Autore Topic: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI  (Letto 6202 volte)

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Offline Claude

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Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« il: Ottobre 22, 2006, 05:51:06 pm »
Leggete che tristezza: fa passare la voglia di lavorare: meno male che le sentenze risalgono a qualche anno fa...

da: http://www.fidjas.com/petizione.htm

DALLA STAMPA E DAL WEB
[[Il gazzettino veneto]]

MUSICA Speaker di Radio Padova e conosciuto animatore di discoteche era stato accusato di aver violato le norme sul diritto d’autore con dischi masterizzati Dj assolto: programmi radiofonici confezionati con cd originali



(L.I.) Era accusato di aver violato le norme che tutelano il diritto d'autore. Al processo è però riuscito a dimostrare che i compact-disc utilizzati nell'esercizio della sua professione erano originali. Assolto perchè il fatto non costituisce reato. E' la sentenza con cui il giudice monocratico Vincenzo Sgubbi ha scacciato gli incubi dalla mente di Alberto Martin , 37 anni, notissimo disc-jockey residente in città, speaker di Radio Padova e animatore delle nottate funky al "Palladium" di Vicenza. L'inchiesta a suo carico era partita il 21 luglio dell'anno passato. Quella notte i finanzieri del nucleo provinciale di polizia tributaria di Venezia avevano effettuato un controllo alla discoteca "Tamurè" di Jesolo. Avevano osservato il dee-jay all'opera. Si erano accorti che stava adoperando dei compact-disc. A fine serata gli avevano perquisito le valigie. Erano spuntati fuori 67 cd masterizzati. Le borse del disc-jockey erano finite sotto sequestro. Le Fiamme Gialle non si erano accontentate. Era subito scattata la perquisizione domiciliare. A casa del trentasettenne avevano trovato altri 58 compact-disc, un computer ed un masterizzatore. Per i finanzieri si trattava di materiale "pirata" su cui non erano stati pagati i diritti Siae. Il dee-jay avrebbe potuto cavarsela con un decreto penale di condanna. Tra multa e sanzione pecuniaria avrebbe però dovuto sborsare la bellezza di 45.000 euro. Martin ha scelto di affrontare il processo. I suoi legali, gli avvocati Marco Grasselli e Anna Osti, sono riusciti a smontare il castello accusatorio. E' emerso che il dee-jay "confezionava" a domicilio i programmi commissionati dall'emittente. Utilizzando però dei cd originali. Nel suo archivio personale tutti gli esemplari risultano regolarmente catalogati. Non vi sarebbe stata insomma nessuna condotta finalizzata ad evadere i diritti Siae. Paradossalmente i diritti d'autore sarebbero stati versati addirittura due volte: la prima all'atto d'acquisto dei cd, la seconda nel momento in cui l'emittente radiofonica manda in onda i brani, anche su supporti masterizzati.

---

[[Dal sito: www.djing.it]]

Spett.le Redazione djing, sono l'Avv. Marco Grasselli ed ho difeso, con l'Avv. Anna Osti, il dj Alberto Martin nel procedimento sfociato nella sentenza che Voi avete segnalato. La sentenza non si limita a statuire che la duplicazione è lecita "solo se siete dj" come ha scritto il Corriere Veneto, ma illustra principi veramente innovativi. La condotta della duplicazione non è "abusiva" e quindi in violazione dell'art. 171 ter, L. 633/41, quando è mera manipolazione dei supporti originali che sono in possesso del Dj. Inoltre il "fine di lucro" deve derivare direttamente dalla duplicazione delle tracce musicali e non essere solo un aspetto secondario della condotta (il Dj trae il proprio guadagno dallo stipendio della discoteca e non dalla duplicazione) e l'uso (non) personale, molte volte, è un concetto che può definirsi e delimitarsi specularmente al concetto di uso professionale. Ritengo che siano state poste le basi per la via che porterà al riconoscimento al Dj della copia strumentale per "uso discoteca". (cfr. Tribunale di Milano sent. del 01/10/2002). Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e Vi saluto cordialmente.

Avvocato Marco Grasselli

---

[[Dal sito: www.ladige.it 03/05/2005]]

Dj Jeffrey aveva in casa 234 cd duplicati Compact masterizzati assolto noto disc jockey

Aveva in casa 234 compact disc masterizzati, ma è stato assolto. Il giudice Claudia Miori ieri ha riconosciuto la completa innocenza di Gianfranco La Giorgia, 45 anni, meglio noto in provincia come Dj Jeffrey. Nell´aprile del 2003 la Guardia di finanza aveva trovato in casa del dj molti cd non originali e tutta l´apparecchiatura necessaria per le duplicazioni. Ieri il dj era assistito dall´avvocato Franco Busana che è riuscito a dimostrare che i cd trovati dalla Finanza erano per uso personale. La Giorgia era anche imputato per sette cd contenenti non musica, ma software. Il dj non era riuscito a mostrare le licenze relative. L´accusa, però, non è riuscita a dimostrare di quali programmi si trattasse. Così La Giorgia è stato assolto anche per questo capo di imputazione, riportando, così, una vittoria su tutta la linea. Respinta l´ipotesi accusatoria secondo la quale il dj riproduceva i compact disc per poi vendere le copie masterizzate. L´avvocato Busana ha dimostrato in udienza che La Giorgia possiede, all´epoca dei fatti, 18 mila disci in vinile e 5 mila compact disc. Un totale di 23 mila titoli di fronte ai quali i 234 cd masterizzati quasi scomparivano. Segno che il dj riproduceva solo i pezzi più preziosi della sua collezione per non sciuparli o danneggiarli con l´uso. Le argomentazioni dell´avvocato Busana hanno spinto anche il pubblico ministero di udienza a chiedere l´assoluzione per La Giorgia. Il dj era stato trovato in possesso di un grosso quantitativo di compilation musicali che utilizzava presso le più famose discoteche del Trentino, specie quello del Basso Sarca dove lavora maggiormente. Doveva rispondere di violazione della legge 18 agosto 2000 n. 248 «Nuove norme di tutela del diritto di autore» che prevede due tipi di sanzioni: quella penale disciplinata dagli articoli 13 e 14, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 2.582 euro a 15.494 nonché quella amministrativa, regolamentata dall´articolo 8, con il pagamento pari al doppio del prezzo di mercato per ogni esemplare abusivamente duplicato o riprodotto.

---

[[Dal sito: www.djing.it]]

Estratto dalla sentenza 525/05 del 02.05.2005

Si imputa al La Giorgia di avere duplicato abusivamente 234 compact disk contenenti opere musicali tutelate dal diritto d’autore…

……trattandosi nell’un caso come dell’altro materiale in relazione al quale è stata dichiarata dall’interessato la destinazione ad uso personale. La circostanza trova diretta conferma, per quanto concerne i cd musicali duplicati, nel dato che l’imputato – che svolge da tempo l’attività di disc jockey, fu trovato dagli inquirenti nella disponibilità, oltre che dei cd originali corrispondenti, anche di una ricchissima collezione di compact disck e di dischi vinile di vario tipo. La raccolta di dischi è effettivamente constatata dall’operante appare affatto compatibile con la passione dichiarata dall’interessato per dischi musicali particolari, nonché con l’abitudine adottata di farsi spesso delle copie degli originali detenuti, per evitare l’usura……

La Giorgia Gianfranco è stato assolto, perché il fatto non sussiste.

CONCLUSIONI
In virtù di quanto detto sopra, le nostre richieste si riassumono nella semplice ma doverosa esclusione della mansione del dj a fatti erroneamente denunciati come pirateria musicale, violazione dei diritti d’autore o diffusione abusiva in pubblico.

Il dj da parte sua, si impegnerà a non violare la vera norma della ratio quale ART. 171-TER descrive e che come unica forma delittuosa gli si può attribuire. Coerentemente quindi, il dj non dovrà cedere per nessun titolo e in qualsivoglia modo il proprio supporto personale a terzi.

Dal canto suo, l’esercizio responsabile ove il dj si esibisce, dovrà fornire tutti gli strumenti idonei e necessari per regolarizzare le esecuzioni in pubblico, cosi’ da poter destinare i diritti d’autore agli aventi diritto.

La doverosa eccezione "per copia/supporto uso lavoro" o "copia tecnica limitata" che dirsivoglia, risulta oltremodo necessaria e di urgente applicazione per salvaguardare un lavoro, quello del dj, che per via di una normativa non sempre interpretata nella sua corretta forma applicativa rischia lentamente ma inesorabilmente di estinguersi. Questo a fronte del fatto del continuo sviluppo tecnologico inerente al nostro settore che l'attuale normativa non sempre tiene in considerazione, incriminando il dj (spesso molto giovane e con scarse disponibilità economiche) di reati a lui estranei, dovendo subire perquisizioni domiciliari, sequestro delle PROPRIE COPIE PRIVATE ed essere identificato come persona sottoposta ad indagine.

Tutto questo con il conseguente notevole dispendio di denaro per difese legali e procedimenti penali.

Offline tommy salsero

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #1 il: Ottobre 23, 2006, 09:42:00 am »
Il mese scorso ero in SIAE per ritirare i bollini,ed ho chiesto per mia curiosità la situazione degli mp3 per i DJ e se potevano usarli.
Dopo uno scambio con 3 dico 3 persone,ne è arrivato un quarto che mi ha detto che non si possono utilizzare mp3.
Al che gli ho risposto che oggi moltissime brani venduti on line sono mp3 e vengono regolarmente pagati i diritti SIAE su quei pezzi
al momento dell'acquisto in rete,e che questo era il futuro.
Mi hanno risposto che per i DJ si stavano accordando la categoria con la SIAE per permettere a tutti i professionisti l'uso di mp3 e altre cose,tra cui immagino io anche l'uso dei cd masterizzati con brani duplicati da originali.
Quindi quando troveranno l'accordo,tutta questa situazione assurda finirà.
Tommy Salsero
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Offline chevere

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #2 il: Ottobre 23, 2006, 10:20:37 am »
In effetti la situazione è paradossale.
In questo modo le persone che potrebbero utilizzare MP3 regolari (ovvero pagandoci i diritti SIAE) non
lo possono fare.
E' l'ennesimo caso di ritardo burocratico rispetto alla tecnologia.

Offline carlito

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #3 il: Ottobre 24, 2006, 06:00:40 pm »
ma non solo... mi viene da dire....

se usi un cd masterizzato ne fanno un codice e passi le peggiori grane della tua vita....
ma se ammazzi un cristiano,  :tickedoff: :tickedoff: :tickedoff: 
poi c'è l'indulto!!! :uglystupid2: :crazy2: :uglystupid2:

...ma questa è un'altra storia!!! :undecided:
"El día que estés llorando y tu alma se encuentre triste, si bailas Salsa Cazzuta©, mi hermano, olvidarás que lo fuiste"

Offline fabietto salsalove

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #4 il: Ottobre 24, 2006, 07:49:38 pm »
No bollino...no Party
[ 17/10/2006 ]
________________________________________
Riportiamo il testo integrale dell'intervista  di Edoardo Milani al Dott. Alfano, direttore dei servizi antipirateria
di Edoardo Milani
Articolo tratto da Jocksmag di Ottobre 2006
(Pubblicato su autorizzazione di Jocks Mag e Edoardo Milani)
E' cambiato il modo di "usufruire" musica, ma in molti non hanno ancora familiarità con la nuova legislazione in materia soprattutto di file sharing, internet e masterizzazione. Facciamo il punto della situazione con un addetto ai lavori "istituzionale".

Molto spesso parlando con altri colleghi ho notato che c'è poca familiarità in materia di legalità nei supporti fonografici. Non è rara la classica affermazione di chi sostiene di essere in regola avendo copiato i propri dischi originali su pc o su cd audio magari portando appresso gli esemplari originali o tante altre storie diventate ormai leggende metropolitane, che nulla hanno a che fare con la legislazione in oggetto. Visto che la legge non ammette l'ignoranza, voglio ricordare per tutti i professionisti
l'introduzione della legge 248 datata 18 agosto 2000 e denominata "Nuove norme di tutela del diritto d'autore" ed in particolare il capo II, art. 14: "È punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinque a trenta milioni di lire chiunque a fini di lucro:
...abusivamente riproduce, trasmette o diffonde in pubblico, con qualsiasi procedimento, opere o parti di opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico-musicali, ovvero multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati...". Subito saltano all'occhio alcune parole importanti
come: "abusivamente", "uso non personale" e "a fini di lucro".

Per fare maggior chiarezza ho voluto interpellare il maggior organo preposto alla tutela del diritto d'autore e cioè la S.I.A.E., la Società italiana Autori ed Editori rappresentata in questo caso dal Dott. Alfano, direttore dei servizi antipirateria che cortesemente ha risposto alle mie domande.

- Milani: Se ricevo del materiale promozionale ufficiale da una multinazionale straniera come ad esempio un cd serigrafato con copertina illustrata, come mi devo comportare? Posso usarlo durante una serata?
- Alfano: "Assolutamente no!! La legge è tassativa; prevede la vidimazione di tutti i supporti che contengano voci, suoni o immagini in movimento. Il fatto che una ultinazionale faccia questo tipo di promozioni non legittima la stessa a sottrarsi agli obblighi di legge relativi ad un territorio. In Italia vige quest'obbligo, come ad esempio in Portogallo. In Germania non esiste quest'obbligo per cui non ci sarà bisogno della vidimazione. Resta comunque il fatto che un dj professionista che opera sul nostro territorio nazionale usando quei supporti è fuorilegge".

- Milani: Ciò vale anche per i programmatori delle emittenti radiofoniche?
- Alfano: "No, se l'emittente ha ottenuto l'autorizzazione della SIAE e dell'SCF e il supporto a monte è regolare ci sarà la possibilità di usare questo materiale o di crearne una copia limitatamente all'uso interno dell'emittente stessa".

- Milani: Posso utilizzare per pubblica esecuzione il mio repertorio proveniente da cd originali bollati caricati in mp3 su un personal computer?
- Alfano: "No, non posso effettuare il cambio di supporto a prescindere dalla provenienza del file se non per copia personale non utilizzabile in pubblica esecuzione senza autorizzazione".

- Milani: Posso utilizzare per pubblica esecuzione un mp3 scaricato legalmente da un sito a pagamento?
- Alfano: "Si ma solo nel caso in cui il sito stesso autorizzi la pubblica esecuzione e abbia a sua volta ottenuto validamente l'autorizzazione dagli autori a farne un uso pubblico".

- Milani: Come si può dimostrare che quel file è stato acquistato da un sito legale piuttosto che scaricato abusivamente da un sistema di file sharing per esempio?
- Alfano: "Questo resta un problema irrisolto, non esiste un bollino e anche nel caso di codici forniti insieme al file, non esiste la possibilità di dimostrare la legalità essendo questi facilmente riproducibili. Siamo davanti ad un problema non di diritto ma di prova del diritto dove appunto risulta difficile provare la legalità in caso di un controllo. Si spera che in un prossimo futuro le nuove tecnologie possano ovviare a questo problema".

- Milani: Questi contenuti legali possono essere inseriti in un cd per la pubblica esecuzione?
- Alfano: "No, altrimenti ricadiamo nuovamente nella legge per cui si necessiterebbe nuovamente di un'autorizzazione. I files devono restare all'interno di un hard disk o della memoria in cui è stato scaricato il file, che non sia un supporto digitale".

- Milani: A proposito di bollino, spesso siamo costretti a strapparlo per poter aprire il supporto, oppure lo troviamo appiccicato sul cellophane; come ci si deve comportare in queste occasioni?
- Alfano: "Anche in questo caso la legge è tassativa. Bisogna, nei limiti del possibile cercare di conservare il bollino senza distruggerlo".

- Milani: Mi scusi ma tutti sappiamo che il bollino è stato fabbricato in modo tale da non poter essere staccato senza evitarne la distruzione proprio per impedire gli abusi...
- Alfano: "Quando il bollino fa da sigillo all'apertura del box, il mio consiglio è quello di usare un taglierino e lasciarlo dov'è: anche se tagliato in due, resterà sempre una prova che faciliterà le procedure in caso di accertamento. Per quanto riguarda quei bollini incollati al cellophane, meglio è ritagliarli e conservarli assieme al box".

- Milani: E nel caso di chi si presenta alle serate con i raccoglitori a libro lasciando le custodie a casa?
- Alfano: "Meglio sarebbe avere con se anche le custodie e relativi bollini. Comunque, in caso di un controllo, basterà andare a casa e recuperare le custodie in oggetto".

- Milani: Posso utilizzare un pc con un software adatto alla riproduzione di cd ufficiali (in pratica usare un pc come player) per gestire una serata musicale?
- Alfano: "Assolutamente no, la riproduzione avviene attraverso il meccanismo della copia, che può essere consentita ad uso privato ma non per la pubblica esecuzione a scopo di lucro".

- Milani: Quando invece un dj promuove in pubblico un suo set non a scopo di lucro per esempio con una borsa di cd masterizzati?
- Alfano: "In questo caso la legge non è molto chiara, nel senso che si parla di uso personale. Che si possa equiparare l'uso personale all'uso in una serata senza fini di lucro si può anche sostenere per cui se l'organizzatore si preoccupa di pagare l'autorizzazione alla SIAE per la diffusione della musica in pubblico, non mi sembra una cosa
grave..."

- Milani: Posso riprodurre in pubblico un cd con incisa una composizione originale creata da me?
- Alfano: "Si, però per essere in regola dovrò prima preoccuparmi della vidimazione. Tutti i supporti che contengano voci, suoni o immagini in movimento devono essere idimati, il ché, per fare un esempio, ciò vale per il disco di Baglioni, per quello di Beethoven, che è pubblico dominio e vale pure per il disco mio che mi autoproduco. Il bollino ha due funzioni: da un lato assolve alla funzione antipirateria, dall'altro attesta il pagamento dei diritti d'autore. Se i diritti d'autore (come in questo caso) non ci sono, il bollino prova che è stata seguita la legge che prevede le norme antipirateria per cui il suo costo si aggirerà sui 0,0031 ?. Per fare ciò basta rivolgersi ad un ufficio SIAE competente".

- Milani: Esiste per i dj la possibilità di crearsi una compilation con i brani preferiti, copiati da altri cd o scaricati da internet e poi legalizzarla pagando una tassa ai relativi autori tramite la SIAE?
- Alfano: "la SIAE può dare l'autorizzazione tranquillamente ma ci deve essere pure l'autorizzazione degli autori e dei produttori originali per cui in questo caso il dj diverrebbe un piccolo produttore discografico dovendo acquistare dalle case discografiche una "mini licenza" per ogni brano incluso nella sua compilation stampata in un unico esemplare; non so se attualmente la cosa potrebbe essere economicamente e tecnicamente sostenibile..."

- Milani: Ci sono molte storie di abusi provati, finiti in tribunale con una successiva puntuale assoluzione. Come spiega questo fenomeno?
- Alfano: "Il reato, per essere contestato ha bisogno di due elementi: l'elemento oggettivo e l'elemento soggettivo. L'elemento oggettivo si concretizza nell'accertamento ad esempio di un dj che usa i cd senza bollino. La parte soggettiva, che vale per tutti i reati dall'omicidio all'affissione abusiva di manifesti, prevede che il reo o presunto tale, sia consapevole di commettere un reato e abbia l'intenzione di farlo. Molto spesso il magistrato ritiene che manchi l'elemento soggettivo, cioè che il disc-jockey non si sia reso conto, o che non conosceva la norma, o aveva delle circostanze per cui venivano a mancare queste condizioni e di conseguenza assolve".

Ringraziando il Dott. Alfano per la sua disponibilità, concludo  lanciando il solito sasso nello stagno: "a quando un vertice Siae-Aid-Discografici?" Data la complessità della materia in
continua evoluzione un incontro rappresenterebbe un'occasione importante dove tutti potrebbero guadagnarci...

di Edoardo Milani
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Articolo tratto da Jocksmag di Ottobre 2006
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Offline tommy salsero

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #5 il: Ottobre 25, 2006, 01:29:07 pm »
No bollino...no Party
[ 17/10/2006 ]
________________________________________
Riportiamo il testo integrale dell'intervista  di Edoardo Milani al Dott. Alfano, direttore dei servizi antipirateria
di Edoardo Milani


Come infatti mi avevano dichiarato alla Siae Bologna.
E' tutto vietato.
Ma se poi il magistrato decide di fare come gli pare...ti assolve.
Come assolve l'assassino,lo spacciatore,ecc        bella storia l'interpretazione soggettiva!
Che ca@@@@@@!
Del resto il diritto romano nasce già con il difetto(voluto) di trovare una via di uscita.......in ogni situazione.
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Offline CafèCaribe

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #6 il: Ottobre 26, 2006, 02:10:43 pm »
Dopo uno scambio con 3 dico 3 persone,ne è arrivato un quarto che mi ha detto che non si possono utilizzare mp3.

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Offline fabietto salsalove

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #7 il: Ottobre 28, 2006, 02:42:06 pm »
No bollino...no Party
[ 17/10/2006 ]
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Riportiamo il testo integrale dell'intervista  di Edoardo Milani al Dott. Alfano, direttore dei servizi antipirateria
di Edoardo Milani


Come infatti mi avevano dichiarato alla Siae Bologna.
E' tutto vietato.
Ma se poi il magistrato decide di fare come gli pare...ti assolve.
Come assolve l'assassino,lo spacciatore,ecc        bella storia l'interpretazione soggettiva!
Che ca@@@@@@!
Del resto il diritto romano nasce già con il difetto(voluto) di trovare una via di uscita.......in ogni situazione.

Tommy vorrei chiederti una cosa in merito al bollino...quando comperi i bollini in siae per i cd acquistati all estero, non devi dire cio che hai importato ma solo quanti te ne servono giusto? e poi lo applici sul cd.... il costo del bollino??

grazie
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Offline Albylatin

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Re: Storie SIAE di vita(mal) vissuta sulla pelle dei DIGGEI
« Risposta #8 il: Ottobre 28, 2006, 04:36:02 pm »
ho letto con molto interesse tutti gli interventi e penso che la BUROCRAZIA e i politici/burocrati stanno mandando l'italia nella spazzatura, anche in questo caso specifico le leggi son troppe, troppo restrittive e assolutamente non al passo con i tempi, men che meno con la tecnologia.....

Questo è il modo migliore per favorire la pirateria invece che combatterla.