Rispondo volentieri:
1.Di dove sei?
San Donà di Piave, provincia di Venezia
2.Da quanto tempo balli?
Uh… Salsa da una decina d’anni, prima avevo sul gobbone circa 15 anni di liscio.
3.I tuoi musicisti preferiti nella salsa?
Premettendo che non credo di poter essere considerata un’intenditrice e che a me piace molto la varietà, potrei elencare qualcosa, non in ordine di preferenza:
- Impacto Crea
- Roberto Roena
- Hector Lavoe
- Ray Barretto
- Eddie Palmieri
- Poncho Sanchez
- El Gran Combo
- Tito Puente in tutte le sue forme e collaborazioni
oltre a tanta musica che ballo senza sapere di chi è.
4.La canzone che ti piace di più?
Ahhhhh… Difficile… Quella che mi piace di più *adesso*, vorrai dire.
Ora come ora, sono due: Indestructible di Ray Barretto e El timbalero (credo sia questo il titolo) Orlando Marin. Inoltre vado matta per i cha cha cha vecchio stile di Benny Moré
5.Lo stile di ballo preferito?
Mi dicono che sia portoricano ma, secondo me, non sono poi molto ligia al dovere…
6.Il ballerino preferito?
Fra quelli che ho visto (ma chissà quanti non ho visto): Polanco, ha una classe…
7.La ballerina preferita?
(Idem come sopra) :Tania Santiago.
8.Come sei arrivata su questo sito?
Una buona amica mi ha inviato un link per la serata del 30 aprile “Una notte al Palladium”. Sapevo già dell’esistenza de La Salsa Vive, ma non avevo mai visitato il sito.
9.Breve presentazione generale
Nata nella ridente cittadina di San Donà di Piave, il 21 giugno del lontano 1964, appassionata e convinta ballerina di liscio, già con preferenza verso il cha cha cha, lo confesso, ho avuto una folgorazione alla prima lezione dimostrativa di un corso di salsa nella palestra che frequentavo. Catturata. Senza la benché minima esitazione ho abbandonato le balere per il ballo caraibico, Il mio ballerino era furibondo, abbiamo litigato e non ci siamo più sentiti per due anni. Quando ci siamo rivisti è stato perché pure lui era stato catturato e studiava con Esmil Diaz.
Ahem… breve, si era detto… Mi sa che è meglio lasciar fare al tempo e conoscersi man mano.
10.Com'è nato il tuo nick name?
Ristorante. Il cuoco è un’amico Produce un risotto con le castradure lungo come il passio. Glielo rimando in cucina. Le porte della cucina si spalancano e lui, in mezzo alla sala, mi punta il dito e starnazza: Ma sei proprio una iena!
Dato che i miei commensali applaudivano e concordavano, l’ho adottato come nickname.