Le gare... Le gare! La sana competizione, il verificare il proprio livello, la preparazione... Che bell'ideale, uno contro l'altro, la sfida leale, il giudizio imparziale da giudici DISINTERESSATI. Un ideale, appunto.
La gara fine a se stessa? No...
La gara di ballo e' auto-promozione e pubblicita'. In Italia un "buon" Maestro, valido e con una buona preparazione tecnica e una altrettanto buona cultura musicale, che ha studiato nel Caribe o da ballerini del Caribe, vale molto meno del "campione universale di balli caraibici" xyz agli occhi della clientela, che scegliera' quest'ultimo anche se non vale una cicca.
La gara e' mafia, la gara e' nepotismo, la gara e' la croce sugli skating se ci sei andato a lezione...
La gara e' la Rumba ficcata 'a forza' dentro a una esibizione senza capo ne' coda, anche se la musica non la chiama.
La gara e' la gente che pur di 'eseguire' a puntino la sequenzina davanti ai giudici non esita a saltarti addosso, viva il fair-play.
La gara e' l'avversario che ti manda a dire che tanto vince lui, perche' allievo di tizio - zxy, che conta di piu' perche ha xxxx allievi.
Tutte cose provate su pelle e groppone.
BuBu, classe "A" 35/45.