Scusate il ritardo, eccomi qui con un attimo di tempo.
Limitiamo per il momento il discorso da dov'è nato, ovvero parliamo di lettori professionali (definiti cosi', non solo per qualità, ma anche per le funzionalità offerte).
Secondo me, la differenza (ovviamente utilizzando lo stesso disco), la si può avere sia sullo stato/qualità della lente, sia sulla parte che applica le funzioni tipiche dei lettori professionali (leggi master tempo e variazione della velocità del brano), sia sullo stadio di conversione digitale analogico, sia sulla fase di preamplificazione del segnale.
Lente, qui' è ovvio, merdin -> merdout, se la lente si perde dei dati, questi dovranno poi essere compensati (inventati secondo un preciso algoritmo).
Funzionalità del lettore: qui' verrò fustigato, ma io non sono per lasciare le velocità invariate, se il pezzo va su troppo lo rallento.
Si può a questo punto fare una scelta, lasciare la chiave (tonalita della canzone) invariata (Master tempo) o lasciare che la stessa si alzi o abbassi (come succede rallentando / velocizzando su un vinile su un piatto classico).
Dato che personalmento mi fa schifo sentire la chiave che si abbassa o alza, attivo il master tempo (lo fanno tutti i dj, almeno quelli che conosco io).
Per mantenere intatta la chiave del tono, se si rallenta il processore che deve eseguire l'operazione si deve "inventare" dei dati, se si velocizza li deve "tagliare". Insomma il flusso dei dati deve essere costante nel tempo, per mantere la chiave inalterata.
Oh a questo punto è ovvio che la potenza e la qualità del dsp (digital signal processor) utilizzato per questa attività fanno una bella differenza.
Lo stadio di conversione del flusso dei dati da digitale a analogico, è eseguito da un dac (Digital-to-analog converter). Il dac fondamentalmente converte dei numeri a precisione finita (normalmente fixed-point binary, chi si intende di informatica sa di cosa si sta parlando) in una quantità di energia. Mantiene quello stato di energia nel tempo, finchè il prossimo numero non arriva.
Di questi dac, ve ne sono di diversi tipi, dipende da come eseguono i calcoli al loro interno sia come frequenza che come campionamento che come stabilità del segnale elettrico in uscita.
Quindi a mio modo di vedere, il dac conta eccome......
Il dac dovrebbe gia' fare uscire un segnale elettrico di tipo linea, quindi non dovrebbe esserci internamente un ulteriore step di preamplificazione, anche se mi è stato raccontato essere presente sui cdj 1000 per "scaldare" un po' il suono, e renderlo il più possibile "vinile like".
Quindi, riconducendomi da dove tutto è nato, usare un cd originale, da sola, non è una cosa che garantisce la massima qualità ottenibile.
Parliamone..........