Autore Topic: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!  (Letto 2392 volte)

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Offline Claude

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ATTENZIONE: QUANTO SCRITTO IN QUESTO POST INIZIALE NON E' AGGIORNATO. LEGGERE IL POST DATATO 10/6/09
         
Brutte notizie per chi “scarica” film e musica, in Francia arrivano le sanzioni penali e la sospensione del servizio, cioè della possibilità di connettersi ad internet come “pena” per i “pirati”. Lo ha deciso ieri l’Assemblea nazionale (e il Senato ha definitivamente confermato questa mattina). Ed è possibile che in Italia qualcuno voglia seguire l’impostazione di Parigi: questo sembra essere l’orientamento che viene portato all’interno del comitato tecnico contro la pirateria istituito presso la presidenza del consiglio italiana.

Il parlamento francese  ha approvato ieri sera la legge che va sotto l’acronimo Hadopi (qui Le Monde - in francese). Pur se con una maggioranza inferiore a quella prevista, perché almeno 44 deputati tra quelli che sostengono il governo non l’hanno votata, la legge più discussa degli ultimi tempi è passata con 296 voti a favore contro 233. Il partito socialista, che è all’opposizione, ha annunciato già che si rivolgerà alla Corte costituzionale perché esamini questo testo “assurdo e inapplicabile”. Ma intanto la “Hadopi” oggi è legge dello stato francese (il testo - in francese).

Ecco in cosa consiste.

“Sanzione graduata in tre stadi” - Hadopi sta per  Haute Autorité pour la Diffusion des Œuvres et la Protection des Droits sur Internet. Si tratta cioè di una autorità indipendente che viene istituita e che, una volta individuato l’utente che “scarica” illegalmente opere dell’ingegno, lo farà oggetto di un’azione in tre tempi: 1) una comunicazione via mail, in cui si rende noto che il comportamente dell’utente è stato individuato e lo si invita a cessarlo; 2) una lettera raccomandata che ripete in modo definitivo l’ingiunzione; 3) la disconnessione dalla rete internet. A questa sanzione si aggiungerà poi quella amministrativa. Per giunta l’abbonato colpito dovrà pagare il canone al provider per tutto il tempo di durata della sanzione, cioè anche mentre non usa la rete perché è stato privato dell’accesso.

Un dibattito nazionale, un conflitto internazionale - La legge Hadopi tuttavia non è una questione di destra e sinistra contrapposte. Si sono detti favorevoli al disegno anche attori e registi come Michel Piccoli e Luc Besson e gran parte dell’industria dell’intrattenimento è schierata a difesa dei propri diritti e contro i “pirati”. E tuttavia c’è una dimensione internazionale, europea, del problema che promette ulteriori evoluzioni.

Proprio pochi giorni fa la discussione sul “pacchetto telecom” (un gigantesco provvedimento che riformula 5 direttive sulle telecomunicazioni), in sede di parlamento europeo, si è chiusa, poco prima delle elezioni, con l’approvazione del cosiddetto emendamento 138 e il blocco dell’intero pacchetto.

Qual è il problema? Sta proprio nell’emendamento 138, che stabilisce una linea di principio: la connessione internet è un elemento di manifestazione della libertà di pensiero e non può essere in alcun modo fatto oggetto di sanzione di legge. Per intendersi: i sostenitori dell’Hadopi e difensori ad oltranza del diritto d’autore hanno definito questo testo: “emendamento salva p2p”, e intendevano dire: salvapirati.


Che qualche problema si ponga lo dice anche però il sostegno all’emendamento da parte di un fronte di giuristi e di blogger non immediatamente identificabili con posizioni estreme. Guido Scorza è uno di questi e nel suo blog, stamattina, parla di un “dibattito ai confini dell’Europa”. Dice a Repubblica: “E’ davvero assurdo che vi sia la pretesa di svolgere questo tipo di battaglia a livello locale e nazionale, mentre abbiamo a che fare con un mercato senza confini”. E nel suo blog aggiunge: “la decisione di approvare l’Hadopi non tiene in considerazione il pronunciamento che vi è appena stato in sede europea in favore della libertà d’espressione”.

Cosa c’è dietro i timori e le opposizioni a Hadopi? Semplice: per poter individuare chi sta scaricando è necessario che vengano svolte indagini che “entrano nel merito” di tutto il traffico internet che viene scambiato dagli utenti - nella legge francese ad opera delle forze di polizia, ma è già successo “altrove” che investigatori privati lo facciano su incarico delle industrie del settore. Tra le tecniche adoperate per farlo vi sono software che di fatto “frugano”, materialmente (il famigerato DPI che sta per Deep Packet Inspection) in ciò che le persone scrivono, trasmettono, ricevono. Insomma non è solo una questione di arte minacciata dai pirati…

http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2009/05/13/?ref=hpsbsx


Ps.: in Italia per farla dovrebbero probabilmente emendare robuste sezioni della nostra potente legge sulla privacy, la vedo dura per loro

Offline chevere

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Re: In Francia è legge: a chi scarica, staccano la linea. Ma l'Euopa???
« Risposta #1 il: Maggio 13, 2009, 03:43:10 pm »
Il discorso sulla pirateria è abbastanza complicato, ciò non toglie che il fenomeno sia molto diffuso, soprattutto in Italia.
Come porvi rimedio?
Perchè penso che su questo punto saremo TUTTI d'accordo, è NECESSARIO BLOCCARLA o quantomeno limitarla.
In Francia hanno pensato di mettere dei paletti per obbligare le persone a pensarci un bel po' di volte prima di scaricare
qualcosa.
Possiamo essere favorevoli o contrari ma almeno è già qualcosa.
Adesso bisogna vedere come sarà recepita questa legge (già passata alla camera) anche nel resto d'Europa.

Vedremo...

Offline Claude

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Re: In Francia è legge: a chi scarica, staccano la linea. Ma l'Euopa???
« Risposta #2 il: Maggio 13, 2009, 04:33:39 pm »
Il discorso sulla pirateria è abbastanza complicato, ciò non toglie che il fenomeno sia molto diffuso, soprattutto in Italia.
Come porvi rimedio?
Perchè penso che su questo punto saremo TUTTI d'accordo, è NECESSARIO BLOCCARLA o quantomeno limitarla.
In Francia hanno pensato di mettere dei paletti per obbligare le persone a pensarci un bel po' di volte prima di scaricare
qualcosa.
Possiamo essere favorevoli o contrari ma almeno è già qualcosa.
Adesso bisogna vedere come sarà recepita questa legge (già passata alla camera) anche nel resto d'Europa.

Vedremo...

Sono dell'idea che Internet è una cosa troppo complicata da controllare, quindi gli sforzi per contrastare questa caratteristica andrebbero direzionati verso altri crimini.

Per il crimine "pirateria" secondo me sarebbe piu facile abbassare i prezzi e lavorare sul marketing.

Ci sarà sempre quello che non vuole spendere nulla, ma secondo me l'accoppiata prezzi bassi (negli Usa ci sono) e "acquisto d'impulso", unitamente alla eliminazione di una parte della catena di vendita, potrebbe portare a far risalire le vendite.

Immaginiamo di andare al supermercato e trovare cd a 7/10 euro; secondo me uno d'impulso lo compra.

Boh

Offline dodicix

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Re: In Francia è legge: a chi scarica, staccano la linea. Ma l'Euopa???
« Risposta #3 il: Maggio 14, 2009, 11:17:28 am »
Internet è solo uno dei modi di farsi arrivare gratuitamente  :shocked: (ehm... quasi...  :coolsmiley:  perchè la connessione non ce la regalano mica!)  :embarassed:  qualcosa a casa propria.  :coolsmiley:

Se anche chiudessero la connettività a chi "pirateggia",  :wink:  esisterà sempre il Baratto di CD/DVD "piratati" (o zeppi di files .MP3) brevi manus... brevi posta... brevi Corriere.... ecc...  :coolsmiley:

[Spot mode ON]
Verbatim Power: la Potenza è tutta senza controllo!  :2funny:
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 :wink:

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Offline Daikil

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Re: In Francia è legge: a chi scarica, staccano la linea. Ma l'Euopa???
« Risposta #4 il: Maggio 14, 2009, 01:30:50 pm »
 :evil: :evil:

[stream=475,75]http://www.tanguear.it/video/610pirata.mp3[/stream]

 :evil: :evil: ... però io alla domanda 1 e 3 risponderei SI ....  :evil: :evil:
Daikil
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Offline Claude

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Re: In Francia è legge: a chi scarica, staccano la linea. Ma l'Euopa???
« Risposta #5 il: Maggio 14, 2009, 01:54:05 pm »

Non ho l'audio dal lavoro, qualcuno mi sintetizza?

Offline Claude

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #6 il: Giugno 11, 2009, 12:27:58 am »

Colpo alla legge anti-pirati
"L'accesso al web è un diritto"
La legge più rigida di Europa "corretta" dal Consiglio Costituzionale francese. "L'utente potrà essere solo avvisato"
di ALESSANDRO LONGO

 
Disinnescata la bomba francese dell'Hadopi, che doveva essere la legge più severa in Europa contro gli utenti peer to peer (che condividono file di opere pirata su internet).


Con un colpo di scena, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che la connessione a internet è un diritto fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo. L'Hadopi obbligava i provider internet a sospendere il contratto di accesso a internet agli utenti colti, per tre volte, a scambiare file pirata.

Adesso, con la presa di posizione del Consiglio, cambia tutto. L'autorità preposta a questi controlli potrà solo avvisare l'utente, scrivendogli che è stato scoperto; non potrà più togliergli l'accesso a internet. Sparisce quindi la sanzione legata all'Hadopi. Resta solo un avviso di dubbio valore deterrente.

Il Consiglio ha deciso sulla base della dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789, che protegge la libertà di espressione. È la prima volta che un'autorità stabilisce in modo così netto che l'accesso a internet fa parte dei diritti fondamentali di espressione. È quindi una decisione che potrà fare storia, spostando l'ago della bilancia del conflitto tra diritti degli utenti e tutela del copyright. Il legislatore francese, approvando l'Hadopi, aveva stabilito che il copyright è più importante del diritto d'accesso a internet. Il Consiglio ribalta la posizione.

Il Consiglio ha deciso in tal senso anche perché - scrive - il diritto francese mette avanti a tutto la presunzione d'innocenza dell'utente (il titolare dell'abbonamento internet). L'Hadopi invece, togliendogli la connessione, lo presumeva colpevole prima di un effettivo processo. Il punto: in realtà, è sempre possibile- scrive il Consiglio- che a fare peer to peer non sia stato il titolare dell'abbonamento internet, ma qualcun altro che ha accesso alla sua connessione. Solo un processo può stabilire chi sia stato il responsabile.

Il Consiglio così appoggia un'idea sempre sostenuta da coloro che, anche in Italia, difendono i diritti degli utenti contro misure severe come l'Hadopi. E cioè che non è possibile identificare con certezza, senza un processo, il titolare dell'abbonamento internet con il responsabile del traffico peer to peer.

Esultano i socialisti francesi, che si erano appellati al Consiglio contro l'Hadopi, accusandola di incostituzionalità. Era l'ultima spiaggia per bloccare la legge, ormai approvata definitivamente. Mossa riuscita, ora si aspetta la reazione della controparte.

(10 giugno 2009)

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/sentenza-france/sentenza-france.html

Offline Ricks1973

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Offline Claude

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #8 il: Giugno 11, 2009, 12:57:08 am »

Jajaja!!!

Offline dodicix

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #9 il: Giugno 12, 2009, 11:02:50 am »
Nessuno può riuscire a "limitare" Internet, nel proprio Paese, senza essere un Dittatore.  :coolsmiley:
 :azn:

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Offline tommy salsero

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #10 il: Giugno 12, 2009, 12:21:17 pm »
Nessuno può riuscire a "limitare" Internet, nel proprio Paese, senza essere un Dittatore.  :coolsmiley:
 :azn:



Ma infatti basterebbe aumentare il costo di connessione da devolvere agli artisti.
E per legge una fetta degli introiti della telefonia pure,visto che sono pieni di file musicali.
Tommy Salsero
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Guarda la mia classifica:
http://www.salsagorda.it/shop/index.php?main_page=classifica





Offline Daikil

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #11 il: Giugno 12, 2009, 01:34:54 pm »
Nessuno può riuscire a "limitare" Internet, nel proprio Paese, senza essere un Dittatore.  :coolsmiley:
 :azn:



Ma infatti basterebbe aumentare il costo di connessione da devolvere agli artisti.
E per legge una fetta degli introiti della telefonia pure,visto che sono pieni di file musicali.

Un'altra tassa? Non basta che le nostre connessioni internet siano le più lente e le più care d'Europa? Non basta che su ogni cd o dvd vergine ci siano circa 40-50 cent di Tassa SIAE anche se li uso per i MIEI dati? Quante volte bisogna pagarlo 'sto diamine di diritto d'autore? Io non riesco a capire come gli autori riescano ad accettare questa situazione! Finirà che a forza di balzelli e divieti nessuno ascolterà più musica...
Daikil
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Offline dodicix

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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #12 il: Giugno 12, 2009, 02:04:19 pm »
Concordo con Daikil che l'idea di una (nuova, ulteriore) gabella sulle Connessioni è iniqua, esattamente come lo è quella già esistente sui Masterizzatori, idem quella sui supporti vergini, ecc...
Ovvero: mica detto che se compro un "budino" da 50 CD vergini, lo debba riempire PER FORZA di files mp3 o di files DivX scaricati da Internet!  :sad:
Esistono anche i Backup Dati personali, tipo le Foto Digitali, i Video, ecc... e occupano un casino di spazio!  :afro:
Al che, chi è REGOLARISSIMO e fa solo i salvataggi di Files personali, deve pagare la gabella per colpa della manifesta incapacità (tecnica) del Governo di fare arrivare i soldi -via SIAE- agli Artisti per i loro diritti...  :buck2:
Devono inventare un nuovo metodo di raccolta del dovuto per gli Artisti, che compensi ANCHE i danni creati dalla Pirateria digitale.  :cool:
(sempre se invece di fare danni, non aumenti le vendite... mah...)  :rolleyes:
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Re: Legge francese anti P2P incostituzionale!!! Niente distacco linea!!!!
« Risposta #13 il: Giugno 13, 2009, 03:12:18 am »

Ragazzi,

Ma che sara mai una gabella in piu se usata bene?

Ora abbiamo una gabella in meno ed e' usata male, io sarei favorevolissimo a sta idea.

Vi scrivo dalla patria della Pirateria, qua in negozi di CD son spariti, trovi musica solo per strada, ed e' masterizzata: ditemi voi, come puo un artista farsi remunerare le proprie composizioni?

Facendo solo concerti?

Poi gli dobbiam dare la pensione anticipata per lavoro usurante!!!