Io ho ricevuto un'educazione cristiana e cattolica, con tanto di S. Rosario la sera della Vigiglia e tutto il resto...
Non essendo però praticante, e per nulla interessato alla religione, vedo più il Natale (e le annesse festività) come una necessità di staccare la spina e spezzare a metà l'inverno.
Neanche a me piace il consumismo forzato, ma apprezzo l'atmosfera che questo evento porta nel mondo, nelle città, nei paesi, dentro alle porte di casa nostra e in ognuno di noi.
Forse è finto buonismo, ma se ci sono dei rari momenti capaci di toccarmi nel profondo e di farmi commuovere, avvengono proprio in questo periodo dell'anno.
Nonostante in certe fasi della mia vita, questo evento religioso mi abbia portato più tristezza e depressione che altro, sono comunque nel complesso favorevole!
C'è poi di buono che ognuno lo può interpretare a modo suo:
- Se sei credente, è un momento di raccoglimento e di preghiera
- Se sei ateo, ne approfitti per startene un pò a casa dal lavoro
- Se sei un sentimentalista ne approfitti per riavvicinare e contattare persone che durante l'anno hai avuto lontane
- Se sei un consumista, puoi approfittare delle offerte di tutti gli ipermercati della tua regione
- Varie ed eventuali, e chi più ne ha più ne metta!
Insomma, nessuno dei punti che ho citato, mi risulta essere negativo...
Credo che a prescindere da tutto (anche dall'aspetto religioso), il Natale porti una certa magia, fuori e dentro di noi: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!
Quindi concludo con un contro interrogatorio, agli "anti-natalisti": che vantaggi ci sarebbero, ad abolirlo?
Miao