Beh, per esempio Adalberto Alvarez è un'autore che riesce a fondere insieme il Son (più o meno Tradizionale) e la Timba con modalità talmente delicate, da realizzare quel cross-over che ti dicevo.
Prendi ad esempio il suo riuscitissimo CD: "Para Bailar Casino"...
In una Recensione che scrissi per un... altro Sito,
ne dicevo (copio e incollo):
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Mano pa' arriba, Cubaaaa!! ...La Rueda ya se formo'... Ahi na'ma!!
Cosi' ci incita cantando il solista, nella splendida Title Track: "Para bailar Casino".
Una canzone che intende far ritrovare al pubblico quel gusto che si prova nel ballare il Casino Cubano, in coppia o ancor meglio in quella formazione circolare, fornita di un "Caller", chiamata Rueda de Casino meno di mezzo secolo fa nella Isla Grande... tutto questo a causa dell'ultima generazione Cubana, che parrebbe essere troppo "distratta" dai generi musicali provenienti da oltreoceano e da "El Yuma", gli U.S.A., quali la Disco e soprattutto il Rap...
Adalberto ha una solida formazione sonera, e con questo CD intende rinnovare il suo stile musicale per riavvicinarsi a quei giovani, senza pero' tradire o rinnegare se stesso, il suo "vecchio" pubblico o le sue origini, ovvero il Son, il "padre" della Salsa... ascoltate ad esempio, oltre alla Title Track suddetta, anche: "Deja la mala noche"; ..."tremenda farandulera", chiama il Coro, ed il cantante gli risponde a tono in un Montuno davvero forsennato, da brividi... Chiamata e Risposta, concetto basilare nella musica tradizionale Cubana... cio' nonostante, il brano e' talmente... Timba, moderno!
Nel CD c'e' energia pura, ed e' dispensata col bilancino di precisione come farebbe un farmacista con gli ingredienti delle proprie produzioni curative, perche' il Son merita il rispetto delle proprie caratteristiche musicali, ma e' la Timba il "nuovo corso" Cubano... e questa, soprattutto nella sua forma piu' "dura", e' ritenuta troppo aggressiva ed estrema, "di rottura" per quanto intende proporre Alvarez...
Una dimostrazione di quanto detto sopra e' il brano: "Tumba, Timbal y Bongo", ove l'assolo distensivo di pianoforte di Dorgeris Alvarez va gradualmente a trasformarsi nella melodia (refrain) di: "Take the A-Train", splendido e celeberrimo brano Jazz (assecondando quel gioco delle citazioni consolidato ormai da decenni nella musica caraibico/latina), per poi ripartire in Timba con vigore, facendo iniziare "la fiesta de los rumberos", ovvero dando spunti danzerecci graditi ai piu' "calienti" fra i ballerini, quelli che meglio "assorbono" e riflettono nel loro muoversi la parte "negra" di questa musica che, ricordiamolo, ha come "madre" la Rumba e pure le gestualita' Afro.
Con simili "genitori", Son e Rumba, e con "parenti prossimi" cosi' scomodi per i "tradizionalisti" come la Timba (la figlia?), il compito di rispettare in Salsa tanti vincoli non e' certo facile; eppure Adalberto Alvarez y Su Son vi riescono egregiamente, come ben pochi altri autori Cubani sanno fare.
Le canzoni piu' rilassate come: "Son para un amor" ma soprattutto la versione Bolero di: "Loco enamorado", presente anche come Salsa, ci faranno stringere in "Posicion social" con il nostro partner di ballo per qualche gradevole minuto, che ci parra' davvero splendido se ci lasceremo avvolgere dalla melodia struggente e dalla voce del "singer".
Le altre canzoni presenti che non ho nominato seguono le linee guida dell'intero CD; lo arricchiscono ulteriormente sui fronti della ballabilita' con allegria ed emozione e della poliedricita' di quest'opera, e infine ci confermano la creativita' del suo autore.
Il CD è davvero ottimo "para bailar y para gozar", ma non dimentichiamoci che e' pure uno stupendo quadro tinto da mano esperta e sensibile coi colori piu' Cubani, che risplendono netti al Sole dell'Arte, e che raffigura La Regina Musica.
A.C.