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di Mariella Morescowww.latinoamerica-online.infoÈ morto all'Avana all'età di 87 anni il musicista José Antonio Rojas, da tutti conosciuto come Ñico.Di professione ingegnere, la sua passione per la musica lo fece diventare compositore e chitarrista autodidatta, amante della musica classica, soprattutto di Chopin, Rachmaninov e Beethoven, ma anche dei generi tipicamente cubani come il danzón e il bolero. Nella sua musica si trovano infattiinfluenze di musicisti e gruppi famosi quali i mitici Matamoros, Arsenio, Arcaño y sus Maravillas. Dotato di una grande creatività musicale, era noto per le sue improvvisazioni e la grande libertà interpretativa. La sua musica combinava la sonorità della chitarra con gli elementi ritmici e melodici della musica tradizionale cubana. Difficile iscriverlo a un solo genere musicale.Li frequentava tutti e tutti riusciva a mescolare. Per lui e per la sua musica furono coniate le più stravaganti definizioni: trova con filin, guajira son, preludio con filin, balada con filin, cha cha chá con filin, danzón con filin, batanga con filin, preludio rítmico, mambo bop.Ma il suo nome resterà sempre legato al filin, il genere che più amò e frequentò insieme agli amici César Portillo de la Luz, José Antonio Méndez, Ángel Díaz e Rosendo Ruiz Quevedo, con i quali lo fece nascere come nuovo genere musicale nel 1942, dando impulso al revival della musica popolare cubana. Moltissimi sono i brani da lui composti e interpretati dai massimi musicisti cubani, tra i quali Elena Burke, Omara Portuondo, Pablo Milanés, Tito Puentes e il pianista Frank Emilio, con il quale nel 1999 incise un CD con ben sedici suoi brani inediti. La sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti a Cuba e all'estero e nei conservatori cubani le sue composizioni sono ancora utilizzate come strumenti didattici. Ñico "era" il filin e con la sua scomparsa il filin haperso uno dei suoi più grandi ed amati interpreti.