash, ribadisco)
- per 8 mesi netti sicuri (l'estivo è sempre un terno al lotto)
- senza previdenza (perché non credo che le 45 euro dell'enpals - AMMESSO CHE IL LOCALE TE LE PAGHI - riescano a farti sù una pensione)
- senza rimborsi malattia (conosco uno che fa sei serate, ma quando si è ammalato per un mese, cristonava per il fatto che l'enpals lo avrebbe pagato solo se avesse avuto tre serate settimanali regolari, e lui ne aveva solo due) ?

Io no!

Credo che in qualsiasi libera professione, o i soldi "girano" per pagarti tutte le spese e crearti così delle sicurezze, o sennò stai semplicemente vivendo una "fase della vita"; altrimenti sei un Precario Bohemien!

Per questo tutti i Professionisti che conosco io, o hanno altri introiti correlati alla Salsa (e CONSOLIDATI nel tempo) oppure hanno una base extra salsa.

Diversamente, definirti Professionista è un po' da Millantatore.... (specie se non hai neanche una dichiarazione dei redditi).

E quindi, salvo poche eccezioni che rispetto come Mèntori, noi dj di salsa siamo quasi tutti Dopolavoristi!

Offline AlbertoG

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #19 il: Ottobre 20, 2011, 11:17:13 am »

Evidentemente non conosci i cachet di Milano e dintorni!

Credimi: un locale medio-storico dà 130 euro cash. 3x130= 390 euro.


Evidentemente no, non li conosco.

Mi riquoto.

Attività economica. Quì è il punto più difficile. Secondo alcune teorie si dovrebbe prendere in esame il sacrificio percepito dal "lavoro" e il benessere ricevuto dal denaro. Io credo si tratti di valutare costi e ricavi, e alla fine dell'anno, credo che il guadagno netto** medio di una serata, non possa essere al di sotto dei 120/150 euro. Il che significa essere pagati circa 30€/40€ ora.

** guadagno netto si devono considerare tutti i costi, ma proprio tutti. Dai dischi, all'usura dell'auto, al costo di un'assicurazione Kasco in caso di incidente (visto che si usa la propria auto per andare al locale), all'assicurazione sui rischi professionali (cosa che molti non prendono nemmeno in considerazione), da una tutela legale, all'ammortamento delle attrezzature personali e chi più ne ha, più ne metta.

E voglio tornare su una mia vecchia affermazione: a me non me ne frega nulla se uno usa solo "roba" masterizzata (sappi che lo fa anche Gigi D'Agostino, anche perchè lui si prepara i rmx), chi lo fa, lo fa a suo rischio e pericolo, invece mi da fastidio chi gioca al ribasso. Sia che si tratti di un pirata, sia che si tratti di iper mega collezionista o super iperbolico maestro, che fa la serata solo per la gloria o per mettersi in tasca 50€. Questo si che non è professionismo.
Se i "cassetti" sono così bassi, è perchè c'è tanta gente che si offre per poco.

Chi si ritiene un professionista, sotto una certa soglia non ci va, sarebbe uno svendere le proprie capacità e fare un torto ai locali dove lavori a "ingaggio" pieno.

Io la vedo così, forse fin'ora sono stato fortunato  :cheesy:

Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #20 il: Ottobre 20, 2011, 09:09:05 pm »
Non sei fortunato, sei semplicemente operativo in una Terra di Legalità, dove i controlli ESISTONO e quindi le cose vanno fatte COME SI DEVE: e questo, crea una barriera - LEGITTIMISSIMA - all'entrata.

Quando vivevo a Modena vedevo i Vigili entrare nell'appartamento sotto al mio che stavano ristrutturando, e facevano le pulci ai lavoratori.

Io invece quando lavoravo nei bar a Milano (anni 90) il gestore mi diceva "se arriva la USL, dato che non hai il libretto sanitario, SCAPPA".

L'Ortomercato da sempre - e lo è tuttora - è territorio di illegalità lavorativa (e sfruttamento).

Milano l'ho sempre vista come la patria dell'illegalità per questi lavori, e quindi ha anche assorbito l'onda dei neo dj scaricadores a costo zero.

Ho lavorato in metà delle regioni italiane, e i cachet più alti (e le condizioni più regolari) le ho sempre trovate in Emilia e in Veneto, mentre in Liguria e in Lazio si attestano su prezzi più bassi ma comunque accettabili (e condizioni regolari).

A Milano il cachet va dalle 80 (locali medio-piccoli) alle 130 euro CASH (locali medio-grandi), chi dice di piu, racconta VACCATE; e c'è anche qualcuno che paga ancor meno.

Quindi - salvo le anzidette eccezioni - uno che si dice Professionista dj di salsa a Milano..... haaaaaaaaahahahaha!!!

Offline AlbertoG

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #21 il: Ottobre 21, 2011, 10:00:37 am »
A Milano il cachet va dalle 80 alle 130 euro CASH (chi dice di piu, racconta VACCATE) e c'è anche qualcuno che paga ancor meno.

Non conosco la situazione di Milano, ma pensando ai primi due nomi che mi vengono in mente, il "Chxxxo" e "Pxxe Bxxxxn" (penso si possa capire di chi parlo), mi sembra strano che lavorino a questi prezzi.

Ma tu ti riferivi al mondo latino delle grandi realtà o dei piccoli localini?



Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #22 il: Ottobre 23, 2011, 02:46:45 pm »
Ho rifatto la frase specificando la forbice.

Confermo quanto scritto perché al di là dell'averci lavorato, le cose si sanno.

Ma io non vorrei "demonizzare" i cachet bassi: se ci concentriamo sulla REALTA' delle cose, i cachet bassi di Milano secondo me sono GIUSTISSIMI.

Un'azienda fattura poco? Gli stipendi vengono pagati poco. Normale, no?

Allora, bisogna tenere conto di TUTTO il mercato del Latino, a Milano, facendo una COMPLETA ANALISI.

- I corsi di Latino sono in crisi, già da due anni: prova a farti un giro sui siti web della maggiori scuole di salsa di Milano e dintorni, e oltre alle varie zumba, kizomba, macumba e tutte quelle robe lì che onestamente non so cosa siano, noterai un incremento dei corsi di fitness, di "burlesque", varie ed eventuali: è il loro modo ovviamente di rispondere a questo disinteresse dei Milanesi verso il ballo latino americano.

- I gestori di locali DISCO non navigano nelle stesse ottime acque di qualche anno fa, e allora cercano di arrotondare: come lo fanno? Provano col Latino! Quindi abbiamo MOLTA OFFERTA di spazi e perciò molte situazioni che si aprono e inevitabilmente chiudono o sopravvivono vivacchiando. Molte di queste sono situazioni antieconomiche, e i cachet del personale non possono che abbassarsi di conseguenza (dj incluso).

- A questo punto, la presenza di alcuni neo Dj Digitali che, in assenza di controlli Siae/GdF, di fatto si sentono autorizzati ad offrirsi a poco per assenza di grosse spese per dischi, peggiora di poco il cachet già disastrato.

Questo poi porta alcuni Gestori a chiedere al Dj di farsi "portatore" di gente, creando delle apposite liste a suo nome: io le ho sempre rifiutate preferendo di portare il mio contributo a livello strutturale, ossia mettendo in  contatto le mie amicizie coi Gestori stessi, in maniera tale che fossero i miei amici Maestri ad avere un rapporto economico a gettone coi Gestori, e non io (che voglio solo un cachet e voglio solo occuparmi di esser fornito di musica adatta alla situazione).

In questa situazione, vedi che non ci sono Star esenti dal declino che stiamo vivendo: ma non dimenticarti che - per via della loro "Veteranità" - hanno avuto il tempo per diversificare la loro attività con Produzioni Discografiche, Consulenze Professionali come Tecnici Audio, Dj Radiofonici, Organizzatori di Eventi etc etc.: il Dj-ing, per alcuni di loro, lo vedo più come un arrotondamento, come una delle varie attività, o come una delle due attività (tipo che di giorno fanno i Venditori, i Grafici, i Webmaster etc etc).

Ma lo puoi verificare anche tu stesso: chiedi a qualche tuo collega, se lo trovi, quanto è stato pagato per un Guest Dj-ing a Milano.

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Io dico sempre che ci vorrebbe una Nuova Moda, ma per crearla ci vorrebbe un Personaggio speciale, da traino.

Sosa a cavallo del 2000 lo fu; ci vorrebbe una nuova situazione attraente per il pubblico: ma gestita da Qualcuno che sappia anche gestirla bene imprenditorialmente, come fece appunto Sosa.

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #23 il: Ottobre 24, 2011, 09:59:42 am »
Infatti Sosa andava anche in tv e fu un ottima cosa per la salsa, attirando un sacco di giovani. Inoltre la sua professionalità fece il resto.
Di sicuro in Italia la moda passa dai ballerini o dalla tv. Forse un programma ambientato sulla salsa potrebbe cambiare un pò la situazione.
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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #24 il: Ottobre 24, 2011, 10:42:57 am »
Io dico sempre che ci vorrebbe una Nuova Moda, ma per crearla ci vorrebbe un Personaggio speciale, da traino.

Sosa a cavallo del 2000 lo fu; ci vorrebbe una nuova situazione attraente per il pubblico: ma gestita da Qualcuno che sappia anche gestirla bene imprenditorialmente, come fece appunto Sosa.

Ciao Claude. A tal proposito ho aperto un nuovo thread.
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Offline Claude

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #25 il: Ottobre 24, 2011, 08:31:56 pm »
In questo rinascente spirito forumale, avevo pensato anch'io di farlo, mi hai preceduto!

Offline tommy salsero

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Re: Serato senza Serata: ma che cos'è un "Dj Professionista"?
« Risposta #26 il: Ottobre 25, 2011, 03:53:21 pm »
In questo rinascente spirito forumale, avevo pensato anch'io di farlo, mi hai preceduto!
W lo SPIRITO!

Il partito dei carini...... :2funny:
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