Dai,
Liberatevi da ogni diplomazia e confessatelo, comincio io:
CHI BEVE: non mi dà alcun fastidio (ovviamente se si modera), e anzi è troppo bello in vista di un bar proporsi – complicemente – di farsi un drink. La donna un po' brilla mi fa morir dal ridere! Quella storta invece no.
CHI FUMA TABACCO: nonostante io sia un accanito non-fumatore, se non si è a casa mia, l’odore del fumo (se non è quello di una marca pestifera) mi fa persin piacere, poiché mi dà l’idea di compagnia (sempre che non si esca impuzzoliti dal luogo, come purtroppo accade nella sala 2 del Bahia). Non ho nessun problema a metter la lingua in bocca ad una fumatrice, anzi, quando se la accende la trovo ancora piu figa. Ma se si osa ad accendere la post-coital cigarette, vola giu dritta dal settimo piano.
CHI VIVE CON GLI ANIMALI: io amo cani e gatti, degli altri. Ci gioco volentieri pur non facendone una malattia, ma quello che proprio mi blocca è il pelo che lasciano in giro. In condominio da me son state fatte delle vere e proprie guerre verso l’unico padrone di cane, che quando passava dall’ascensore lasciava un odore inaudito (ma in casa, cosa deve puzzare?); è stato costretto a usare solo l’ascensore brutto (quello che sta all’esterno) per salire, e le scale per scendere. Idem per una padrona di gatto, che impuzzoliva le scale che andavano giu in cantina. Non sento nessuna necessità di convivere con un animale, oltre al fatto che preferisco la compagnia di una persona piuttosto che quella di un “surrogato” di persona. Molto meglio il cane , ma del mio amico, e il gatto, ma di mia zia. O semplicemente quello che staziona randagiamente nel mio cortile.