Autore Topic: La pirateria secondo Pirate Bay  (Letto 5318 volte)

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Offline chanchan

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #15 il: Marzo 03, 2009, 08:01:29 pm »
Del resto però la certezza è che questa volta l'industria musicale passando dal vinile al cd ha commesso un suicidio comemrciale senza precedenti.
Il cd non è stato un suicidio, ma la naturale evoluzione della tecnica.
E quello che sta avvenendo adesso è "accanimento terapeutico".
L'industria discografica se non fosse tenuta in vita artificialmente, sarebbe morta da anni.

Esistendo la tecnologia per trasferire gigabyte di dati a costo zero, non dovrebbe essere nemmeno pensabile che ci siano aziende che forniscono un servizio di stampa e distribuzione della musica. Sono costi enormi sia in termini economici che ambientali (per la plastica sprecata e l'inquinamento per il trasporto) e questi costi ricadono sul fruitore, con l'aggiunta di un guadagno che de deve avere la casa discografica per fornire questo servizio che nessuno a chiesto, e di una piccolissima percentuale che va come compenso per l'autore.
Eppure, se vogliamo acquistare legalmente della musica, siamo obbligati a chiedere questo servizio.

E' come se, per evitare che i postini perdano il lavoro, si proibisse di scrivere le email, obbligando tutti ad usare la posta cartacea.

Riguardo gli autori, potrebbero benissimo ricevere un compenso senza l'intermediazione di un distributore, e comunque si tratta di cifre talmente basse che con la pirateria hanno più da guadagnarci che da rimetterci, visto che è tutta pubblicità. Un musicista, normalmente, dovrebbe vivere con il concerti dal vivo, non con i diritti.

Offline dodicix

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #16 il: Marzo 04, 2009, 10:41:06 am »
ChanChan dice:
Citazione
Il cd non è stato un suicidio, ma la naturale evoluzione della tecnica.

...evoluzione che, da vecchio Audiofilo mi piace ricordarvelo, ha portato ad un drammatico aumento qualitativo di alcuni fattori tecnici quali ad esempio la Dinamica, il Rapporto Segnale/Rumore, l'Estensione della Banda Passante del segnale registrato, l'eliminazione di fruscii, ticchettii, Wow and Flutter, ecc... rispetto ai supporti analogici precedenti: audio cassette (CC), vinili, ecc...  :smiley:

Pensando in questo modo, il CD ha ancora un suo senso di esistere: l'Alta Fedeltà che lo contraddistingue, e che si è INVOLUTA, persa in modo irreparabile, con la Compressione Digitale "Lossy" del formato MP3.  :embarassed: :buck2:

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Offline tommy salsero

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #17 il: Marzo 04, 2009, 02:23:53 pm »
Il cd non è stato un suicidio, ma la naturale evoluzione della tecnica.

Riguardo gli autori, potrebbero benissimo ricevere un compenso senza l'intermediazione di un distributore, e comunque si tratta di cifre talmente basse che con la pirateria hanno più da guadagnarci che da rimetterci, visto che è tutta pubblicità. Un musicista, normalmente, dovrebbe vivere con il concerti dal vivo, non con i diritti.

Secondo me e molti altri osservatori in altri forum dove si parla solo di musica,il passaggio dal vinile al cd,è stato il funerale dell'industria del disco.
Inizialmente un modo per far ricomprare in altro supporto i vecchi dischi,ma che poi si è ritorto contro l'industria discografica dall'arrivo di Internet che ne ha decretato la morte.
Oggi di fatto non ha senso per la massa avere un sopporto perchè si è perso il senso artistico dell'opera.
Un disco di Progressive Rock o classica ha senso anche per la copertina che è parte del messaggio dell'opera.
Già il cd ha ucciso questa parte e il passaggio a non aver nessun supporto è stata normale conseguenza.
Oggi di fatto chi scarica non ha nessun interesse nella qualità,basta vedere l'orrido MP3 e i vari prodotti Ipod e simili.
Il mondo è spaccato in due da una parte una nichhia di cultori con Vinili, Sacd,ecc e HiFi (gli audiofili) e dall'altra la massa che fruisce in chiave usa e getta la musica.

Riguardo agli artisti,gli introiti vengono dalla vendita dei dischi e poi dai concerti,infatti se non hai un disco non ti pagano niente per suonare.
I diritti sono un di più ma la pirateria che va comunque fermata,ha distrutto sia la vendita dei dischi che i diritti d'autore che sono sacrosanti.
L'industria discografica ha contribuito ad il suo suicidio guadagnando uno sproposito sui cd e la Siae pure.
Ma un ente serio che ti protegge in qualunque paese serve,altrimenti ti mangiano esattamente come in tutti i mercati.
Senza sindacati come saremmo oggi?
Vanno cambiati ma non eliminati.
Quindi cambiando il mondo credo che sia giusto pagari i brani degli artisti direttamente senza passaggi,ma se la gente continua con il gratis piratando bisognerà cambiare sistema,ed è dimostrato che chi è abituato a non pagare non paga neanche i 5 Euro.
Poi in Italia figuriamoci,non abbiamo nessuna coscenza civile,l'unico modo per farci mettere le cinture e far rispettare i limiti che servono a salvarci la vita,ci son voluti anni di multe.. :grin:
Tommy Salsero
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Offline Marcolino

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #18 il: Marzo 04, 2009, 05:18:50 pm »
quoto Tommy  :afro:  purtroppo...
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..IN ATTESA DELLA LETTERINA...

Offline Daikil

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #19 il: Marzo 04, 2009, 05:28:09 pm »
Però ragazzi, io vi leggo e voi non tanto. Ricito:

Citazione
- Sanremo 2002: Fausto Leali e Luisa Corna si qualificano quarti e vendono 20.000 copie del loro CD (tutte canzoni nuove ad un prezzo standard);
- Sanremo 2003: Fausto Leali si presenta da solo, si qualifica sotto il decimo posto ed esce con un CD di successi ricantati e reincisi da zero includendo il brano di Sanremo ?Eri tu? (il prezzo del CD è di 7,70 euro IN EDICOLA = IVA al 10%). Indovinate un po' quante copie ha venduto? 120.000!!!

Due sole note:

1) il costo di produzione del CD è identico per il 2002 e il 2003 in quanto brani, anche se vecchi successi, sono ricantati, risuonati e reincisi da zero;
2) con questa lettera non ho la presunzione di voler proporre una ricetta che va bene per tutti né di promuovere un album musicale su una
rivista di informatica ma soltanto portare a conoscenza del pubblico che esistono strade percorribili per distribuire musica ad un prezzo equo

Questo dimostra che non è vero che anche se si abbassano i prezzi non cambia nulla, e che se si abbassano i prezzi si vende 6 volte di più in numeri, 3 volte in più in termini di fatturato e, se fate i conti, si guadagna anche di più.

E poi qualsiasi legge sul proibizionismo insegna che l'illegalità si combatte combattendo la domanda = abbasso tanto i prezzi, i pirati (quelli che guadagnano un sacco di soldi vendendo i falsi, non chi scarica "per esigenza") vendono meno ed hanno meno interesse a produrre CD pirata.

Ma chi è che preferisce avere MP3 scarsi e CD con copertine fotocopiate anziché originali a prezzi adeguati? Sarebbe come dire che la gente preferisce avere le fotocopie che i libri... non ha senso... il problema è che se il 90 % degli studenti, se non facessero le fotocopie, smetterebbero di andare all'Università perché non avrebbero i soldi per comprare i libri.

E poi dovete pensare una bella cosa, così come ci sono le biblioteche e le videoteche, dove si possono prendere in prestito libri e film, esistono anche le "vere" discoteche, biblioteche musicali dove si può tranquillamente chiedere in prestito il CD. Allora che facciamo, mettiamo una tassa sul prestito nelle biblioteche? Ma dai, su.

Anziché colpevolizzare il poveretto che, per ignoranza o indigenza è costretto a scaricare, dicendogli "SCARICARE E' COME RUBARE", diciamogli "guarda, mi dispiace che tu non abbia soldi e che sia costretto ad avere solo musica di bassa qualità. Facciamo così: noi produttori, noi artisti e noi SIAE rinunciamo al 50 % dei nostri guadagni, lo stato dimezza l'IVA, la logistica abbassa un po' i suoi prezzi e così ti diamo il CD al 40 % del prezzo attuale; se ancora non ce la fai ti diamo la possibilità di scaricare legalmente al 25 % del prezzo attuale visto che abbiamo meno spese in questo caso e che l'MP3 è di livello più basso di qualità. Scusa se ti ho dato del ladro, i veri ladri sono quelli che producono e vendono milioni di copie pirata di libri, film e musica. Facciamo la pace e veniamoci incontro". Solo questo sarebbe un discorso serio per combattere la pirateria e salvare il mercato della cultura musicale, come tutti gli altri settori in crisi.

Io credo che se tutto il costo della vita calasse del 60 %, tutti accetteremmo di guadagnare il 50 % del nostro stipendio (chi ce l'ha), o no?
Daikil
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Offline chanchan

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #20 il: Marzo 04, 2009, 06:57:56 pm »
Oggi di fatto non ha senso per la massa avere un sopporto perchè si è perso il senso artistico dell'opera.
Ma il senso artistico dell'opera è musicale: la musica esiste da migliaia di anni e non è mai stata legata ad un supporto fisico, se non per qualche decina di anni. E' vero che la copertina ha avuto in molti casi anche una certa rilevanza artistica, ma è, almeno dovrebbe essere, di importanza secondaria.
Citazione
Un disco di Progressive Rock o classica ha senso anche per la copertina che è parte del messaggio dell'opera.
Non penso proprio che per la musica classica sia così, visto che all'epoca i dischi neanche esistevano.
Oggi invece un musicista ha la possibilità di integrare la sua opera con una quantità di immagini e video che va ben oltre una semplice copertina. Non credo abbia molto senso volersi fissare su un particolare stadio dell'evoluzione tecnologica, come se solo in quello ci possa essere un valore artistico.
Citazione
Oggi di fatto chi scarica non ha nessun interesse nella qualità,basta vedere l'orrido MP3 e i vari prodotti Ipod e simili.
Non esiste solo l'orrido MP3, ma anche formati non compressi a 24 bit e 192KHz che vanno ben oltre la qualità dei vinili o dei cd.
Che poi alla maggior parte della gente non interessi un'alta qualità è un'altra questione. Questo è normale.
Citazione
Riguardo agli artisti,gli introiti vengono dalla vendita dei dischi e poi dai concerti,infatti se non hai un disco non ti pagano niente per suonare.
Se la tua canzone è nell'ipod di milioni di persone, vedrai come ti pagano per suonare...

Offline dodicix

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #21 il: Marzo 11, 2009, 03:52:54 pm »
E questo l'avete letto?  :shocked:

http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17311

Gabriella Carlucci cancella l'anonimato online 
09/03/2009 [ Dario D'Elia ]
 
"Il deputato del Popolo della Libertà Carlucci ha reso nota una nuova proposta di legge, che nasconde lo zampino degli editori cinematografici"

Gabriella Carlucci, deputato del Popolo della Libertà, vuole mettere fine all'anonimato online. La sua nuova proposta di legge, intitolata Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri, si propone come strumento di lotta al crimine.

"Non si può non essere consapevoli del fatto che le misure introdotte da questa proposta di legge non potranno risolvere tutti i problemi che attualmente osserviamo con sempre maggiore frequenza, ma certamente essa potrà avere una immediata e positiva ripercussione isolando i fenomeni più gravi", ha sottolineato l'onorevole nella sua introduzione. E per fenomeni più gravi Carlucci intende soprattutto quello della pedofilia online – ha rivelato con una lettera a WebNews.

Il problema di fondo è che l'anonimato e le eventuali attività correlate non hanno sempre lo stesso valore. Come hanno fatto notare numerosi osservatori sarebbe stato meglio ribaltare il concetto di base: quindi attivare il divieto solo per un numero ristretto di casi. Si pensi ad esempio alle chat frequentate da minori…

A mio parere non è chiaro quali siano i reali intenti di questa proposta, già claudicante in partenza a causa di un falso riferimento "al territorio della libertà". Se si propone di eliminare un cosa, mi pare che si tratti di una restrizione. O no?

Comunque, a parte questo inciampo l'aspetto più preoccupante è un altro. Pare che nelle Proprietà del documento pubblicato dalla Carlucci sia leggibile chiaramente il nome dell'autore e l'azienda di riferimento. Niente di male. È normale che un politico si affidi alla consulenza di un professionista del settore. Se non fosse che in questo caso il firmatario è tal Davide Rossi, Presidente di Univideo – Unione Italia Editoria Audiovisiva. In pratica si tratta dell'associazione di Confindustria che cura gli interessi "di Produttori, Distributori e Importatori di Opere e Supporti Audiovisivi e Multimediali (quali a titolo esemplificativo videogrammi, prodotti di Editoria Elettronica, Videogiochi, etc…)".

Ricapitolando. Carlucci rende nota una proposta di legge per abolire l'anonimato online. La difende da ogni attacco sbandierando il pericolo della criminalità, e soprattutto della pedofilia online. E alla fine si scopre che la redazione del documento è stata curata praticamente dagli editori cinematografici, e non. Con chiari intenti anti-P2P – immagino.

Chapeau!

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Offline Daikil

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #22 il: Marzo 11, 2009, 04:44:50 pm »
E questo l'avete letto?  :shocked:

...
Comunque, a parte questo inciampo l'aspetto più preoccupante è un altro. Pare che nelle Proprietà del documento pubblicato dalla Carlucci sia leggibile chiaramente il nome dell'autore e l'azienda di riferimento. ...


Non è che "pare", basta scaricarsi il documento direttamente dal blog della... ex-soubrette e guardarne le proprietà: autore Davide Rossi, società Univideo

http://www.gabriellacarlucci.it/wp-content/uploads/2009/03/proposta-di-legge.doc

vedete un po' voi...
Daikil
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Offline chevere

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #23 il: Marzo 11, 2009, 07:21:23 pm »
Per quanto riguarda la proposta di legge dell'On. Carlucci non penso che il problema dipenda
da chi ha sostanzialmente creato il documento quanto se tale legge potrà essere effettivamente
utile a combattere la pirateria.
Che i produttori di video vogliano difendere i propri prodotti è più che lecito.
Riporto quanto detto dalla Carlucci al sito webnews:

In seguito alla recente proposta di legge firmata da Gabriella Carlucci, e soprattutto in seguito alle polemiche scaturite dall'analisi delle proprietà del file contenente il testo della proposta, abbiamo chiesto direttamente all'on. Carlucci un intervento chiarificatore sul tema. La risposta è giunta in giornata, e ne diamo pubblicazione integrale:

«Caro Giacomo,
non ci sono segreti da svelare: i miei collaboratori hanno seguito l'intervento dell'avv Davide Rossi (che tra le altre cose è anche e non solo Presidente di Univideo) nel convegno organizzato da Assodigitale il 15 gennaio us e ho avuto modo di condividere alcune idee con lui, chiedendogli di mandarmi una nota con alcuni spunti normativi. Per esempio quello della responsabilità dei propri atti, anche se compiuti via internet, ovvero non si può lanciare il sasso e nascondere la mano. Sarà sicuramente d'accordo con me inoltre sul fatto che la direttiva del 2000 è stata concepita e approvata quando internet non era web 2.0 ma vi erano semplicemente siti più facilmente identificabili in caso di violazione. Oggi invece è molto facile lanciare un forum di discussione con un titolo ben preciso e lasciare che sia il polo della rete, in maniera anonima a compiere reati quale la diffamazione, l'ingiuria, la calunnia. Ma vi è di più. Chi è andato a controllare le proprietà dei documenti relativi alla proposta di legge pubblicati su Internet, ha recuperato le generalità dell'autore del documento ma si è stranamente dimenticato di citare la denominazione dei files. Circostanza davvero singolare per soggetti che chiedono e pretendono trasparenza. La vera e reale finalità della mia iniziativa, al contrario di quanto maliziosamente riportato, si evidenzia dal fatto che i due documenti recano titoli inequivocabili: pedo_relazione e pedo_proposta. Sono ora io che vi chiedo come mai avete occultato un dato così rilevante per comprendere la mia personale buona fede. Questa circostanza è un vero e proprio boomerang per quanti come voi chiedono di operare sulla rete senza vincoli nè regole e la dimostrazione palese dei pericoli che viaggiano sulla rete. Ma quando ad essere occultata è la denominazione di un documento nessun problema sotto il profilo giudiziario o penale. Cosa ben diversa quando ad essere ocultate sono le generalità di un criminale pronto ad abusare sessualmente dell'ingenuità di un minore innocente ed indifeso. Spero che di fronte alle mie spiegazioni chi mi ha offeso selvaggiamente e senza motivo abbia la compiacenza ed il buon gusto di chiedermi almeno scusa. in ogni caso io vado avanti per la mia strada, sicura e conscia della bontà e la necessità della mia iniziativa. Cordiali saluti».
Firmato: Gabriella Carlucci.

Abbiamo quindi parallelamente sentito Davide Rossi, Presidente Univideo, per avere un riscontro circa la versione dei fatti fornita dall'on. Carlucci. Purtroppo non è stato possibile registrare dichiarazioni da riportare in virgolettato, ma il dott. Rossi ci ha gentilmente autorizzato a riportare la sua versione dei fatti, peraltro fedelmente in linea con il racconto della Carlucci.
Davide Rossi, Presidente Univideo

Nella fattispecie la stesura di una prima bozza della proposta di legge sarebbe stata sollecitata dalla stessa Carlucci, e Davide Rossi avrebbe collaborato a titolo personale, fruendo del tempo libero ed utilizzando un laptop che ha lasciato nel file la firma Univideo. L'apporto sarebbe stato però privato e volontario (nonché a titolo gratuito), dissociato dalle funzioni professionali, al fine di mettere nero su bianco quanto primariamente affermato nell'incontro organizzato da AssoDigitale (video).

La bozza sarebbe in seguito stata plasmata dal team dell'on. Carlucci, ma l'impianto è rimasto comunque quello originale: la volontà di regolamentare la rete, attribuendo maggiori responsabilità agli utenti che fruiscono del Web facendosi parte attiva. Chi pubblica, insomma, deve rispondere delle proprie pubblicazioni. Libertà e controllo, insomma, devono andare di pari passo, fermo restando le ovvie questioni tecniche da superarsi in fase attuativa.

Tratto da:
http://www.webnews.it/news/leggi/10317/gabriella-carlucci-e-davide-rossi-e-andata-cosi/

Offline Daikil

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #24 il: Marzo 11, 2009, 07:56:11 pm »
Ci mancherebbe altro che questo sig. Rossi fosse stato pagato con soldi pubblici per far passare una legge da lui in sostanza redatta a favore anche della categoria cui fa capo. Non si tratta solo di un esperto in materia, di un professore studioso super partes della materia trattata, ma di una parte in causa nella materia. Sarebbe bello se la commissione di vigilanza RAI fosse formata da giornalisti e professori in materia, oppure che le leggi in argomenti di bioetica o eutanasia fossero redatte dai nostri luminari, o che le leggi ambientali fossero redatte da organismi non governativi e slegati dalle multinazionali... purtroppo non è così.

Anche in questo caso specifico, la proposta di legge redatta in sostanza dal Sig. Rossi mira, oltre che a combattere giustamente la pedofilia e, nascostamente, la pirateria, a limitare la libertà di espressione dei blog e della rete in genere, equiparandone la responsabilità alle testate giornalistiche, le quali hanno studi legali al loro servizio che un blog, se non quello di Grillo, non si potrà mai permettere. Insomma, un bavaglio ulteriore a quei pochi che dicono la propria in contrapposizione alla maggioranza, in barba alla libertà di espressione.
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Offline Claude

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #25 il: Marzo 12, 2009, 12:04:13 am »

Quoto tutto di Daikil, anche le virgole, ma soprattutto questo:

Anche in questo caso specifico, la proposta di legge redatta in sostanza dal Sig. Rossi mira, oltre che a combattere giustamente la pedofilia e, nascostamente, la pirateria, ....

e se anche per ipotesi il Sig. Rossi fosse stato interessato veraamente a combattere solo la pedofilia on-line, be.... ha fatto una gaffe veramente da ingenuo.

Detto questo, mi auguro che tutto gli sforzi profusi finora (inutilmente) nella lotta alla pirateria, vengano finalmente associati ANCHE alla lotta alla pedofilia; sarebbe già un bel risultato!

Offline Daikil

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #26 il: Marzo 17, 2009, 02:19:16 pm »
Sentite cosa dice il Sig. Rossi... "Internet non serve a nulla..." .... un espertone!!!

[yt=425,350]3HabNofBVNo[/yt]

.. e meno male che la proposta di legge era contro la pedofilia... :idiot2:

Daikil
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Offline tommy salsero

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #27 il: Marzo 17, 2009, 02:52:43 pm »
Sentite cosa dice il Sig. Rossi... "Internet non serve a nulla..." .... un espertone!!!

[yt=425,350]3HabNofBVNo[/yt]

.. e meno male che la proposta di legge era contro la pedofilia... :idiot2:



Non gli importa nulla a questi della pedofilia,la maggioranza di loro passa le notti a travestiti e a farsi di droga.
Gli interessa far fuori pericolosi sovversivi come Grillo o altri giornalisti liberi che non accettano le veline di giornali e tv.
Internet per loro ingessati alle poltrone è il nemico numero uno...
Tommy Salsero
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Offline AlbertoG

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #28 il: Marzo 17, 2009, 04:58:39 pm »
Qui della pedofilia nemmeno si fa cenno, diciamo che il resto a me sembra  una visione distorta ad arte.
Alcuni concetti mi sembrano corretti, in primis la possibilità del privato di chiedere la cancellazione di contenuti che lo riguardino, nel momento in cui non si tratti di personaggio pubblico o che in alternativa si tratti di contenuti privati. Altri mi sembrano assurdi.
I contenuti di Internet sono fatti da persone, come tali sono fallaci. Si può trovare a volte l'informazione corretta a volte delle castronerie, più che sbagliato internet, è forse il tipo di approccio che se ne fa che è sbagliato. Insomma basterebbe considerarla come si considerano le persone, alcune sono attendibili, altre no. Alla stessa stregua vengono i giornali, che spesso raccontano più subdolamente verità distorte ad arte........
Quindi caro il mio Rossi, perchè semplicemente non sostenere in chiaro quello che ti interessa invece di arrampicarti sugli specchi?

Offline Daikil

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Re: La pirateria secondo Pirate Bay
« Risposta #29 il: Marzo 17, 2009, 07:15:29 pm »
Eh ma cosa aspettarsi dall'autore di questa perla di libro?!?



... e collaboratore di questo "splendido" fumetto?!?



PS: sappiate che secondo la bella legge antipedofilia che si sta discutendo, un post come questo potrebbe risultare offensivo dall'interessato e quindi potrebbe essere richiesta l'immediata cancellazione, pena la chiusura del forum o la chiusura dell'ISP che lo ospita... Il tutto anche se la pedofilia non c'entra nulla... bello eh?
Daikil
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