Ah, interessante. Infatti spesso sento citare il 2 come contrattempo e da qui la mia perplessità.
Ma quando rispondono gli esperti, non ci sono più dubbi! Grazie.
La questione è spinosa...
Inanzitutto per esserci un contrattempo o controtempo deve esserci una pausa nel tempo
forte e poi una nota nel successivo tempo debole.
Nel campo del ballo,quindi un passo dopo una pausa.
Quindi senza pausa non esiste contrattempo.
Ora la questione è come chiamare le cose,ad esempio in Italia nei conservatori di musica,si considerano tempi deboli della battuta musicale,sia il due che il quattro,in quanto l'uno è considerato forte ed il tre, mezzo forte.
Quelli a cui si riferisce Tato sono gli accenti in levare del singolo battito (beats).
In Italia si considerano deboli sia i tempi interi due e quattro della battuta,che le sue suddivisioni,ovvero il levare del singolo tempo (battito o beats in inglese).
Quindi il battere dell'uno è forte,ed il suo accento in levare è debole.
Di conseguenza sono contrattempi sia il due e quattro che i mezzi tempi,i famosi
E uno
E due
E tre,ecc
Sempre che ci sia però una pausa nel tempo forte,altrimenti non esiste contrattempo.
Invece Tato dice che a Portorico i tempi deboli sono solo gli accenti in levare ovvero gli Up Beats.
Però questo io non lo so,può essere che ci siano distinte classificazioni a livello di teoria musicale.