Autore Topic: Musicisti Salseri anni 70  (Letto 2284 volte)

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Offline tumbao

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Musicisti Salseri anni 70
« il: Novembre 07, 2008, 03:26:15 pm »
In un altro sito, ho copiato questa affermazione, cosa ne pensate:

Comprare dei dischi originali che ormai sono vecchi di piu' di vent'anni (in molti paesi il diritto d'autore non supera i vent'anni e spesso le case discografiche li producono li per non pagare piu' royalties) non da nulla agli artisti per il loro lavoro, ma serve solo a pagare un'industria della stampa e produzione di supporti, serve ad inquinare le strade con i furgoni che trasportano la merce e cosi' via.
Se vogliamo rendere meriti e soldi agli artisti degli anni 70 faremmo meglio a diffondere i masterizzati farli conoscere e riempirgli le date dei concerti. Molti artisti l'hanno capito e hanno capito che la loro ricchezza sta nella vendita di un evento unico e irripetibile (il concerto) e non nei diritti per i dischi.

Offline tumbao

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #1 il: Novembre 09, 2008, 02:27:35 am »
Nessuno se la sente??

Offline chevere

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #2 il: Novembre 09, 2008, 10:22:04 am »
No, è che nel week end molti erano in giro a Roma.
Vedrai che da lunedì ti risponderanno...
Intanto ti dico come la penso io.
Per diffondere la musica servono fondamentalmente tre cose: passione, passione, passione.
Il discorso royalties è molto complicato e spesso gli artisti non vedono un euro, questo è verissimo.
Ma ciò non vuol dire che per questo motivo tutti debbano smettere di comprare i dischi originali, altrimenti
salterebbe tutto per aria.
Io credo che un buon compromesso per il rilancio della salsa anni 70 potrebbe essere legato alla vendita diretta sui siti internet
dei musicisti stessi e a prezzi contenuti, in questo modo gli artisti riceverebbero direttamente le loro royalties e la musica
si diffonderebbe in maniera legale.
Il discorso diffusione tramite dischi "pirata" per aiutare gli artisti per mezzo dei concerti non regge.
Considera che in Italia le date di orchestre anni 70 sono a zero.
L'unica eccezione è Ray Perez e solo io, Tommy e pochi altri sanno realmente quanto lavoro abbiamo
dovuto fare in questi anni per riuscire ad arrivare alla data di Roma con Ray e tutta l'orchestra al completo.

Offline Claude

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #3 il: Novembre 09, 2008, 08:43:18 pm »

Purtroppo la vedo dura guadagnare su cose duplicabili...

Intorno a me sento gente che scarica e basta, e a chi non scarica gli viene detto "Ma perché spendi i soldi per qualcosa che trovi gratis?"

Secondo me, gli acquirenti di CD saranno sempre meno e sempre piu concentrati verso i collezionisti e coloro che - al momento - devono avere gli orginali per lavorare con la musica; quindi i Dj europei (quelli americani possono tranquillamente usare musica non originale, nel loro Paese; succederà anche da noi?).

IL futuro lo vedo solo in una intensificazione delle tasse sulle esecuzioni, vuoi che siano tramite concerto, DJ set o semplice diffusione.

Quindi, un'intensificazione dell'opera della SIAE, ma a patto che quest'ultima sia più equa nelle ripartizioni, e quindi anche internazionalizzata. Oltre che piu snella.

 

Offline Claude

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #4 il: Novembre 09, 2008, 08:48:17 pm »

Dimenticavo la storia dei "prezzi contenuti".

Sì, è vero: se i prezzi fossero contenuti, e quindi oltre ad esserci un regime IVA piu basso, le discografiche accettassero un minor ricarico, qualche disco riuscirebbero a venderlo sulla base dell' acquisto "di impulso".

Chiaro che se i musicisti si autoproducessero, come giustamente proposto, verrebebro meno tutti i costi del mantenimento di una societa discografica "classica", e quindi sarebbe piu facile accettare un ricarico piu basso (a sto punto dall'artista).

MI spiegava il titolare della mia cooperativa musicale che il costo di un CD all'uscita dalla produzione è molto, ma molto, ma molto basso...

Offline AlbertoG

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #5 il: Novembre 10, 2008, 10:21:34 am »
Anche se mi sembra sempre il solito discorso.....

Comprare dei dischi originali che ormai sono vecchi di piu' di vent'anni (in molti paesi il diritto d'autore non supera i vent'anni e spesso le case discografiche li producono li per non pagare piu' royalties) non da nulla agli artisti per il loro lavoro, ma serve solo a pagare un'industria della stampa e produzione di supporti,
Fino a qui' direi che è tutto vero, e aggiungerei, "in Italia riempie le tasche dei soliti ignoti che si ripartiscono i diritti SIAE non attribuibili". Ricordiamoci che sui cd c'è anche il famigerato bollino.



...., serve ad inquinare le strade con i furgoni che trasportano la merce e cosi' via.
Si inquina (di piu'...) anche trasportando e producendo i supporti registrabili, che per altro hanno vita più breve, quindi spesso devono essere rifratti, si inquina tenendo accesi i Pc per scaricare (l'elettricità non arriva dal nulla), si inquina utilizzando i pc che per un utilizzo maggiore poi andranno incontro a possibili guasti. Lo smaltimento di materiale tecnologico stà diventando un problema e un costo. Quindi quest'ultima cosa mi sembra proprio una scusa.


Se vogliamo rendere meriti e soldi agli artisti degli anni 70 faremmo meglio a diffondere i masterizzati farli conoscere e riempirgli le date dei concerti.
Meriti si, soldi....   :undecided: uhm...
Forse si, se si riuscisse a riempire le date dei concerti.... Ma viene da domandarmi: quali concerti? Se si fa fatica a riempire una serata con questa musica.

Molti artisti l'hanno capito e hanno capito che la loro ricchezza sta nella vendita di un evento unico e irripetibile (il concerto) e non nei diritti per i dischi.

Ma dove?  La volonta di fare un concerto, non corrisponde ad avere la possibilità di farlo. Diciamo che ultimamente alcuni artisti stanno proponendo i loro lavori direttamente al consumatore, ma è una strada con parecchi ostacoli posti ad arte.

Offline Rickydj

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #6 il: Novembre 10, 2008, 12:43:38 pm »
Ciao Tumbao, un saluto personale anche da parte di Artemisia. Ecco cosa ne penso.
Personalmente la cosa non mi tocca affatto. Come ho già detto più volte in merito a questo spigoloso argomento il mio lavoro è "passare musica" e cerco di farlo nel migliore dei modi e nel RISPETTO di tutto e tutti .. ANCHE DELLE REGOLE.
Le regole sono sbagliate? ... allora che si cambino! Credo che i meriti agli artisti li rendiamo passando e ballando la loro musica.
Meriti "spirituali" se così possiamo dire per la diffusione di "un'opera d'arte" ed economici se compriamo i dischi originali. Se poi vogliamo nasconderci, per qualunque motivo e non ultimo quello di non spendere, dietro al giusto discorso che le regole sono sbagliate ... e che s'inquini pure .. va bene lo stesso,  ma non è con la pirateria, che è ILLEGALE, che si può "dare a Cesare .. quel che gli spetta". E nemmeno "rubando ai ricchi per dare ai  poveri" può funzionare, mancherebbe dal piatto la fetta rubata. In questo mondo e soprattutto in questo paese, furbi, ladri e delinquenti più o meno autorizzati la fanno da padroni. Anche sui concerti ci sono speculazioni e ladronerie di ogni tipo .. soprattutto PER TUTTI! Ad ora non ho in mente una probabile ricetta per questo e per il momento non vedo altra soluzione che stare alle regole del gioco .. o non giocare! Però .. dai Albert (ciao miticoooo) .. che quella dell'inquinamento è veramente fantastica!
A presto Rickydj

Offline AlbertoG

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #7 il: Novembre 10, 2008, 01:04:15 pm »
Ricky, la questione, come hai anticipato, è veramente spinosa, se ne è trattato in un 3d molto combattuto tempo fa.

Io personalmente, non  mi sento di colpevolizzare nessuno, se non chi ha fatto le regole che spesso sono assurde e ancronistiche.
Per quanto mi riguarda, in ambito professionale, mi attengo alle regole, non perchè sia un virtuoso o perchè creda giusta la legge , ma perchè non voglio avere problemi di nessun tipo.

Ora per chiarezza:

...... Credo che i meriti agli artisti li rendiamo passando e ballando la loro musica.
Meriti "spirituali" se così possiamo dire per la diffusione di "un'opera d'arte" ed economici se compriamo i dischi originali.   ...... 

Per i meriti spirituali sono perfettamente d'accordo, per quelli economici, se si parla di salsa classica, putroppo nella maggior parte dei casi non è cosi'. Agli autori, anche se in vita, spesso non viene riconosciuto nulla. E non stiamo parlando di diritti SIAE (locali), ma proprio di diritti di autore, scaduti o non validi nel paese di stampa. Ma a nessuno (...al legislatore) ne frega nulla.... domandiamoci il perchè  :knuppel2: :knuppel2:  I dischi vengono venduti praticamente agli stessi prezzi.


Però .. dai Albert (ciao miticoooo) .. che quella dell'inquinamento è veramente fantastica!
....si quello vuol dire arrampicarsi sugli specchi..... Diciamo pero' che se si vincessero alcune remore mentali e legislative, l'avere tutto su supporti di massa riutilizzabbili (HD, memorie flash o altro) effettivamente ridurrebbe l'inquinamento.

Offline tommy salsero

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #8 il: Novembre 10, 2008, 03:59:04 pm »
Ma come si può pensare di far comprare i dischi quando sono gratis in Internet?
Ha detto bene Tumbao a farlo notare.
In Italia non si mettevano le cinture fono a che non hanno fatto le multe.
Ed erano per la propria salute.
Idem per il fumo.
hanno smesso dopo la legge e le multe...
E si che facevano morire di tumore...
Ora dico cosa volete che alla persone in generale importi qualcosa del mantenimento degli artisti?
La musica può essere un opera d'arte e come tale comprerò semrpe il supporto originale,magari in vinile dove la copertina rende merito all'opera.
Ma per tutti gli altri bisogna fare qualcosa e quel qualcosa è facile.
Chi si allaccia ad internet pagherà una tassa per la musica o il cinema.
Un pò come chi si compra Sky o abbonamenti satelltari paga per vedere film,musica,ecc
Però poi bisogna chei  musicisti si alleino e creino una NUOVA forma di SIAE internazionale che protegga tutti i musicisti e dia loro i compensi saltando le case discografiche.



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Offline tommy salsero

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #9 il: Novembre 10, 2008, 04:14:39 pm »
Se vogliamo rendere meriti e soldi agli artisti degli anni 70 faremmo meglio a diffondere i masterizzati farli conoscere e riempirgli le date dei concerti. Molti artisti l'hanno capito e hanno capito che la loro ricchezza sta nella vendita di un evento unico e irripetibile (il concerto) e non nei diritti per i dischi.[/i]

Su questo a parte i due festival di Milano e Roma,gli unici ad aver fatto qualcosa siamo noi.
Sicuramente siamo agli inizi e qualcosa stà cambiando,vedi il fatto che il Roma salsa festival abbia chiamato i Los Dementes come evento top del festival.
Ma se non c'eravamo noi?
6 anni di duro lavoro,per far conoscere questi artisti e la salsa classica.
Io credo che la diffusione al momento serva in qualunque modo,però non possono certo contare su quei pochissimi concerti all'anno (parlo dell'Italia).
Sicuramente la mia proposta di cui sopra è fondamentale per la loro sopravvivenza.
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Offline Claude

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #10 il: Novembre 10, 2008, 04:45:41 pm »

D'accordissimo sulla tassa sulla navigazione!

Naturalmente con una SIAE ripensata internazionalmente, insieme a tutte le altre SIAE del mondo

Offline AlbertoG

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #11 il: Novembre 10, 2008, 04:54:59 pm »
Ma per tutti gli altri bisogna fare qualcosa e quel qualcosa è facile.
Chi si allaccia ad internet pagherà una tassa per la musica o il cinema.
Un pò come chi si compra Sky o abbonamenti satelltari paga per vedere film,musica,ecc

Chi compra i supporti vergini o qualsiasi materiale atto a contenere opere protette dal copyright (quindi cd / dvd / hd / memorie flash) già paga questa tassa alla siae (non ricordo quanto, ma una bella percentuale sul prezzo finale), introdotta in modo veramente spudorato. Ma come, mi dici che copiare le opere protette è reato penale e poi metti una tassa per recuperare i soldi che tu perdi se il supporto fosse usato per fare delle copie, è una cosa aberrante.
Comunque i proventi di questa gabella medievale vanno a finire sempre nelle stesse tasche.

Potrai pure un domani pagare una tassa per allacciarti a internet, ma dove andranno a finire i soldi? o meglio pensi che chi tiene salde le leve del potere permetta che i soldi vadano a chi spetta?

Non fraintendere il tono Tommy, la mia è un'esternazione di rabbia verso il sistema, non verso la tua idea che sarebbe ottima se il sistema non fosse così marcio.

Offline Claude

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #12 il: Novembre 10, 2008, 05:25:14 pm »
Ma difatti abbiamo entrambi detto che la cosa non avrebbe senso se prescindesse da una riforma delle SIAE di tutto il mondo...

Offline tommy salsero

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Re: Musicisti Salseri anni 70
« Risposta #13 il: Novembre 10, 2008, 05:50:02 pm »

o meglio pensi che chi tiene salde le leve del potere permetta che i soldi vadano a chi spetta?

Non fraintendere il tono Tommy, la mia è un'esternazione di rabbia verso il sistema, non verso la tua idea che sarebbe ottima se il sistema non fosse così marcio.


Questo sarebbe l'unica incognita.
La tassa sui cd è vergognosa visto che NESSUN artista vede un Euro.
Per questo una riforma in tal senso non avrebbe senso senza il diretto intervento degli artisti di tutto il mondo.
Con Internet infatti non ci sono barriere nazionali.
Tommy Salsero
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